Guida: Formattazione a basso livello
Inviato: 12 set 2006, 15:15
Guida: formattazione a basso livello
Disclaimer: Attenzione, questo procedimento cancella in maniera irreversibile qualsiasi dato contenuto all’interno dell’hardisk. Attenzione, la fase di flash del bios è altrettanto rischiosa.
Non mi assumo la responsabilità di un procedimento mal riuscito.
Questa guida, la prima che scrivo, vuole essere un aiuto ai novizi che, come me 3 settimane fa, si ritrovano con il computer che fa le bizze, ove anche una formattazione standard non riesce a ripristinare la stabilità desiderata del computer, e si è “costretti” ad una formattazione di basso livello, con di mezzo un raid in configurazione stripe. Per sicurezza, ho anche fatto un cmos e ho ricaricato il bios, l’ultima versione rilasciata dal sito produttore della scheda madre. Ho effettuato il caricamento del bios solo perchè anche con un caricamento a default del bios la lentezza durante le operazioni nel bios non mutava, non riuscivo in alcun altro modo a far tornare snello e veloce il bios. Consiglio quindi di aggiornare il bios solo nel caso in cui sia veramente necessario.
Situazione prima della formattazione a basso livello:
- lentezza nei tempi di risposta del bios e utilità raid;
- lentezza nel caricamento di windows;
- errori nell’accesso a programmi in windows.
Se volete visionare i problemi nel dettaglio potete consultare il mio post nella sezione storage: http://forum.amdplanet.it/viewtopic.php?t=21939
Operazioni da fare prima di iniziare “l’opera”:
Come prima cosa, molto importante, bisogna armarsi di tanta, tanta, ma tanta pazienza (poiché in fase di riscrittura dei cluster si superano abbondantemente le 7 ore per 200 giga di hardisk..). Per evitarvi uno sbattimento inutile potete testare prima i settori degli hardisk lanciando il SeaTools, così, nel caso i settori siano sani vi risparmierete una bella faticaccia, andando a cercare altrove le cause possibili che generano il vostro problema. Inoltre, è buona cosa tenere sott’occhio il manuale della scheda madre prima di iniziare la procedura, per non incorrere in imprevisti, meglio consultare pazientemente tutto ciò che riguarda il controller raid, le configurazioni in raid, e infine il bios. Altra cosa importante è visitare il sito del produttore degli hardisk per scaricare gli ultimi tools utili a verificare e testare le condizioni dei dischi.
Fonte Seagate website: http://www.seagate.com
SeaTools (programma di diagnostica): http://download.seagate.com/seatools/re ... la/desktop
DiskWizardStarterEdition (programma per la formattazione a basso livello):
http://support.seagate.com/dweula
Altro consiglio, sarebbe meglio farvi una copia dei floppy contenenti il sw AwdFlash + bios e i driver raid, poiché alcune volte capita che il lettore faccia fatica, o non resca proprio, a leggere il floppy (meglio quindi avere una copia su cui poter contare nei casi meno fortunati).
Fonte Asus website: http://www.asus.it/
Database schede madri asus: http://support.asus.com/download/downlo ... uage=en-us (per trovare AwdFlash + bios della vostra scheda madre)
Infine, come tutti saprete, è meglio non staccare e attaccare hardware a caldo, quindi quando staccate e attaccate gli hardisk fatelo sempre a pc spento, a cavallo di un reboot e l’altro, è meglio.
Hardware:
Asus a8n-sli;
Seagate 2x 200gb barracuda 8mb sata2 in raid 0, Seagate 400gb barracuda 16 mb sata2.
Materiale occorrente :
Manuale della scheda madre, disco dei driver della scheda madre (solo per emergenza), 7 floppy disk (per sicurezza, ma ne basterebbero 5), disco di installazione di windows:
Procedura in breve :
1. Creare i floppy contenenti il programma per caricare il bios (AwdFlash) + il bios, l’utility per testare gli hardisk, ed infine i driver raid che useremo per caricare il raid nel momento dell’installazione di windows;
2. Reboot e impostazioni bios per mettere il floppy come unità primaria ed il cd rom come unità secondaria;
3. Lancio del programma Seatools per testare il controller raid e i settori degli hardisk;
4. Reboot e caricamento default del bios;
5. Attaccare un solo hardisk nel primo slot sata;
6. Lanciare Disk Wizard Starter per eseguire la formattazione a basso livello;
7. Ripere il punto 5 e 6 per ogni hardisk;
8. Terminata la serie di formattazioni a basso livello, scollegare tutti gli hardisk e fare un cmos, al reboot inserire il floppy per ricaricare il bios, reboot, al termine, ricollegare gli hardisk;
9. Reboot, entrare nel bios e modificare i parametri a piacimento, ricordandosi di abilitare il raid sugli slot dove sono collegati i due hardisk “gemelli”;
10. Reboot, entrare nell’utility raid per definire i parametri per creare il raid;
11. Reboot, inserire il cd di installazione di windows, e procedere con l’installazione di windows.
Procedura nel dettaglio:
1 ) Creazione del disco per caricare il bios (1floppy):
Scaricare dal sito internet del produttore della scheda madre l’utility per flashare il bios della vostra scheda madre, nel mio caso (purtroppo) un asus, quindi scaricare AwdFlash e l’ultimo bios disponibile, quindi il 1014 (sempre nel mio caso).
Per creare correttamente il floppy bisogna avere l’accortezza di formattarlo avendo cura di flaggare la casella di avvio per dos, successivamente cliccando su avvia avremo alla fine del processo un floppy pronto per essere usato in dos.
Ora che il floppy è pronto non rimane altro che scomprimere il contenuto degli zip files (AwdFlash.zip e 1014.zip) nel floppy appena creato. Rinominiamo il bios 1014 senza aggiungere l’estensione .bin (è automatica).
Abbiamo quindi creato il floppy per flashare il bios della scheda madre con l’ultima versione di bios disponibile.
Creazione dei dischi di Seatools (1floppy) e Disk Wizard Starter (2floppy) :
Scaricare, dal sito internet del produttore degli hardisk, l’utility relativa ai test e formattazione, in questo caso appunto l’utility SeaTools che ci consente di testare da dos l’hardisk, e Disk Wizard Starter Edition per fare la formattazione a basso livello veloce o completa e/o fornirci dettagliate caratteristiche tecniche sugli hardisk e l’impostazione dei jumper.
Venendo alla creazione dei dischi non c’è niente di più facile, basta scaricare i programmi, scomprimerli su desktop e avviarli.
SeaTools:
Si apre una schermata, in cui viene espressamente richiesto di inserire un floppy vuoto nel lettore, il programma pensa autonomamente a formattarlo e scriverci sopra i dati.
Disk Wizard Starter Edition:
Si apre una schermata, in cui viene espressamente richiesto di inserire un floppy vuoto nel lettore, il programma pensa autonomamente a formattarlo e scriverci sopra i dati, lo stesso procedimento per il secondo floppy. Tutto molto semplice.
Creazione del disco con i driver raid (1floppy):
Anche qui l’operazione è semplice, richiede pochi passaggi. Inserite il disco contenente i driver della scheda madre (quello fornito con la motherboard per intenderci) e nella schermata dei driver ci sarà la “voce” Make Nvidia RAID Driver Disk, bene, utilizzate questa “voce” per creare il floppy contenente i driver raid che useremo nel momento dell’installazione di windows. Anche qui la procedura di creazione è automatica, inseriamo il floppy vuoto poi sarà il programma a far tutto.
Copia dei due floppy contenenti AwdFlash+bios e i driver raid (2floppy):
Semplice copia da windows dei floppy.
2 ) Ora che abbiamo creato i floppy disk per “operare” in dos, possiamo riavviare il computer e premendo il tasto CANC entriamo nel bios, andiamo alla “voce” di BOOT e selezioniamo come prima periferica il floppy (REMOVABLE) e seconda “voce” il cd rom (CD ROM). Torniamo sulla “voce” EXIT --> EXIT & SAVE CHANGES.
3 ) Al termine del reboot inseriamo il floppy di SeaTools nel lettore, partirà in automatico l’utility :
--> -->
Ora che siamo all’interno del programma alla “voce” DIAGNOSTIC è aperta sul lato destro una finestra dove possiamo selezionare il controller e i dischi da testare:
-->
Selezionati gli hardisk e il controller possiamo avanzare con la selezione dei test, infine avviamoli:
Questa è la schermata finale dei test, con in basso la legenda per controllare i risultati.
(questa immagine si riferisce alla mia situazione attuale, con gli hardisk ok)
Per chiudere il programma a fine test premiamo contemporaneamente Alt+F4, alla schermata di dos premiamo contemporaneamente Ctrl+Alt+Canc in maniera tale da riavviare il computer e poter entrare nel bios per caricare a default il bios.
4 ) Durante il reboot, entriamo nel bios (tasto CANC) e andiamo alla “voce” EXIT --> LOAD DEFAULT SETUP. Caricato il bios a default, andiamo alla “voce” BOOT e selezioniamo come prima periferica il floppy (REMOVABLE) e seconda periferica il cd rom (CD ROM). Torniamo sulla “voce” EXIT --> EXIT & SAVE CHANGES. Così facendo abbiamo caricato il bios a settaggi standard in maniera tale da vedere tutti gli hardisk come se fossero in configurazione standard e non in raid, in più abbiamo messo come prima periferica di boot il floppy disk per poter caricare da dos WizardStarter.
5 ) Al termine del riavvio, quando il pc non trova nessuna periferica di boot e da errore, spegniamo il computer. Stacchiamo la spina dell’alimentazione, togliamo alimentazione a tutti gli hardisk tranne al primo, quello che andremo a formattare. Scolleghiamo tutti i cavi sata, lasciando attaccato ovviamente quello dell’hardisk interessato. Colleghiamo il cavo di alimentazione al pc e accendiamolo.
6 ) In fase di boot inseriamo il floppy disk numero 1 del WizardStarter, partirà in automatico l’utility :
--> -->
Inseriamo il secondo floppy nel lettore e premiamo il tasto C, andrà avanti caricando il programma fino ad arrivare alla schermata principale del programma:
-->
Scorriamo il menu della schermata principale con il tasto TAB fino a raggiungere la “voce” “utilities”:
Entrando nel menu “utilities” ci troviamo di fronte la scelta tra diversi tipi di azioni; selezioniamo Zero Fill Drive (full), che è più lunga, ma come tutte le cose, per me, più ci si lavora su, più si ottengono ottimi risultati, e dato che è il computer a faticare… facciamolo lavorare... Clicchiamo su Next e comparirà una schermata allarmante, ma non preoccupatevi, è normale, flaggate su Continue e potrete continuare la formattazione cliccando nuovamente su Next. Con un po di pazienza (dipende anche dalle dimensioni del vostro hardisk) il processo di formattazione a basso livello terminerà e comparirà la schermata di successo. Non ci rimane altro che premere su Done e tornare alla schermata iniziale del Wizard Starter e premere Alt+F4 per riavviare il sistema.
--> --> --> -->
Al termine premete contemporaneamente Alt+F4 per chiudere il programma, successivamente premete Ctrl+Alt+Canc per riavviare.
7 ) Ripetere il punto 5 e 6 fino a terminare il processo per ogni hardisk.
8 ) Terminata la serie di formattazioni a basso livello, spegnere il pc e scollegare l’hardisk, cavi di alimentazione compresi. Consultate il manuale della vostra scheda madre per effettuare il cmos. Entrate nuovamente nel bios per impostare come unità primaria il lettore floppy. Inserite il floppy disk contenente l’utility AwdFlash, il software che serve per flashare il bios. Al riavvio seguente partirà il caricamento del programma, ma solo dopo aver richiamato l’eseguibile con il nome del programma, alla stringa in dos A:\>awdflash :
Partito il programma ci troviamo alla seguente schermata, dove inseriamo il nome del file/bios (nel mio caso 1014.bin) :
Attendiamo il caricamento del nuovo bios:
Un messaggi ci chiederà se vogliamo salvare il bios corrente, premiamo Y, al secondo messaggio premiamo Y per confermare e attendiamo che venga caricato il bios.
–-> –->
Al termine del processo, vi apparirà la seguente schermata:
Rimuoviamo il floppy e premiamo il tasto F1 per riavviare.
Al reboot possiamo spegnere il computer. A pc spento, con il cavo di alimentazione scollegato, possiamo collegare tutti gli hardisk inserendo i cavi sata nella scheda madre e i cavi di alimentazione negli appositi attacchi. Terminati tutti i collegamenti possiamo riaccendere il computer.
Collegate gli hardisk che utilizzate per fare il raid negli attacchi sata1 e sata2 (gestiti dal controller raid) mentre gli altri hardisk (se non avete un altro raid) negli slot rimasti liberi.
Nel mio caso ho messo i due 200gb in raid 0, utilizzando gli slot sata1 e sata2, mentre l’hardisk da 400gb nel terzo slot.
9 ) Al riavvio premiamo subito il tasto CANC per entrare nel bios, ora modifichiamo i settaggi a nostro piacimento, secondo la nostra configurazione.
Per prima cosa impostiamo data e ora, controlliamo che tutti i drive siano riconosciuti correttamente. Nella schermata principale MAIN, andiamo a modificare i valori che riguardano first sata drive e second sata drive, mettiamo al posto del valore AUTO, il valore NONE:
-->
Successivamente scorriamo il menu fino alla “voce” ADVANCED e cerchiamo nell’elenco la schermata per modificare il raid :
Abilitiamo quindi il raid, modifichiamo la voce Disabed in Enabled su FIRST e SECOND SATA MASTER. Ora la configurazione di hardisk è pronta per essere rilevata, andiamo su EXIT --> EXIT & SAVE CHANGES.
10 ) Al riavvio lasciamo che venga superata la schermata del bios e teniamoci pronti a premere F10 per entrare nell’utility raid:
Ora siamo pronti per definire un nuovo array, continuiamo con la selezione del tipo, muovendoci per la schermata utilizzando il tasto Tab possiamo variare il valore del campo RAID MODE.
Questa è la schermata iniziale, in alto a sinistra selezioniamo il tipo di array, in basso a sinistra nel riquadro vediamo gli hardisk per il raid, il riquadro di destra vuoto invece serve per definire gli hardisk dell’array (spostandoli dal riquadro sinistro) ed infine in alto a destra troviamo la suddivisione dei blocchi dell’array (consigliato ottimale, optimal):
Come precedentemente detto variamo il valore del campo RAID MODE in STRIPING, il valore del campo STRIPING BLOCK in OPTIMAL, come ultima cosa “spostiamo” gli hardisk nel riquadro destro per renderli “attivi” al raid (utilizzando le frecce direzionali).
--> --> -->
Ora non ci rimane che premere F7 per terminare la procedura e creare l’array, un ultimo messaggio ci chiede se vogliamo ripulire l’array, premiamo Y ed il raid è fatto:
–-> –->
11 ) Al riavvio controlliamo nel bios due cose, la prima che sia corretto l’ordine di boot degli hardisk, ovvero il raid (dove noi andremo a installare windows) deve essere nella prima posizione, in seconda posizione il terzo hardisk, come seconda cosa dobbiamo anche controllare che sotto la “voce” BOOT sia impostato come prima periferica di boot il CD ROM, torniamo alla “voce” EXIT --> EXIT & SAVE CHANGES.
Qui l’immagine dell’ordine di boot (se non dovesse essere così, selezionate il raid e spostatelo con il tasto pag su fino a quando non si sposta nella prima posizione):
Inseriamo ora il disco di windows e lasciamo che il computer faccia partire l’installazione, unica cosa da non dimenticare è premere il tasto F6 per poter caricare i driver raid non contenuti nel disco di windows.
Ecco qua la schermata per caricare i driver raid (se avete premuto in tempo il tasto F6 si aprirà e potrete caricare i driver dal floppy) :
-->
Seguiamo le istruzioni a video, premiamo quindi il tasto S dopo aver inserito il floppy contenente i driver raid (selezioniamo i driver con il tasto INVIO, prima i RAID CLASS DRIVER e poi gli NFORCE STORAGE CONTROLLER) :
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Al termine del caricamento dei driver l’installazione proseguirà, selezioniamo l’hardisk da partizionare per creare la partizione iniziale su cui installare windows ( C: ):
--> --> --> -->
Terminata l’installazione di windows dobbiamo rientrare nel bios per ripristinare il corretto ordine di priorità, quindi, per primo l’hardisk, secondo il floppy e terzo il cd rom. Controllate anche la priorità sotto la “voce” BOOT --> HARD DISK DRIVES :
Altro consiglio prima di uscire dal bios è quello di attivare la funzione SMART MONITORING che in alcuni casi può avvisarci in tempo utile sulla rottura di uno o più hardisk:
Usciamo dal bios, EXIT & SAVE CHANGES.
Entrati in windows, non rimane altro che formattare gli hardisk e/o le partizioni in quanto sono [nuova raw], clicchiamo quindi con il tasto destro del mouse su RISORSE DEL COMPUTER --> GESTIONE --> GESTIONE DISCO.
Giunti a questa schermata possiamo formattare gli hardisk e/o partizioni, selezioniamo le varie opzioni e scegliamo formattazione ntfs per tutte le unità "formato nuova raw":
Questo è il risultato finale con tutti gli hardisk correttamente riconsciuti dal sistema in file system NTFS:
Colgo l'occasione per segnalarvi questa ottima guida fatta da Alebrescia che spiega i vari tipi di raid possibili, così da togliervi qualche dubbio sul raid: http://forum.amdplanet.it/viewtopic.php?t=16505
Ciaooo Raga
Disclaimer: Attenzione, questo procedimento cancella in maniera irreversibile qualsiasi dato contenuto all’interno dell’hardisk. Attenzione, la fase di flash del bios è altrettanto rischiosa.
Non mi assumo la responsabilità di un procedimento mal riuscito.
Questa guida, la prima che scrivo, vuole essere un aiuto ai novizi che, come me 3 settimane fa, si ritrovano con il computer che fa le bizze, ove anche una formattazione standard non riesce a ripristinare la stabilità desiderata del computer, e si è “costretti” ad una formattazione di basso livello, con di mezzo un raid in configurazione stripe. Per sicurezza, ho anche fatto un cmos e ho ricaricato il bios, l’ultima versione rilasciata dal sito produttore della scheda madre. Ho effettuato il caricamento del bios solo perchè anche con un caricamento a default del bios la lentezza durante le operazioni nel bios non mutava, non riuscivo in alcun altro modo a far tornare snello e veloce il bios. Consiglio quindi di aggiornare il bios solo nel caso in cui sia veramente necessario.
Situazione prima della formattazione a basso livello:
- lentezza nei tempi di risposta del bios e utilità raid;
- lentezza nel caricamento di windows;
- errori nell’accesso a programmi in windows.
Se volete visionare i problemi nel dettaglio potete consultare il mio post nella sezione storage: http://forum.amdplanet.it/viewtopic.php?t=21939
Operazioni da fare prima di iniziare “l’opera”:
Come prima cosa, molto importante, bisogna armarsi di tanta, tanta, ma tanta pazienza (poiché in fase di riscrittura dei cluster si superano abbondantemente le 7 ore per 200 giga di hardisk..). Per evitarvi uno sbattimento inutile potete testare prima i settori degli hardisk lanciando il SeaTools, così, nel caso i settori siano sani vi risparmierete una bella faticaccia, andando a cercare altrove le cause possibili che generano il vostro problema. Inoltre, è buona cosa tenere sott’occhio il manuale della scheda madre prima di iniziare la procedura, per non incorrere in imprevisti, meglio consultare pazientemente tutto ciò che riguarda il controller raid, le configurazioni in raid, e infine il bios. Altra cosa importante è visitare il sito del produttore degli hardisk per scaricare gli ultimi tools utili a verificare e testare le condizioni dei dischi.
Fonte Seagate website: http://www.seagate.com
SeaTools (programma di diagnostica): http://download.seagate.com/seatools/re ... la/desktop
DiskWizardStarterEdition (programma per la formattazione a basso livello):
http://support.seagate.com/dweula
Altro consiglio, sarebbe meglio farvi una copia dei floppy contenenti il sw AwdFlash + bios e i driver raid, poiché alcune volte capita che il lettore faccia fatica, o non resca proprio, a leggere il floppy (meglio quindi avere una copia su cui poter contare nei casi meno fortunati).
Fonte Asus website: http://www.asus.it/
Database schede madri asus: http://support.asus.com/download/downlo ... uage=en-us (per trovare AwdFlash + bios della vostra scheda madre)
Infine, come tutti saprete, è meglio non staccare e attaccare hardware a caldo, quindi quando staccate e attaccate gli hardisk fatelo sempre a pc spento, a cavallo di un reboot e l’altro, è meglio.
Hardware:
Asus a8n-sli;
Seagate 2x 200gb barracuda 8mb sata2 in raid 0, Seagate 400gb barracuda 16 mb sata2.
Materiale occorrente :
Manuale della scheda madre, disco dei driver della scheda madre (solo per emergenza), 7 floppy disk (per sicurezza, ma ne basterebbero 5), disco di installazione di windows:
Procedura in breve :
1. Creare i floppy contenenti il programma per caricare il bios (AwdFlash) + il bios, l’utility per testare gli hardisk, ed infine i driver raid che useremo per caricare il raid nel momento dell’installazione di windows;
2. Reboot e impostazioni bios per mettere il floppy come unità primaria ed il cd rom come unità secondaria;
3. Lancio del programma Seatools per testare il controller raid e i settori degli hardisk;
4. Reboot e caricamento default del bios;
5. Attaccare un solo hardisk nel primo slot sata;
6. Lanciare Disk Wizard Starter per eseguire la formattazione a basso livello;
7. Ripere il punto 5 e 6 per ogni hardisk;
8. Terminata la serie di formattazioni a basso livello, scollegare tutti gli hardisk e fare un cmos, al reboot inserire il floppy per ricaricare il bios, reboot, al termine, ricollegare gli hardisk;
9. Reboot, entrare nel bios e modificare i parametri a piacimento, ricordandosi di abilitare il raid sugli slot dove sono collegati i due hardisk “gemelli”;
10. Reboot, entrare nell’utility raid per definire i parametri per creare il raid;
11. Reboot, inserire il cd di installazione di windows, e procedere con l’installazione di windows.
Procedura nel dettaglio:
1 ) Creazione del disco per caricare il bios (1floppy):
Scaricare dal sito internet del produttore della scheda madre l’utility per flashare il bios della vostra scheda madre, nel mio caso (purtroppo) un asus, quindi scaricare AwdFlash e l’ultimo bios disponibile, quindi il 1014 (sempre nel mio caso).
Per creare correttamente il floppy bisogna avere l’accortezza di formattarlo avendo cura di flaggare la casella di avvio per dos, successivamente cliccando su avvia avremo alla fine del processo un floppy pronto per essere usato in dos.
Ora che il floppy è pronto non rimane altro che scomprimere il contenuto degli zip files (AwdFlash.zip e 1014.zip) nel floppy appena creato. Rinominiamo il bios 1014 senza aggiungere l’estensione .bin (è automatica).
Abbiamo quindi creato il floppy per flashare il bios della scheda madre con l’ultima versione di bios disponibile.
Creazione dei dischi di Seatools (1floppy) e Disk Wizard Starter (2floppy) :
Scaricare, dal sito internet del produttore degli hardisk, l’utility relativa ai test e formattazione, in questo caso appunto l’utility SeaTools che ci consente di testare da dos l’hardisk, e Disk Wizard Starter Edition per fare la formattazione a basso livello veloce o completa e/o fornirci dettagliate caratteristiche tecniche sugli hardisk e l’impostazione dei jumper.
Venendo alla creazione dei dischi non c’è niente di più facile, basta scaricare i programmi, scomprimerli su desktop e avviarli.
SeaTools:
Si apre una schermata, in cui viene espressamente richiesto di inserire un floppy vuoto nel lettore, il programma pensa autonomamente a formattarlo e scriverci sopra i dati.
Disk Wizard Starter Edition:
Si apre una schermata, in cui viene espressamente richiesto di inserire un floppy vuoto nel lettore, il programma pensa autonomamente a formattarlo e scriverci sopra i dati, lo stesso procedimento per il secondo floppy. Tutto molto semplice.
Creazione del disco con i driver raid (1floppy):
Anche qui l’operazione è semplice, richiede pochi passaggi. Inserite il disco contenente i driver della scheda madre (quello fornito con la motherboard per intenderci) e nella schermata dei driver ci sarà la “voce” Make Nvidia RAID Driver Disk, bene, utilizzate questa “voce” per creare il floppy contenente i driver raid che useremo nel momento dell’installazione di windows. Anche qui la procedura di creazione è automatica, inseriamo il floppy vuoto poi sarà il programma a far tutto.
Copia dei due floppy contenenti AwdFlash+bios e i driver raid (2floppy):
Semplice copia da windows dei floppy.
2 ) Ora che abbiamo creato i floppy disk per “operare” in dos, possiamo riavviare il computer e premendo il tasto CANC entriamo nel bios, andiamo alla “voce” di BOOT e selezioniamo come prima periferica il floppy (REMOVABLE) e seconda “voce” il cd rom (CD ROM). Torniamo sulla “voce” EXIT --> EXIT & SAVE CHANGES.
3 ) Al termine del reboot inseriamo il floppy di SeaTools nel lettore, partirà in automatico l’utility :
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Ora che siamo all’interno del programma alla “voce” DIAGNOSTIC è aperta sul lato destro una finestra dove possiamo selezionare il controller e i dischi da testare:
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Selezionati gli hardisk e il controller possiamo avanzare con la selezione dei test, infine avviamoli:
Questa è la schermata finale dei test, con in basso la legenda per controllare i risultati.
(questa immagine si riferisce alla mia situazione attuale, con gli hardisk ok)
Per chiudere il programma a fine test premiamo contemporaneamente Alt+F4, alla schermata di dos premiamo contemporaneamente Ctrl+Alt+Canc in maniera tale da riavviare il computer e poter entrare nel bios per caricare a default il bios.
4 ) Durante il reboot, entriamo nel bios (tasto CANC) e andiamo alla “voce” EXIT --> LOAD DEFAULT SETUP. Caricato il bios a default, andiamo alla “voce” BOOT e selezioniamo come prima periferica il floppy (REMOVABLE) e seconda periferica il cd rom (CD ROM). Torniamo sulla “voce” EXIT --> EXIT & SAVE CHANGES. Così facendo abbiamo caricato il bios a settaggi standard in maniera tale da vedere tutti gli hardisk come se fossero in configurazione standard e non in raid, in più abbiamo messo come prima periferica di boot il floppy disk per poter caricare da dos WizardStarter.
5 ) Al termine del riavvio, quando il pc non trova nessuna periferica di boot e da errore, spegniamo il computer. Stacchiamo la spina dell’alimentazione, togliamo alimentazione a tutti gli hardisk tranne al primo, quello che andremo a formattare. Scolleghiamo tutti i cavi sata, lasciando attaccato ovviamente quello dell’hardisk interessato. Colleghiamo il cavo di alimentazione al pc e accendiamolo.
6 ) In fase di boot inseriamo il floppy disk numero 1 del WizardStarter, partirà in automatico l’utility :
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Inseriamo il secondo floppy nel lettore e premiamo il tasto C, andrà avanti caricando il programma fino ad arrivare alla schermata principale del programma:
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Scorriamo il menu della schermata principale con il tasto TAB fino a raggiungere la “voce” “utilities”:
Entrando nel menu “utilities” ci troviamo di fronte la scelta tra diversi tipi di azioni; selezioniamo Zero Fill Drive (full), che è più lunga, ma come tutte le cose, per me, più ci si lavora su, più si ottengono ottimi risultati, e dato che è il computer a faticare… facciamolo lavorare... Clicchiamo su Next e comparirà una schermata allarmante, ma non preoccupatevi, è normale, flaggate su Continue e potrete continuare la formattazione cliccando nuovamente su Next. Con un po di pazienza (dipende anche dalle dimensioni del vostro hardisk) il processo di formattazione a basso livello terminerà e comparirà la schermata di successo. Non ci rimane altro che premere su Done e tornare alla schermata iniziale del Wizard Starter e premere Alt+F4 per riavviare il sistema.
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Al termine premete contemporaneamente Alt+F4 per chiudere il programma, successivamente premete Ctrl+Alt+Canc per riavviare.
7 ) Ripetere il punto 5 e 6 fino a terminare il processo per ogni hardisk.
8 ) Terminata la serie di formattazioni a basso livello, spegnere il pc e scollegare l’hardisk, cavi di alimentazione compresi. Consultate il manuale della vostra scheda madre per effettuare il cmos. Entrate nuovamente nel bios per impostare come unità primaria il lettore floppy. Inserite il floppy disk contenente l’utility AwdFlash, il software che serve per flashare il bios. Al riavvio seguente partirà il caricamento del programma, ma solo dopo aver richiamato l’eseguibile con il nome del programma, alla stringa in dos A:\>awdflash :
Partito il programma ci troviamo alla seguente schermata, dove inseriamo il nome del file/bios (nel mio caso 1014.bin) :
Attendiamo il caricamento del nuovo bios:
Un messaggi ci chiederà se vogliamo salvare il bios corrente, premiamo Y, al secondo messaggio premiamo Y per confermare e attendiamo che venga caricato il bios.
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Al termine del processo, vi apparirà la seguente schermata:
Rimuoviamo il floppy e premiamo il tasto F1 per riavviare.
Al reboot possiamo spegnere il computer. A pc spento, con il cavo di alimentazione scollegato, possiamo collegare tutti gli hardisk inserendo i cavi sata nella scheda madre e i cavi di alimentazione negli appositi attacchi. Terminati tutti i collegamenti possiamo riaccendere il computer.
Collegate gli hardisk che utilizzate per fare il raid negli attacchi sata1 e sata2 (gestiti dal controller raid) mentre gli altri hardisk (se non avete un altro raid) negli slot rimasti liberi.
Nel mio caso ho messo i due 200gb in raid 0, utilizzando gli slot sata1 e sata2, mentre l’hardisk da 400gb nel terzo slot.
9 ) Al riavvio premiamo subito il tasto CANC per entrare nel bios, ora modifichiamo i settaggi a nostro piacimento, secondo la nostra configurazione.
Per prima cosa impostiamo data e ora, controlliamo che tutti i drive siano riconosciuti correttamente. Nella schermata principale MAIN, andiamo a modificare i valori che riguardano first sata drive e second sata drive, mettiamo al posto del valore AUTO, il valore NONE:
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Successivamente scorriamo il menu fino alla “voce” ADVANCED e cerchiamo nell’elenco la schermata per modificare il raid :
Abilitiamo quindi il raid, modifichiamo la voce Disabed in Enabled su FIRST e SECOND SATA MASTER. Ora la configurazione di hardisk è pronta per essere rilevata, andiamo su EXIT --> EXIT & SAVE CHANGES.
10 ) Al riavvio lasciamo che venga superata la schermata del bios e teniamoci pronti a premere F10 per entrare nell’utility raid:
Ora siamo pronti per definire un nuovo array, continuiamo con la selezione del tipo, muovendoci per la schermata utilizzando il tasto Tab possiamo variare il valore del campo RAID MODE.
Questa è la schermata iniziale, in alto a sinistra selezioniamo il tipo di array, in basso a sinistra nel riquadro vediamo gli hardisk per il raid, il riquadro di destra vuoto invece serve per definire gli hardisk dell’array (spostandoli dal riquadro sinistro) ed infine in alto a destra troviamo la suddivisione dei blocchi dell’array (consigliato ottimale, optimal):
Come precedentemente detto variamo il valore del campo RAID MODE in STRIPING, il valore del campo STRIPING BLOCK in OPTIMAL, come ultima cosa “spostiamo” gli hardisk nel riquadro destro per renderli “attivi” al raid (utilizzando le frecce direzionali).
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Ora non ci rimane che premere F7 per terminare la procedura e creare l’array, un ultimo messaggio ci chiede se vogliamo ripulire l’array, premiamo Y ed il raid è fatto:
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11 ) Al riavvio controlliamo nel bios due cose, la prima che sia corretto l’ordine di boot degli hardisk, ovvero il raid (dove noi andremo a installare windows) deve essere nella prima posizione, in seconda posizione il terzo hardisk, come seconda cosa dobbiamo anche controllare che sotto la “voce” BOOT sia impostato come prima periferica di boot il CD ROM, torniamo alla “voce” EXIT --> EXIT & SAVE CHANGES.
Qui l’immagine dell’ordine di boot (se non dovesse essere così, selezionate il raid e spostatelo con il tasto pag su fino a quando non si sposta nella prima posizione):
Inseriamo ora il disco di windows e lasciamo che il computer faccia partire l’installazione, unica cosa da non dimenticare è premere il tasto F6 per poter caricare i driver raid non contenuti nel disco di windows.
Ecco qua la schermata per caricare i driver raid (se avete premuto in tempo il tasto F6 si aprirà e potrete caricare i driver dal floppy) :
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Seguiamo le istruzioni a video, premiamo quindi il tasto S dopo aver inserito il floppy contenente i driver raid (selezioniamo i driver con il tasto INVIO, prima i RAID CLASS DRIVER e poi gli NFORCE STORAGE CONTROLLER) :
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Al termine del caricamento dei driver l’installazione proseguirà, selezioniamo l’hardisk da partizionare per creare la partizione iniziale su cui installare windows ( C: ):
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Terminata l’installazione di windows dobbiamo rientrare nel bios per ripristinare il corretto ordine di priorità, quindi, per primo l’hardisk, secondo il floppy e terzo il cd rom. Controllate anche la priorità sotto la “voce” BOOT --> HARD DISK DRIVES :
Altro consiglio prima di uscire dal bios è quello di attivare la funzione SMART MONITORING che in alcuni casi può avvisarci in tempo utile sulla rottura di uno o più hardisk:
Usciamo dal bios, EXIT & SAVE CHANGES.
Entrati in windows, non rimane altro che formattare gli hardisk e/o le partizioni in quanto sono [nuova raw], clicchiamo quindi con il tasto destro del mouse su RISORSE DEL COMPUTER --> GESTIONE --> GESTIONE DISCO.
Giunti a questa schermata possiamo formattare gli hardisk e/o partizioni, selezioniamo le varie opzioni e scegliamo formattazione ntfs per tutte le unità "formato nuova raw":
Questo è il risultato finale con tutti gli hardisk correttamente riconsciuti dal sistema in file system NTFS:
Colgo l'occasione per segnalarvi questa ottima guida fatta da Alebrescia che spiega i vari tipi di raid possibili, così da togliervi qualche dubbio sul raid: http://forum.amdplanet.it/viewtopic.php?t=16505
Ciaooo Raga