I parlamentari dell'Unione europea hanno votato oggi contro un piano, portato avanti da quattro stati membri dell'Unione, per la conservazione obbligatoria di e-mail e registrazioni telefoniche con l'obiettivo di aiutare le forze dell'ordine nella lotta al terrorismo e al crimine.
Il Parlamento europeo ha affermato che il periodo proposto di un anno o più era troppo lungo. I legislatori hanno chiesto che venga previsto un rimborso per le società che dovranno affrontare costi extra.
"A parte la violazione della protezione dei dati personali degli individui, c'è il pericolo che vengano posti dei consistenti oneri sull'industria delle telecomunicazioni europea, in particolare sulle piccole e medie aziende", ha detto il deputato del partito Liberale tedesco Alexander Alvaro.
Il voto del parlamento non è vincolante e i quattro maggiori sostenitori della proposta -- Francia, Inghilterra, Irlanda e Svezia -- hanno il diritto di portare avanti il progetto se riescono a trovare il sostegno di altri governi tra i 25 dell'Unione.
I ministri della giustizia della Ue dovranno decidere in ottobre se procedere o meno con il progetto.
Il voto parlamentare smuove però ulteriormente le acque su una proposta molto controversa.
La Commissione europea ha già fatto una proposta alternativa che, a differenza della prima, prevede un compenso pagato alle società di telecomunicazione di cui non è stata ancora specificata l'entità.