Ronaldinho-Barça: aria di crisi?
Il vice-presidente del Barça: "Il suo rinnovo del contratto non è tra le nostre priorità". Ora il futuro del brasiliano è sempre più incerto. E con i precedenti di Maradona, Ronaldo e Figo...
MILANO, 26 gennaio 2007 - Il rinnovo del contratto di Ronaldinho non è al momento tra le priorità del Barcellona. A dirlo senza tanti giri di parole è il vicepresidente Ferran Soriano, secondo il quale l'attuale accordo, valido fino al 2010, "è perfettamente valido" e "c'è tutto il tempo di questo mondo per rinegoziarlo". "Sia la società che il giocatore - ha aggiunto Soriano - sono soddisfatti delle condizioni dell'attuale contratto, il rinnovo non è urgente". Tutto sacrosanto, per carità, ma siccome Ronaldinho è il sogno finora proibito dei più grandi club mondiali, la necessità di blindarlo sembrava essere una priorità. Specialmente perchè il talento brasiliano, universalmente ritenuto tra i migliori al mondo, ha solo 26 anni. Quindi è il presente e può essere il futuro, anche a lungo termine, del club blaugrana. Ronaldinho, che con il Barca ha vinto la Liga e la Champions League, è da sempre, per dire, nei sogni di Berlusconi, e il nazionale verdeoro ha espresso interesse per le lusinghe del Milan e di una città come Milano. Il ventilato rinnovo fino al 2014 così sfuma, e chissà in quanti torneranno alla carica bussando alla porta dei catalani. Che hanno un inquietante passato. La fuga di talenti impostisi al Camp Nou e poi consacrati altrove è lunga e dolorosa. Per citare i casi più eclatanti del recente passato basta fare riferimento a Maradona, Laudrup, Figo e Ronaldo.
fonte: lagazza