Introduzione all'Audio Digitale
Inviato: 08 mar 2004, 20:32
Questo 3d nasce dalla proposta dei mod di fare del forum un luogo di apprendimento diverso dal solito domanda&risposta (vedi a tal proposito il 3d ...), e dalla mia convinzione che quando sai qualcosa, per quanto poco, devi fare in modo di divulgarla quanto possibile!
Ecco quindi che, senza nessuna pretesa di essere esaustivo o troppo”tecnico”, mi sono proposto (un po' di tempo fa) per una piccola documentazione sull'audio digitale e il suo utilizzo.
Per prima cosa andremo ad affrontare il problema del suono, cos'e' e che cosa ha a che fare con il vostro computer, poi vedremo di analizzare un poco i piu' diffusi formati audio. Per ora mi sono documentato su wav, mp3 e ogg vorbis, non si sa mai che riesca a parlarvi pure di altri formati (in particolare si accennava con jaber alla possibilita' di estendere quanto andro' a scrivere anche nel campo del video digitale, estremamente simile per quanto riguarda le problematiche che ne derivano).
Chiunque voglia contribuire a questo 3d e' ben accetto, che sia con consigli, aggiunte, domande o quant'altro.
Detto questo, vediamo di cominciare, la campanella e' suonata da un pezzo!
Prima di aggiungere la parola digitale, soffermiamoci un po' su cosa sia l'audio, e quindi cosa sia il suono.
Sono l'ultima persona su quesa terra che puo' mettersi a insegnarvi la fisica del suono, ma penso che gia' sappiate che noi percepiamo come suoni delle onde che si vegono a formare nell'aria come zone piu' o meno compresse. Le differenze di pressione dell'aria colpiscono la membrana del nostro orecchio interno che comincia a vibrare, stimolando poi il nervo uditivo e permettendovi di dare soddisfazione alle 30€ dell'album di Zappa che vi siete comprati.
Per sua natura, il suono e' analogico: si parla di misurare la pressione dell'aria, non di leggere sequenze di zeri e uni. E il nostro orecchio e' un meraviglioso recettore analogico, sensibile al suono ed alle sue fondamentali caratteristiche: frequenza e ampiezza. La frequenza indica la velocita'di variazione della pressione dell'aria che compone il suono. L'ampiezza indica il valore della pressione.
Vedremo piu avanti come queste caratterstiche del mondo reale vengano codificate dai nostri calcolatori.
I primi tentativi di riproduzione audio (fonografo, grammofoni e giradischi) sono prettamente analogici, un diaframma collegato ad una puntina,il primo vibrava (attraverso un cono metallico che faceva da padiglione auricolare) e trasmetteva la vibrazione alla puntina, che incideva un disco. Per riprodurre la registrazione, bastava appoggiare la puntina al solco, in modo tale da trasferire la vibrazione originale al diaframma, che veniva amplificato dal cono metallico.
Da allora e' stato fatto qualche progresso (...) nell'elettronica e nell'informatica, e si e' reso possibile il connubio tra musica e silicio.
Per sfruttare le capacita' dei nuovi supporti digitali entrati in commercio, si rende necessaria la trasposizione nel mondo digitale degli amati suoni. Come rappresentare la pressione dell'aria in sequenze di zeri e uni? Ecco che entrano in gioco i concetti fondamentali: campionamento e quantizzazione.
Il primo articolo finisce qua. So che ancora non abbiamo detto molto, e magari ho detto solamente cose che gia' sapevate. Ma un minimo di premesse pensavo fosse d'obbligo metterle giu'.
Se vi interessa la serie di articoli, vi invito calorosamente a partecipare con domande, critiche e consigli sugli argmoneti da trattare!
Alla prossima
sku
Ecco quindi che, senza nessuna pretesa di essere esaustivo o troppo”tecnico”, mi sono proposto (un po' di tempo fa) per una piccola documentazione sull'audio digitale e il suo utilizzo.
Per prima cosa andremo ad affrontare il problema del suono, cos'e' e che cosa ha a che fare con il vostro computer, poi vedremo di analizzare un poco i piu' diffusi formati audio. Per ora mi sono documentato su wav, mp3 e ogg vorbis, non si sa mai che riesca a parlarvi pure di altri formati (in particolare si accennava con jaber alla possibilita' di estendere quanto andro' a scrivere anche nel campo del video digitale, estremamente simile per quanto riguarda le problematiche che ne derivano).
Chiunque voglia contribuire a questo 3d e' ben accetto, che sia con consigli, aggiunte, domande o quant'altro.
Detto questo, vediamo di cominciare, la campanella e' suonata da un pezzo!
Prima di aggiungere la parola digitale, soffermiamoci un po' su cosa sia l'audio, e quindi cosa sia il suono.
Sono l'ultima persona su quesa terra che puo' mettersi a insegnarvi la fisica del suono, ma penso che gia' sappiate che noi percepiamo come suoni delle onde che si vegono a formare nell'aria come zone piu' o meno compresse. Le differenze di pressione dell'aria colpiscono la membrana del nostro orecchio interno che comincia a vibrare, stimolando poi il nervo uditivo e permettendovi di dare soddisfazione alle 30€ dell'album di Zappa che vi siete comprati.
Per sua natura, il suono e' analogico: si parla di misurare la pressione dell'aria, non di leggere sequenze di zeri e uni. E il nostro orecchio e' un meraviglioso recettore analogico, sensibile al suono ed alle sue fondamentali caratteristiche: frequenza e ampiezza. La frequenza indica la velocita'di variazione della pressione dell'aria che compone il suono. L'ampiezza indica il valore della pressione.
Vedremo piu avanti come queste caratterstiche del mondo reale vengano codificate dai nostri calcolatori.
I primi tentativi di riproduzione audio (fonografo, grammofoni e giradischi) sono prettamente analogici, un diaframma collegato ad una puntina,il primo vibrava (attraverso un cono metallico che faceva da padiglione auricolare) e trasmetteva la vibrazione alla puntina, che incideva un disco. Per riprodurre la registrazione, bastava appoggiare la puntina al solco, in modo tale da trasferire la vibrazione originale al diaframma, che veniva amplificato dal cono metallico.
Da allora e' stato fatto qualche progresso (...) nell'elettronica e nell'informatica, e si e' reso possibile il connubio tra musica e silicio.
Per sfruttare le capacita' dei nuovi supporti digitali entrati in commercio, si rende necessaria la trasposizione nel mondo digitale degli amati suoni. Come rappresentare la pressione dell'aria in sequenze di zeri e uni? Ecco che entrano in gioco i concetti fondamentali: campionamento e quantizzazione.
Il primo articolo finisce qua. So che ancora non abbiamo detto molto, e magari ho detto solamente cose che gia' sapevate. Ma un minimo di premesse pensavo fosse d'obbligo metterle giu'.
Se vi interessa la serie di articoli, vi invito calorosamente a partecipare con domande, critiche e consigli sugli argmoneti da trattare!
Alla prossima
sku