Ghost Recon Advanced Warfighter, per gli appassionati del genere Ghost Recon AW, il terzo episodio di casa Ubisoft.
Il gioco è di tipo strategico militare, in tempo reale, ottimo per chi ama l’azione militare. Giocato in prima persona offre la possibilità di regalare la sensazione di essere schierati in prima linea contro le forze ribelli di Città del Messico. Facente parte dell’Esercito Americano, in una squadra nominata “fantasma” (da qui il mone Ghost), abbiamo la possibilità di coordinare i componenti del team, organizzare e pianificare l’azione semplificando così l’avanzamento della squadra nella mappa.
Il gioco è organizzato nel seguente modo; la missione viene caricata, in base alla consegna si organizza l’azione a seconda delle diverse “figure” della squadra e alla tipologia della mappa ( i componenti principali sono: un soldato pesantemente armato, ottimo come copertura nella breve distanza; il cecchino, ottimo per la copertura dalla lunga distanza, ed infine un soldato semplice leggero che ci può comodamente seguire nelle azioni più impegnative in cui si richiede una collaborazione in ambienti stretti e ravvicinati).
Prima di ogni missione possiamo modificare l’equipaggiamento di ogni singolo componente della squadra: ogni soldato ha un arma compatta (pistola) ed una più distruttiva (fucile o mitragliatrice). Le armi possono essere modificate aggiungendo mirini laser, caricatori supplementari, silenziatori, ed infine lanciagranate. Ogni modifica migliora o danneggia le proprietà di ogni arma: ad esempio, se aggiungiamo un lanciagranate ad un fucile “leggero” penalizziamo l’agilità del soldato, appesantendolo, lo rendiamo più lento e quindi più vulnerabile al fuoco nemico.
L’intelligenza dei ribelli è discreta, se si accorgono di un’ombra che si muove tra i vicoli, si avvicinano insospettiti e curiosano dai bordi delle pareti, comunicano tra di loro, chiamando rinforzi o radunandosi in un punto preciso. I nemici vantano di postazioni “sicure” contornate da sacchi di sabbia, molte scorte di colpi ed armi pesanti come mitragliatrici fisse. Quest’ultime collocate in ambienti nascosti, ma con un ottimo campo di fuoco. NB. possono essere letali !!
La “vita” dura poco, bastano pochi colpi d’arma da fuoco per abbassare l’indicatore della salute fino alla “stadio rosso” (un ultimo proiettile e… caput!). A seconda della distanza e dell’arma che colpisce il soldato si ha più o meno possibiltà di sopravvivere. La collocazione dei soldati varia ogni caricamento della mappa, difficilmente si trovano ribelli nelle stesse posizioni per 2 o 3 caricamenti uno in successione all’altro.
Venendo al sistema di controllo (una delle cose più interessanti del gioco) troviamo una comoda innovazione, il sistema IWS.
Per noi comuni mortali significa un sistema di “visione” tenuto costantemente sotto controllo satellitare, aiutando così la squadra fantasma. Spiegandomi meglio si ha la possibilità di visionare la mappa dall’alto, più precisamente dal satellite, o dall’amatissimo Drone: un costosissimo e sofisticato gingillo militare che può fluttuare in aria ad un’altezza (ad occhio e croce) di 50 metri da terra, il quale ci permette di controllare e prevenire il posizionamento/movimento dei ribelli.
Visuale dal Drone:
Tramite il tasto Tab si visiona una mappa dinamica in cui possiamo stabilire il percorso dei nostri soldati, dirgli quale zona controllare, oppure possiamo comodamente imporgli diversi comandi tra cui copertura, muoversi, attaccare, fermarsi.
Il sistema IWS non si limita solo alla pianificazione della strategia di attacco, ma anche alla visione in diretta dalla prospettiva del soldato selezionato, basta premere il tasto G e ci si collega alla telecamera posta sull’elmetto del militare. Ecco un esempio:
Durante la sessione di gioco si riesce a tenere sotto costante controllo la posizione degli altri membri della squadra, mentre noi ci muoviamo ci sono 3 indicatori a forma di freccia azzurra che scorrono sui bordi dello screen, invece se la squadra è accanto a noi il risultato è il seguente:
Nell’immagine soprastante possiamo vedere l’indicatore a forma di rombo azzurro che indica i componenti della squadra, comodo per trovare la loro locazione quando si trovano oltre gli edifici o i muri.
Il soldato selezionato ( in questo caso l’agente Brown) ha il rombo pieno, color giallo, perché è attiva la visuale interattiva dal suo casco, in alto a sinistra possiamo vedere nel riquadro ciò che realmente vede il soldato (ovviamente è stilizzato e rimpicciolito, per vederci più chiaro bisogna premere, come precedentemente detto, il tasto G). Sempre nella stessa schermata possiamo trovare in alto a destra un altro riquadro, dove è aperta la videoricezione con il comandante che dall’elicottero ci guida e da qualche consiglio su come muoverci all’interno di questa insidiosa cittadina. Le indicazioni fornite compaiono nella barra centrata in alto.
In basso a destra è presente il classico indicatore dell’arma, tenendo premuto il tasto F possiamo aprire il menù dell’equipaggiamento mentre con la rotellina del mouse scoriamo le armi. Il tasto R serve per ricaricare, mentre il tasto Z serve per cambiare la modalità di fuoco, a raffica o a colpo singolo.
Nella parte inferiore dello schermo, a sinistra, c’è l’indicatore di posizione che raffigura la postura del soldato, oltre che lo stato di salute e il diagramma che rappresenta le sue pulsazioni cardiache.
Qui sotto invece, possiamo vedere la visuale dalla telecamera del soldato selezionato, come si può vedere quella fontana stilizzato nel riquadro in alto a sinistra diventa:
Spiegato il gioco ora passo ad esprimere le mie impressioni: il gioco lo reputo spettacolare, in quanto è molto tattico, è parecchio difficile avanzare senza l’aiuto della squadra, quindi lo sconsiglio a chi, come me qualche volta, piace fare il “Rambo della situazione” ed andare avanti a mitra spianato. E’ un gioco che offre un elevato grado di simulazione militare, ad esempio c’’è parecchia differenza tra il colpo singolo e la raffica, quest’ultima grava fortemente sulla precisione dell’arma, prediligo il colpo singolo. Bastano pochi proiettili per finire ko lunghi distesi sull’asfalto, quindi bisogna fare molta attenzione a ripararsi dietro le macchine ferme per la strada, cassonetti della spazzatura, muretti, ecc. ecc. Stendendosi per terra si aumenta la precisione dell’arma. Ghost Recon AW è molto coinvolgente, il gioco è interamente tradotto in italiano, quindi anche mentre si gioca la squadra conversa, dà ordini, aumentando l’interazione e rendendo il videogame gradevole.
Sicuramente il punto a favore di questo gioco, come l’avrete capito, è il sistema punta/pianifica/muovi, e la possibilità di dare ordini parziali o a tutta la squadra.
Passando agli aspetti grafici, nonostante la risoluzione elevata, i filtri a manetta, e i dettagli al massimo, non si ha una qualità eccelsa come mi aspettavo, forse perché è un titolo che non punta sulla grafica, bensì sulle potenzialità strategiche. La grafica è comunque ottima, ecco alcuni screenshot:
Qui di seguito ho messo una sequenza di un’esplosione:
Per terminare ecco le impostazioni grafiche dal gioco, e l’ati control panel.