The settlers - L'eredità dei re
---------------------------------
Genere: strategico
Sviluppatore: Bluebyte
Distributore: Ubisoft
Il primo capitolo di questa saga risale al 1994 e girava su Amiga. In questa ultima edizione il gioco tuttavia dà un taglio netto rispetto al (glorioso) passato: la fase strettamente gestionale passa in secondo piano, lasciando più spazio ai combattimenti.
[combattimento all'ultimo sangue, non guardate la doppia barra sopra colpa dello stamp me ne sono accorto ora]
La trama è piuttosto semplice, forse fin troppo: le forze del male guidate da Mordred ha portato distruzione e violenza nel precedente impero guidato dal defunto Keron. Sarà il suo erede Dario, l'eroe principale, a tentare di fermare l'avanzata di Mordred.
[l'introduzione prima di ogni missione]
A supporto, avremo oltre a Dario la facoltà di comandare le azioni di altri eroi, ciascuno con delle abilità specifiche che però non incrementeranno la loro efficacia come avviene per esempio in Warcraft. Nessuno di questi muore mai durante il gioco, semplicemente sviene e può tornare disponibile se gli si affianca un'unità "amica" per un certo tempo nel punto in cui è caduto senza forze.
[gli eroi a nostra disposizione]
[un eroe a terra in attesa di essere rianimato]
Le missioni della campagna (oltre 15 mappe, di giusta grandezza) sono tutte abbastanza simili, nella maggior parte dei casi si raccolgono risorse, si cotruisce l'insediamento e si conduce un esercito contro la cittadina nemica: all'interno di ognuna tuttavia sono presenti parecchi obiettivi intermedi o complementari che sicuramente rendono molto avvincente il gioco. Raramente vi troverete di fronte ad attacchi all'inizio della mappa, o perlomeno non saranno di grossa entità: nella maggior parte dei casi (almeno inizialmente) saranno sufficienti le abilità degli eroi.
[gli obiettivi da completare]
Le risorse disponibili (sempre sufficienti, anche se occorre esplorare bene il territorio per trovarle) sono quattro: ferro (utile per creare cavalieri e fanti con spada), argilla (costruzione edifici), zolfo (cannoni) e pietra (costruzione edifici); la cittadina si snoda attraverso dei punti prestabiliti, dove sono presenti degli insediamenti in cui costruire il centro della città (che determina il limite della popolazione); le tipologie degli edifici sono veramente molte, oltre una ventina di base, che poi andranno via via potenziate man mano che si hanno le risorse necessarie. Oltre al centro della città e alla roccaforte (da dove si creano gli abitanti e si regolano i tributi) la costruzione più importante è il collegio, attraverso il quale faremo progredire la nostra popolazione.
Come si diceva la fase della creazione di edifici è stata semplificata di molto rispetto ai titoli precedenti (servivano addirittura tre passaggi), novità magari non gradita a tutti. Tra le costruzioni più interessanti troviamo la macchina che ci permette di cambiare le condizioni atmosferiche: in questo modo potremo variare facilmente stagione e ghiacciare laghi o fiumi, esponendoci però ad attacchi anche da queste direzioni; di fatto con questo trucco non è stato necessario implementare unità navali.
[fortezza, università e chiesa]
[fabbro, torre metereologica e laboratorio]
[una miniera di ferro, capanna e mulino per dar letto e cibo ai minatori]
[lavoratori che si dirigono al mattonaio attraversando un fiume ghiacciato]
Gli abitanti del nostro villaggio si dividono in semplici coloni (che pagano tributi e sono forza lavoro, ma richiedono anche vitto e alloggio) ed esercito (ogni capitano vi costerà un salario): quest'ultimo è composto da fanti, lancieri, arcieri, cavalleria ed eventualmente armi accessorie come cannoni, utili in fase di assedio; ogni categoria è caratterizzata dal proprio edificio da cui si creano gli elementi della stessa. Il numero di persone che avrete alle vostre dipendenze potrà diventare molto elevato, oltre 350 nell'ultima missione, ma se dei coloni non vi dovrete preoccupare troppo gestire un esercito di grosse dimensioni può invece essere piuttosto difficoltoso soprattutto in spazi ristretti.
[arcieri e fanti e relativi edifici di creazione ed addestramento]
[cavalleria nei pressi del maneggio]
[cannone per assedio pronto a distruggere]
La grafica del gioco è veramente ben fatta, molto spesso ci si ritroverà concentrati a seguire il lavoro dei coloni mentre preparano il cibo, costruiscono oggetti o studiano nuove tecnologie, oppure delle unità del vostro esercito in addestramento o infine di animali che pascolano tranquilli per la mappa: il coinvolgimento è totale, anche grazie all'audio scelto, degno di nota.
[falegname alle vostre dipendenze]
[una chicca gli studiosi al lavoro]
[il tagliapietre]
[il mattonaio affina l'argilla aumentandone la quantità estratta]
Il multiplayer prevede lo scontro in rete Lan oppure registrandosi presso il sito del distributore, per un massimo di sedici partecipanti: le modalità disponibili mirano a costruire una fiorente cittadina, combattimento per la sopravvivenza oppure una partita a punti.
"The settlers - l'eredità dei re" cambia parecchie carte in tavola rispetto ai suoi predecessori, perdendo forse quella tipica caratterizzazione che lo ha reso famoso e rendendosi più standardizzato e simile ad altri titoli in commercio: questo probabilmente non piacerà ai puristi della saga, comunque sia il cambiamento è stato ben realizzato, il titolo è comunque molto divertente, appassionante e tecnicamente valido.
Il gioco è stato utilizzato su un Amd "Athlon 64 4000+" con scheda video Ati "Radeon x800 xl" alla massima qualità alla risoluzione di 1024*768, e non ha dato alcun tipo di limitazione.
Pregi
- grafica e sonoro di qualità
- appassionante e divertente
- varietà delle unità ed edifici disponibili
Difetti
- missioni piuttosto simili
- perde lo stile dei primi episodi