PARIGI - Uno stop di due anni. La federazione tennistica svizzera ha sospeso l'ex numero 1 del mondo Martina Hingis, che a Wimbledon era stata trovava positiva alla cocaina. Una decisione che segue le decisione dell'ex numero 1 del tennis femminile di ritirarsi dai campi da gioco.
La Hingis era stata sottoposta a un controllo antidoping il 29 giugno del 2007, a Londra. Aveva appena vinto il torneo di Wimbledon. Le analisi avevano trovato tracce di polvere bianca. Un colpo durissimo per la stella ventisettenne. La Hingis, ammise di essere accusata di doping e annuciò il suo ritiro. Nel farlo, però, contestò le accuse, negando di aver mai fatto uso di droga: "Contro di me accuse immonde e mostruose. Io non ho mai fatto uso di sostanze dopanti. In tutta la mia carriera sono sempre stata trasparente ed onesta - sostenne la tennista - Ma non ho alcuna voglia di passare i prossimi anni a battermi contro le organizzazioni antidoping". Da questo la decisione di chiudere la carriera.
La Hingis, tornata alle gare nel 2006 dopo un ritiro di tre anni, nella sua carriera (dal 1994 con l'interruzione 2003-2006) ha vinto 43 tornei del circuito principale (più 37 in doppio) di cui 5 del Grand Slam (3 Australian Open, dove è stata anche tre volte finalista, 1 Wimbledon e 1 Us Open). In 11 anni di presenza effettiva sui campi, la ragazza svizzera ha vinto 548 incontri e ne ha persi 133 guadagnando oltre 20 milioni di dollari in soli premi.
In seguito alla squalifica, saranno cancellati i suoi risultati dal torneo di Wimbledon 2007. Perderà i punti conquistati nel ranking Wta e dovrà restituire i premi incassati (129.481 dollari).