[GAME-Recensione] FLATOUT -Empire/Bugbear
Inviato: 19 giu 2006, 16:41
Incremento un po’ il numero di recensioni (che mi paiono languire) con un gioco un po’ datato ma che da qualche tempo viene sistematicamente reinstallato sul mio PC (ancora niente screenshoots, spiacente "uomo di Numenor" ).
Iniziamo col dire che Flatout è un simulatore di guida sullo stile dei vari Destruction Derby o Smash Up, ma che rispetto a questi presenta dei punti di forza a livello di giocabilità molto marcati.
Fin dalla presentazione si nota la cura che la Bugbear ha dedicato allo sviluppo con un filmato spettacolare ed una colonna sonora azzeccata. Giunti al menù iniziale ci viene presentata la possibilità di effettuare una gara veloce, una prova a cronometro oppure di creare un profilo per intraprendere una carriera. Questa ultima scelta è chiaramente la più interessante e ci consente, avanzando, di sbloccare gran parte delle auto e delle piste presenti nel gioco.
Si inizia con pochi soldi ed una macchinetta ridicola che potrà essere sviluppata (ottenendo buoni risultati nelle gare e racimolando un bel gruzzoletto è possibile modificare varie parti del motore, sospensioni, impianto di scarico, pneumatici, etc.) per incrementarne la potenza e la manovrabilità, oppure per andare all’autosalone a dotarsi di un nuovo bolide sul quale eseguire le stesse operazioni di rettifica man mano. Più la macchina di base è costosa e più lo sono anche le parti da acquistare per migliorarla.
Fin qui niente di nuovo direte voi. Ed avete ragione dico io.
Veniamo alla gara vera e propria: il livello è ben bilanciato, tanto da risultare piuttosto facile acquisire un minimo di controllo dell’auto e cominciare a togliersi le prime soddisfazioni.
Come curva d’apprendimento mi ha ricordato il primo need for speed underground. Solo come curva d’apprendimento però. Il motore fisico è sicuramente un’aspetto interessante: gli scontri sono stupendi ed i danneggiamenti conseguenti arrivano ad un dettaglio maniacale: e possibile arrivare in fondo con la carrozzeria completamente distrutta ed il motore in fiamme. Naturalmente più siete danneggiati più la macchina ne risente sia sotto il profilo della velocità sia sotto quello della manovrabilità: ma mai al punto da risultare ingestibile. Credo che l’aspetto fisico sia stato esagerato ad arte per rendere più spettacolari certe evoluzioni. Comunque la macchina si comporta sempre secondo certe leggi e non si ha mai l’impressione di perderne il controllo. Tutto questo è particolarmente evidente nelle competizioni bonus (delle prove a cui potete partecipare in qualunque momento per raggranellare un po’ di soldi: “mi mancano 300 dollari per quel carburatore…vado a farmi una prova bonus prima di iniziare la prossima gara di campionato così lo monto e guadagno 20 cavalli di potenza!”).
In queste prove non correte contro altri ma dovete cercare di compiere delle imprese assurde facendo registrare dei record. Ad esempio nella prova di salto in alto dovrete prendere la rincorsa su un bel rettilineo, arrivare su una rampa a 130-140 miglia orarie e catapultarvi fuori dall’abitacolo per arrivare più in alto possibile e quindi sfracellarvi al suolo come dei tappettini. Se in tre salti totalizzate 200 metri di altezza guadagnate 300 dollari, 250 metri 500 dollari, 300 metri 1000 dollari. Sullo stesso stile le altre prove bonus: salto in lungo, freccette, e cosi via. Come dicevo sopra in queste prove l’esagerazione del motore fisico è evidente.
Le gare vere e proprie sono invece divise in categorie (bronzo, argento e oro) e dovrete terminare sul podio tutte le corse di una categoria per essere ammessi a quella successiva. La tipologia di corsa è molto varia (foresta, città, circuito, neve, sterrato) e sulle piste troverete in ogni caso una marea di ostacoli ( capiterà di fare una bella curva a 150 miglia orarie e trovarsi un camion parcheggiato di traverso subito dopo ….eheheheheh). Molti oggetti su pista sono “incidentabili”, non mancano i salti ed i percorsi alternativi.
La grafica, pur risalente a due anni fa, è davvero molto bella, realistica, ben definita e piena di dettagli.
La scelta della colonna sonora è, secondo me, perfetta con un sacco di canzoni punk-rock orecchiabili che hanno l’effetto di farti spingere sull’acceleratore: lab, deponeye, tokyo dragon e molti altri gruppi che ai tempi erano senza contratto (gran parte presi dal sito di overplay).
Se devo trovargli un difetto: sono fastidiose certe toccatine laterali che tendono a spostare troppo l’assetto della macchina (credo sia una dei risvolti dell’esasperazione del motore fisico).
Per chiudere un gioco che mi ha preso davvero, un ottimo momento di divertimento che continuo a sperimentare fra una sessione di oblivion ed una di civilization 4, bello da giocare con amici e…da non sottovalutare: costa poco (l’ho trovato a 19 euro già un 5-6 mesi fa). Pare fra poco esca il secondo episodio.
Se vi capita provatelo e fatemi sapere. Io lo promuovo a pieni voti: 8.
Iniziamo col dire che Flatout è un simulatore di guida sullo stile dei vari Destruction Derby o Smash Up, ma che rispetto a questi presenta dei punti di forza a livello di giocabilità molto marcati.
Fin dalla presentazione si nota la cura che la Bugbear ha dedicato allo sviluppo con un filmato spettacolare ed una colonna sonora azzeccata. Giunti al menù iniziale ci viene presentata la possibilità di effettuare una gara veloce, una prova a cronometro oppure di creare un profilo per intraprendere una carriera. Questa ultima scelta è chiaramente la più interessante e ci consente, avanzando, di sbloccare gran parte delle auto e delle piste presenti nel gioco.
Si inizia con pochi soldi ed una macchinetta ridicola che potrà essere sviluppata (ottenendo buoni risultati nelle gare e racimolando un bel gruzzoletto è possibile modificare varie parti del motore, sospensioni, impianto di scarico, pneumatici, etc.) per incrementarne la potenza e la manovrabilità, oppure per andare all’autosalone a dotarsi di un nuovo bolide sul quale eseguire le stesse operazioni di rettifica man mano. Più la macchina di base è costosa e più lo sono anche le parti da acquistare per migliorarla.
Fin qui niente di nuovo direte voi. Ed avete ragione dico io.
Veniamo alla gara vera e propria: il livello è ben bilanciato, tanto da risultare piuttosto facile acquisire un minimo di controllo dell’auto e cominciare a togliersi le prime soddisfazioni.
Come curva d’apprendimento mi ha ricordato il primo need for speed underground. Solo come curva d’apprendimento però. Il motore fisico è sicuramente un’aspetto interessante: gli scontri sono stupendi ed i danneggiamenti conseguenti arrivano ad un dettaglio maniacale: e possibile arrivare in fondo con la carrozzeria completamente distrutta ed il motore in fiamme. Naturalmente più siete danneggiati più la macchina ne risente sia sotto il profilo della velocità sia sotto quello della manovrabilità: ma mai al punto da risultare ingestibile. Credo che l’aspetto fisico sia stato esagerato ad arte per rendere più spettacolari certe evoluzioni. Comunque la macchina si comporta sempre secondo certe leggi e non si ha mai l’impressione di perderne il controllo. Tutto questo è particolarmente evidente nelle competizioni bonus (delle prove a cui potete partecipare in qualunque momento per raggranellare un po’ di soldi: “mi mancano 300 dollari per quel carburatore…vado a farmi una prova bonus prima di iniziare la prossima gara di campionato così lo monto e guadagno 20 cavalli di potenza!”).
In queste prove non correte contro altri ma dovete cercare di compiere delle imprese assurde facendo registrare dei record. Ad esempio nella prova di salto in alto dovrete prendere la rincorsa su un bel rettilineo, arrivare su una rampa a 130-140 miglia orarie e catapultarvi fuori dall’abitacolo per arrivare più in alto possibile e quindi sfracellarvi al suolo come dei tappettini. Se in tre salti totalizzate 200 metri di altezza guadagnate 300 dollari, 250 metri 500 dollari, 300 metri 1000 dollari. Sullo stesso stile le altre prove bonus: salto in lungo, freccette, e cosi via. Come dicevo sopra in queste prove l’esagerazione del motore fisico è evidente.
Le gare vere e proprie sono invece divise in categorie (bronzo, argento e oro) e dovrete terminare sul podio tutte le corse di una categoria per essere ammessi a quella successiva. La tipologia di corsa è molto varia (foresta, città, circuito, neve, sterrato) e sulle piste troverete in ogni caso una marea di ostacoli ( capiterà di fare una bella curva a 150 miglia orarie e trovarsi un camion parcheggiato di traverso subito dopo ….eheheheheh). Molti oggetti su pista sono “incidentabili”, non mancano i salti ed i percorsi alternativi.
La grafica, pur risalente a due anni fa, è davvero molto bella, realistica, ben definita e piena di dettagli.
La scelta della colonna sonora è, secondo me, perfetta con un sacco di canzoni punk-rock orecchiabili che hanno l’effetto di farti spingere sull’acceleratore: lab, deponeye, tokyo dragon e molti altri gruppi che ai tempi erano senza contratto (gran parte presi dal sito di overplay).
Se devo trovargli un difetto: sono fastidiose certe toccatine laterali che tendono a spostare troppo l’assetto della macchina (credo sia una dei risvolti dell’esasperazione del motore fisico).
Per chiudere un gioco che mi ha preso davvero, un ottimo momento di divertimento che continuo a sperimentare fra una sessione di oblivion ed una di civilization 4, bello da giocare con amici e…da non sottovalutare: costa poco (l’ho trovato a 19 euro già un 5-6 mesi fa). Pare fra poco esca il secondo episodio.
Se vi capita provatelo e fatemi sapere. Io lo promuovo a pieni voti: 8.