Una partita "sistemata" per 50mila sterline. Ecco il contenuto di una dichiarazione resa da un calciatore sommerso dai debiti durante un seminario sul gioco d'azzardo. Il calcio inglese s'interroga
LONDRA (Gran Bretagna), 4 aprile 2008 - Un calciatore con seri problemi al gioco avrebbe confessato di aver accettato una bustarella di 50.000 sterline (poco più di 63.000 euro) per "sistemare" una partita di campionato di due anni fa. Lo scandalo che rischia di sconvolgere il calcio inglese campeggia oggi sulla prima pagina dell' "Independent", mentre il "Sun" ha subito ripreso la notizia e lanciato una campagna per individuare il calciatore, di cui si sa solo che ha giocato in Premiership e che si è curato alla "Sporting Chance Clinic" dell’Hampshire (fondata dall’ex bad boy dell’Arsenal, Tony Adams, e specializzata in dipendenze di ogni tipo). La stessa struttura dove questa settimana si è tenuto un seminario sul gioco d’azzardo, durante il quale sarebbe emersa la scioccante verità.
CARTELLINI - Stando a quanto si legge sul quotidiano londinese, il misterioso giocatore (che sarebbe stato curato nella celebre struttura) aveva un debito di 50.000 sterline con un bookmaker che gli avrebbe garantito la cancellazione di quanto dovuto a patto che accettasse di farsi espellere in una determinata partita e convincesse altri tre suoi compagni a farsi ammonire. L’episodio sarebbe accaduto due anni fa. Ovviamente, la squadra perse l’incontro, anche se resta ancora da chiarire come il bookmaker abbia potuto trarre vantaggio dalle ammonizioni e dall’espulsione, sebbene – scrive ancora il giornale, che cita una fonte molto vicina al protagonista – è probabile che sulla gara in questione, definita "di livello significativo", fosse permesso scommettere anche sulla distribuzione dei cartellini. A quanto pare, il giocatore avrebbe poi chiesto un aiuto professionale per curarsi dal vizio del gioco e avrebbe confessato di "vergognarsi" e di essere "pieno di rimorso" per quanto accaduto.
CONFERMA - Come sottolinea il quotidiano, l’eventualità di uno scandalo-scommesse nel calcio inglese sarebbe uno scenario da incubo per l’Inghilterra, nonché la conferma che nemmeno Oltremanica si è immuni dalla corruzione che ha investito campionati come quello italiano e tedesco. Come detto, il caso sarebbe venuto alla luce durante il seminario organizzato nell’esclusiva clinica dell’Hampshire, alla presenza di campioni di ieri e di oggi con esperienza diretta di comportamenti distruttivi causati dalla loro dipendenza dal gioco d’azzardo, anche se l’amministratore delegato della clinica, Peter Kay, si sarebbe rifiutato di confermare i dettagli riguardanti il giocatore espulso, limitandosi a confermare l’episodio. "Né io né la Sporting Chance siamo responsabili per quello che un cliente o un ex cliente può avere detto – ha spiegato Kay – ma se mi chiedete se ero a conoscenza del fatto, la mia risposta è sì. Quanto alla partita in questione, non importa se si tratta di un giocatore della Premiership o di Conference, quello che interessa è che questo tipo di dipendenza può portare qualunque persona a commettere gesti estremi, ivi compreso anche il suicidio".
SITUAZIONE PREOCCUPANTE - Non a caso, una fonte presente all’incontro di questa settimana ha raccontato di un recente tentativo di suicidio che avrebbe coinvolto un giocatore delle serie inferiori, che aveva debiti di gioco per circa 37.000 sterline (47.000 euro), mentre un’altra testimonianza anonima ha rivelato di conoscere molti giocatori, anche della Premiership, che stanno cercando di vincere il vizio della cocaina senza che i rispettivi club ne sappiano nulla.