EINDHOVEN (Olanda), 24 marzo 2008 - Meravigliosa Pellegrini: una cavalcata mondiale. Federica vince l’oro dei 400 sl, il suo primo successo individuale agli Europei, ma soprattutto lancia un messaggio preciso nell’anno dell’Olimpiade: adesso le altre devono inseguire lei, la 19enne di Spinea che si allena a Verona con Castagnetti, capace di prendersi a un anno di distanza un altro record del mondo. Favoloso il 4'01"53 con cui ha sbaragliato la concorrenza e soprattutto ha cancellato dall’albo dei primati Laure Manaudou, la grande rivale ed ex fidanzata del suo attuale boyfriend Luca Marin. Un po' di pepe su un’impresa storica.
CHE GARA - Federica è scattata dal blocco in 0.74, esorcizzando così la clamorosa e ingiusta squalifica dei 200 sl per falsa partenza. Fino ai 200 ha provato a farle compagnia, seppur a debita distanza, la francesina Balmy, che però viaggiava già a più di un secondo (1'59"60 e 2'01"12). Lì l’azzurra ha innestato il turbo, scivolando leggera ma potente: è così cominciata la caccia al record del mondo, con passaggi inferiori fin dai 250. Quello dei 200 sl stabilito a Melbourne in semifinale durò un solo giorno, questo ha l’aria di poter rimanere sospeso a lungo tra le meraviglie del nuoto.
IL FIDANZATO - La coppia Marin-Pellegrini chiude con dolcezza l’Europeo, perché anche Luca ha colto un podio, anche se il bronzo nei 400 misti lo ha lasciato abbastanza deluso, soprattutto per le risultanze cronometriche. Il siciliano, rigido nella nuotata, soprattutto nella prima frazione a farfalla, infatti non è mai riuscito ad inserirsi nella corsa all’oro, finito come al solito all’ungherese Cseh (4'09"59, record europeo battuto di 4/100) ed anzi ha dovuto arrendersi anche al greco Drymonakos (4'14"72), chiudendo in 4'16"69, tempo che teoricamente non gli varrebbe ancora la qualificazione olimpica.
LE ALTRE GARE - Ancora un record mondiale dallo sprint, ma questa volta non è stato Bernard il protagonista, seppur il francese abbia dominato i 50 sl in 21"66: l’impresa è arrivata dalla corrispettiva gara femminile, dove l’olandese Veldhuis, facendo impazzire il pubblico di casa, ha vinto in 24"09, tempo a suo modo storico perché sottrae il primato (24"13) a un’altra grandissima orange, Inge De Bruijn, che poi ha consegnato la medaglia alla connazionale durante la cerimonia di premiazione. Nei 200 farfalla vinti a sorpresa dalla quasi 26enne francese Aurore Mongel, fin qui piuttosto lontana dai vertici e capace di scendere a 2'06"71, modesto ottavo posto per Caterina Giacchetti, bronzo uscente, in 2'11"73, ben lontano dal tempo di qualificazione olimpica. Nei 50 rana donne successo tedesco (uno dei pochi) con la Schaefer in 31"08. Staffetta mista femminile alla Gran Bretagna a suon di record europeo (3'59"33, prima squadra continentale sotto i 4 minuti), analoga impresa per la Russia tra gli uomini (3'34"25), mentre l’Italia è quinta con Di Tora (55"48), Terrin (1'00"60), Villa (53"59) e Magnini (47"87) e stabilisce il nuovo record italiano in 3'37"54 (precedente 3'37"67 a Melbourne).