ROMA - Per Antitrust e Autorità per le comunicazioni il mercato dei messaggini Sms e dei sevizi internet via telefonino è "in crescita ma poco trasparente": vale 4 miliardi di euro di fatturato nel 2008, ma presenta "condizioni sfavorevoli per i consumatori". Le due Autorità lo indicano chiudendo una indagine conoscitiva sul settore. "C'é spazio - aggiungono - per una riduzione dei prezzi".
Per l'Autorita' Antitrust e per l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni gli operatori telefonici ''devono dare informazioni piu' chiare ai consumatori''. C'e' ''spazio per una riduzione dei prezzi in linea con la normativa europea'': un obiettivo da raggiungere ''garantendo condizioni di accesso competitive agli operatori virtuali'', che offrono al dettaglio gli stessi servizi comprandoli all'ingrosso dagli operatori tradizionali, e che cosi' potrebbero dare una spinta verso una maggiore concorrenza. Il mercato sotto esame e' quello dei messaggi sms e mms, e di internet mobile. Area ''in continua crescita'', con un fatturato di 2 miliardi di euro solo per gli sms su quattro miliardi di ricavi nel 2008. Le due Autorita' hanno rilevato che ''persistono scarsa trasparenza, condizioni sfavorevoli per i consumatori e tariffe all'ingrosso che disincentivano l'ingresso degli operatori virtuali''. I margini per una riduzione dei prezzi, segnalano chiudendo l'indagine sul settore, ci sono ''soprattutto nel settore degli sms'', dove la media e' bassa (intorno a 3,5 centesimi) ma si assiste ad un mercato ''a doppio prezzo'': il 62% dei clienti ''paga un prezzo unitario di 15 centesimi a fronte degli undici centesimi previsti dal regolamento comunitario per gli sms internazionali'', mentre ''solo una minoranza, che invia pero' il maggior numero di messaggini, paga un prezzo molto piu' basso, mediamente intorno ad un centesimo''. Sul fronte di internet-mobile, tramite telefonino o ''chiavette'' per collegarsi alla rete dati tramite telefonia mobile, le due Autorita' puntano il dito contro ''il fenomeno delle bollette pazze'' per la difficolta' di controllare i consumi: chiedono quindi l'introduzione di ''soglie automatiche di blocco della spesa'', salvo una rinuncia espressa del cliente. Il mercato, secondo quanto emerge dall'indagine, vale un fatturato di 748 milioni nel 2008 (in forte crescita dai 477 nel 2007) con oltre tre milioni di utenti. Terza nicchia di mercato sotto accusa e' quella della ''fornitura di servizi e contenuti'': un mercato da 368 milioni di fatturato annuo dominato dalla vendita di suonerie e loghi, oltre a musica, giochi e video. In questo caso le due Autorita' sollecitano ''procedure che garantiscano la trasparenza dei contratti e soprattutto la reale consapevolezza del contratto stesso, spesso sottoscritto senza una reale volonta' del consumatore''. Ritengono quindi necessario ''inserire meccanismi che consentano di verificare e, possibilmente, tracciare l'effettiva accettazione da parte dell'utente del perfezionamento del contratto. Ugualmente vanno introdotte procedure di disattivazione chiare e semplici''.
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