la risposta del governo, domenica quasi sicuramente si gioca

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la risposta del governo, domenica quasi sicuramente si gioca

Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2007, 20:20

ansa 2007-02-05 19:12 ha scritto:
ROMA - "Non si gioca in presenza del pubblico" negli stadi non a norma. E' la "prima misura" annunciata dal Ministro dell'Interno Giuliano Amato al termine del vertice a Palazzo Chigi.

"Il Daspo, il divieto cioé di entrare allo stadio, sarà sganciato dal presupposto di un accadimento di un reato. Sarà una misura di prevenzione, applicata anche ai minori". Lo ha annunciato il ministro dell'Interno Giuliano Amato.
Ultima modifica di Aragorn su 05 feb 2007, 20:41, modificato 1 volte in totale.


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Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2007, 20:27

la gazzetta ha scritto:ROMA, 5 febbraio 2007 - Si è concluso a Palazzo Chigi il vertice per l'emergenza violenza negli stadi. Alla riunione, convocata d'urgenza dopo la tragedia di Catania, hanno preso parte il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, i ministri dell'Interno, Giuliano Amato, e dello Sport, Giovanna Melandri, i sottosegretario alla Giustizia, Luigi Scotti, e allo sport, Giovanni Lolli e il capo della Polizia Gianni De Gennaro. Il mondo dello sport è stato rappresentato dai vertici del Coni, con il presidente Gianni Petrucci e il segretario generale Raffaele Pagnozzi, e della Figc, con il commissario straordinario Luca Pancalli.
Mercoledì prossimo si riunirà un consiglio dei ministri straordinario sull'emergenza sicurezza negli stadi. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta. Il ministro dell'Interno, Amato ha annunciato alcune misure urgenti che il Governo si appresta a varare: stadi aperti al pubblico solo negli stadi a norma, negli altri porte chiuse; arresto in flagranza di reato entro 48 ore, il divieto di vendita di blocchi di biglietti per i tifosi che vogliono seguire la propria squadra in trasferta, un controllo sugli stadi che eludono l'obbligo dei tornelli per l'ingresso rimanendo sotto la soglia dei 10.000 spettatori. "Non si giocherà con il pubblico negli stadi che non rispettano la normativa vigente. Su questo non transigo, in stadi come quello di Catania non mando più nessuno. Prima lo svolgimento della partita era più importante delle norme di sicurezza - ha dichiarato Amato - senza questo rovesciato ordine di priorità la partita Catania-Palermo non si sarebbe giocata. Non si gioca con il pubblico in stadi dove non ci sono garanzie di sicurezza. Per cui, quando gli stadi riapriranno, lo faranno soltanto quelli a norma. Gli altri stadi verranno utilizzati per giocare, ma senza pubblico, tranne quando verranno messi a norma. Su questo non transigo. Le disposizioni esistenti hanno efficacia se seguite, ma hanno bisogno di talune modifiche. In concreto, verrà meno la vendita di blocchi di biglietti alla società ospite. Il cosiddetto Daspo sarà sganciato dal presupposto attuale, diventerà preventivo e potrà venire applicato anche ai minori. Bisognerà rafforzare la prescrizione, che dovrà trasformarsi in una prestazione imposta: pulire scritte, gabinetti, occuparsi di interessi collettivi nei momenti di svolgimento della partita. E poi la riestensione della quasi flagranza per quei tifosi che vengono individuati all'inizio, ma che 36 ore non possono bastare a identificare. Si potrà arrivare alle 48 ore. Si dovranno regolare anche i rapporti tra società e tifoserie».


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Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2007, 20:40

PANCALLI ascoltato 3 secondi fa su sky: "domenica si dovrebbe giocare dipende dal fatto che il governo faccia o meno il decreto legge"

le partite col pubblico da quel che ho capito saranno esclusivamente
a torino, roma, milano, genova e palermo
le uniche città che sono a norma o quasi a norma


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Messaggiodi nemesys_72 il 05 feb 2007, 20:47

s.siro sarà a norma tra un mese dicevano ieri..
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Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2007, 20:49

l'unico a norma allora è roma ma gli altri cmq sono vicini a san siro mancano solo i tornelli


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Messaggiodi nemesys_72 il 05 feb 2007, 20:54

quindi tutti a roma a veder roma e lazio quando giocano in casa..
sennò sky o mediaset premium..
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Messaggiodi `knives` il 05 feb 2007, 20:56

beh non mi sembra una cosa sbagliata no?
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Messaggiodi Aragorn il 05 feb 2007, 20:58

secondo me nn hanno risolto niente

la legge pisanu secondo me è ottima e valida solo che nn si vuole applicarla seriamente

quel che manca nn è una legge speciale
è la certezza della pena in italia
nel calcio come in ogni cosa


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Messaggiodi nemesys_72 il 05 feb 2007, 21:00

non è na cosa sbagliata, si poteva fare ben da prima, la pisanu non l'han fatta ora..
ma purtroppo si sa come funziona da noi..
:evil:
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Messaggiodi Galai il 06 feb 2007, 10:29

già...e pensare che avevano detto che quella di pisanu era una legge fascista....se fosse stata applicaata rigorosamente si sarebbero evitati un bel po' di guai...
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Messaggiodi nemesys_72 il 06 feb 2007, 11:11

si fa presto a riempirsi la bocca con paroloni inutili al giorno d'oggi..
e si fa altrettanto presto a cambiare radicalmente opinione, son dei veri e propri maestri i nostri politici..
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Messaggiodi Aragorn il 06 feb 2007, 13:30

La situazione è destinata ad avere sviluppi in tempi brevi, magari domani stesso o giovedì, dopo l’approvazione del decreto legge governativo. Il commissario straordinario Figc Luca Pancalli è intenzionato – a seguito del il giro di vite deciso dall’esecutivo – a far ripartire i campionati già questo fine settimana. Come precisato dal ministro dell’Interno Amato, gli stadi a norma dovrebbero ospitare regolarmente i tifosi – salvo il divieto di vendita cumulativa dei biglietti alle tifoserie ospiti per le trasferte organizzate – mentre gli stadi non a norma non dovrebbero ospitare il pubblico. Le società insistono per proseguire con il calendario delle partite già stabilito, recuperando la domenica persa in un secondo momento (si parla del 14 febbraio, del 21 marzo o del 18 aprile), anche se la Federazione avrebbe preferito far slittare le date e procedere con terza di campionato.

Tornando al problema degli stadi, sarà probabilmente abbassato il limite di spettatori tale da poter consentire deroghe al decreto Pisanu sulla sicurezza negli impianti sportivi: in sostanza, ad esempio, uno stadio come quello di Ascoli – non considerato a norma e che dovrebbe ospitare il Milan – potrebbe essere aperto al pubblico “parzialmente”, ossia entro una soglia – decisa dal Governo – compresa tra le 5mila e le 7mila persone.

Attualmente gli stadi che risultano pienamente a norma con le indicazioni dettate dal decreto Pisanu sono l'Olimpico di Roma, l'Olimpico di Torino, il Ferraris di Genova, il Barbera di Palermo, l'Artemio Franchi di Siena, e il San Filippo di Messina. Altri due - il Tardini di Parma e il Meazza di Milano - stanno per concludere i lavori adeguamento, mentre il resto degli stadi italiani funzionano in regime di deroga. Biglietti elettronici nominali, videosorveglianza negli stadi con più di 10 mila spettatori, varchi d'accesso con tornelli, steward messi a disposizione dai club, zone di prefiltraggio: sono questi alcuni dei principali requisiti richiesti agli stadi per essere conformi alle norme Pisanu.

Tra i problemi più generalizzati quelli dell'installazione dei tornelli, le gabbie prefiltraggio e la costruzione della sala del Gos (Gruppo operativo di sicurezza), con telecamere e quant'altro.

Tra le squadra di serie A tra le situazioni più a rischio c'é Udine: lo stadio Friuli, privo di tornelli e video sorveglianza esterna, potrebbe oggi ospitare solamente 9.999 spettatori, l'Udinese ha invece 14 mila abbonati. Sull'adeguamento dello stadio e decreti Pisanu in questi mesi c'é stato un continuo rimpallo di responsabilità tra l'Udinese, affittuaria dell' impianto, e il Comune, proprietario dello stadio.

Nel Veneto il Bentegodi è la struttura che maggiormente potrebbe venire penalizzata dalla conferma del Decreto Pisanu. Finora l'impianto, con una capienza di oltre 40 mila posti, ha potuto accogliere decine di migliaia di spettatori in virtù di una deroga concessa perché l'amministrazione ha già presentato un progetto esecutivo e un piano finanziario per l'installazione dei tornelli e per il cablaggio necessario per i lettori elettronici dei biglietti. A rischio chiusura invece Treviso e Vicenza: i loro stadi sono troppo in centro e dunque troppo pericolosi.

In Toscana c'è una situazione di luci e ombre. Ad esempio a Firenze i lavori sono stati appaltati, lo stadio Artemio Franchi non potrà essere in regola prima del 30 giugno, ma il Comune è pronto anche ad abbreviare i tempi. Anche a Livorno si é giocato finora in deroga al decreto Pisanu e anche lì mancano i tornelli e il prefiltraggio alla curva nord. Pure a Empoli mancano i tornelli (è appena iniziato il montaggio): in caso di ripresa immediata del campionato la società è pronta a chiedere di giocare con capienza ridotta.

A Parma la situazione è quasi ok (i tornelli ci sono ma sono più bassi del dovuto, restano da attivare di posti di polizia all'interno). A Bologna, invece, per lo stadio Dall'Ara, che ha qualche adeguamento da fare, si prevede la messa a norma completa rispetto al decreto per il settembre 2007.

Anche a Cagliari lo stadio Sant'Elia non si è completamente adeguato alle norme, ma molte cose già funzionano, solo all'ingresso i tornelli non sono stati ancora collegati al sistema telematico a causa del mancato allaccio alla linea a fibre ottiche.

A Reggio Calabria invece non ci dovrebbero essere problemi. I lavori allo stadio sono quasi ultimati e mancano solo alcuni dettagli: i tornelli sono già installati da un paio di mesi, così come la video-sorveglianza e la centrale che controlla le riprese. Manca solo un collegamento elettronico. In questi giorni il problema potrebbe essere risolto.

Ad Ascoli sono state installate le telecamere e numerati i posti, ma i lavori del “Del Duca” devono essere ancora completati con i tornelli e le aree di prefiltraggio.

Il Meazza di Milano, che comprende più di 80mila posti, dovrebbe completamente a norma la prossima stagione, con l’installazione completa dei tornelli e la realizzazione della recinzione esterna.

Lo stadio di Bergamo funziona in regime di deroga, con biglietti nominativi e steward, ma mancano la recinzione esterna ed è da completare il sistema dei tornelli.

Disastrosa la situazione del Massimino di Catania, che non è dotato di zone di prefiltraggio e non ha un efficace sistema di telecamere a circuito chiuso.

Gli esempi positivi
Olimpico di Roma - Di proprietà del Coni, è stato completamente adeguato nel febbraio 2006 alle norme antiviolenza con un investimento di 3,6 milioni di euro (spesa ripartita tra Coni Servizi, As Roma, e SS Lazio).

Ferraris di Genova - Adeguato alle norme Pisanu alla fine del 2006 con oltre 4 milioni di spesa. Tra gli ultimi interventi, l'installazione di 11 telecamere e di 40 webcam sui tornelli. Al via corsi per 60 coordinatori che per conto della Sampdoria e del Genoa formeranno le squadre di sicurezza nello stadio.

Olimpico di Torino - È stato il primo in Italia a rispettare le norme Pisanu. Un centinaio di telecamere, 26 doppi tornelli a tutta altezza controllati da 52 dispositivi, tutti i posti (25.442) sono a sedere, anche nelle curve.

Barbera di Palermo - 38 mila spettatori, è in regola con 60 tornelli all'ingresso, zona di prefiltraggi, telecamere a circuito chiuso, steward per l'entrata degli spettatori.
San Filippo di Messina - 40.200 posti, inaugurato nel 2004. Sistemati telecamere, tornelli e introdotti biglietti magnetici.

Artemio Franchi di Siena - Dichiarato conforme alle norme il 10 agosto 2006. L'unica anomalia, che peraltro non rientra tra le prescrizioni dei decreti Pisanu, è la capienza di 15.300 spettatori, inferiore ai 20mila previsti dalla Lega per serie A.


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