<p>BRUXELLES - Cliccare su un mouse per avviare un qualsiasi programma sul computer è un gesto ancora ignoto alla maggioranza degli italiani: secondo un sondaggio condotto da Eurostat nel 2005, il 59% degli intervistati in Italia si è dichiarato infatti incapace di svolgere le operazioni informatiche basilari. <br />
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Questa nuova forma di analfabetismo è praticamente la norma tra gli over-55 della penisola (l'87% non ha la minima conoscenza informatica) ma è anche molto diffusa tra i giovani: il 28% degli italiani nella fascia tra i 16 e i 24 anni e il 14% degli studenti. <br />
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Il sondaggio Eurostat rileva che l'analfabetismo informatico, pur toccando i suoi picchi in Italia e Grecia (dove è il 65% degli intervistati a dire di non conoscere il computer) è molto diffuso in generale in Europa, nonostante le istituzioni europee si siano poste l'obiettivo di trasformare l'Ue entro il 2010 nell'economia basata sulla conoscenza (anche e soprattutto virtuale) più sviluppata del mondo. <br />
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L'ufficio statistico dell'Ue ha presentato a un campione di oltre 180.000 europei un questionario per capire il grado di conoscenza delle operazioni informatiche, da quelle più semplici come copiare un file alle più complesse come creare un programma: il 37% non ha idea di che cosa si tratti. Nella fascia tra i 55 e i 74 anni, la percentuale sale al 65%. <br />
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Se l'Europa non ride l'Italia piange, anche perché dai dati emerge un'enorme diffusione dell'analfabetismo virtuale tra i disoccupati, cioé tra coloro che potrebbero maggiormente investire in corsi di formazione per riciclarsi in un mercato del lavoro sempre più informatizzato: il 62% dei disoccupati italiani non conosce il computer a fronte di una media europea del 39%. <br />
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E la situazione difficilmente cambierà nel breve termine, se si considera che soltanto il 4% degli italiani intervistati da Eurostat ha detto di aver svolto un corso di informatica nel corso dell'ultimo anno. La percentuale più bassa d'Europa, in questo caso inferiore anche alla Grecia (7%). <br />
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Utilizzando il parametro del genere, sono le donne le meno informatizzare in Italia: il 64% non conosce il computer a fronte del 53% degli uomini. Il divario di 11 punti percentuali é inferiore soltanto a quello registrato nel minuscolo Lussemburgo. Nel resto dell'Europa le differenze di genere sono in invece minime, mentre in Ungheria l'analfabetismo informatico é più diffuso tra gli uomini. <br />
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Mentre un numero crescente di operazioni della vita di tutti i giorni si trasferisce sul computer e in particolare su internet, dai contatti con l'amministrazione pubblica (e-government) all'acquisto di biglietti di ogni genere, dalla spesa al supermercato alla gestione del conto in banca, l'Italia resta al palo, come confermato da un altro recente sondaggio di Eurostat in base al quale i due terzi degli italiani (62%) non si è mai collegato a internet. </p>
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