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CATANIA, 20 aprile 2007 - Il commissario ad acta nominato dal Tar di Catania ha deciso: la partita tra i rossazzurri e l'Ascoli, in programma a Modena domenica pomeriggio, si disputerà, invece, il 2 maggio alle 15. Gli ispettori dell'osservatorio per la sicurezza del Viminale hanno verificato, in mattinata, che lo stadio Massimino di Catania non è agibile. Infatti è ancora parzialmente sequestrato e non corrispondente alle nuove norme di sicurezza. La Lega aveva già stabilito Modena come campo neutro per la partita di domenica, ma visto che il regolamento prevede la messa in vendita dei biglietti cinque giorni prima di un incontro, il commissario ha preso atto dell'impossibilita di far disputare la partita domenica ed ha cosi disposto il rinvio la cui data è stata indicata dalla Lega Calcio. Ancora non definita la sede della partita.
LO MONACO E PULVIRENTI FURIOSI - La squadra si è allenata regolarmente, nel pomeriggio, ma giocatori e tecnici non hanno voluto commentare la notizia dello spostamento della gara. Intanto, la Federcalcio ha fatto ricorso contro la sentenza del Tar di Catania presso la Cgia di Palermo. L'amministratore delegato, Pietro Lo Monaco, era all'oscuro di tutto. Rintracciato subito dopo la notizia dello spostamento della partita di Modena, il dirigente rossazzurro ha reagito con stizza: "Così si falsa il nostro campionato. Non riesco a capire, non ho parole. Stanno massacrando il Catania in tutte le salse. In questo momento vedo atteggiamenti smaccatamente scriteriati. È tutto squallido. È stata fatta la scelta meno opportuna e più dannosa per il Catania". Di poche parole, il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, che nei giorni scorsi aveva seguito molto da vicino gli allenamenti dei suoi giocatori: "E' un disastro - ha esclamato - Il nostro campionato è sempre più falsato. Per la squadra e la società la situazione si fa molto pesante".

Aragorn ha scritto:Io rimpiango quelli di moggi erano + seri

Aragorn ha scritto:Io rimpiango quelli di moggi erano + seri

(ANSA) - CATANIA, 23 APR - Catania-Ascoli, secondo il Tar etneo, si dovra' giocare non il 2 maggio ma in un giorno festivo per non ledere i diritti degli abbonati. Per far rispettare la sua decisione, il tribunale amministrativo ha nominato un quarto commissario 'ad acta'. La disposizione e' stata annunciata dal legale degli 82 abbonati che hanno presentato ricorso contro la squalifica dello stadio: "Il 2 maggio e' giorno lavorativo e Modena e' a 1.000 chilometri da Catania: i tifosi sarebbero 'contenti ma gabbati'".