di Aragorn il 07 mar 2008, 21:33
LOSAIL (Qatar), 7 marzo 2008 - Dopo due mesi di test invernali, con una media per ciascun pilota di 5000 chilometri percorsi, finalmente oggi parte la stagione 2008, con le prime prove libere del GP del Qatar. In questo lungo periodo, Casey Stoner si è confermato il pilota da battere, ma sono emersi altri temi che meritano un approfondimento.
1 - La Ducati è ancora il punto di riferimento della MotoGP?
A guardare i tempi sul giro di Casey Stoner, la risposta è affermativa. La GP8 sembra aver colmato le pochissime lacune della passata stagione, grazie a un motore più trattabile che migliora la guida nei punti più lenti. Questo, però, soltanto con Casey Stoner in sella, perché tanto il compagno di squadra Marco Melandri quanto i piloti del team satellite, Toni Elias e Sylvan Guintoli, fanno invece una gran fatica proprio in uscita dalle curve con le marce basse. Di certo la Ducati rimane il punto di riferimento in fatto di prestazioni, anche se le rivali si sono avvicinate rispetto all<WC>e prestazioni della passata stagione.
2 - Il cambio di regolamento, con aumento da 31 a 40 gomme per il fine settimana di gara, ha riequilibrato la situazione tra Bridgestone e Michelin?
Sì, perlomeno stando al risultato dei testi invernali. La Michelin ha sicuramente una gomma da qualifica migliore ma anche in configurazione gara ha fatto notevoli passi in avanti rispetto al 2007. Adesso, gli pneumatici francesi sono più costanti nel rendimento e sono migliorati moltissimo in situazioni critiche, tanto che in Qatar, nei test in notturna svoltisi con il freddo (circa 14 gradi), le Michelin si sono comportate meglio delle Bridgestone. Le quali sono più o meno allo stesso livello del 2007, visto che le novità del 2008 non hanno portato per il momento grandi benefici e ancora non si sa se verranno utilizzate nei primi GP. Come era già successo nella passata stagione, le gomme giapponesi sono in difficoltà nel giro secco da qualifica, dove devono recuperare parecchi decimi.
3 - La posizione in qualifica non è mai stata decisiva nel motociclismo: sarà ancora così?
Un maggiore numero di piloti più forti e un sostanziale equilibrio tra le moto rende l’ora di qualifica del sabato molto più importante che in passato. Naturalmente le grandi rimonte saranno ancora possibili, ma per avere buone possibilità di vittoria bisognerà scattare almeno da una delle due prime file.
4 - I quattro debuttanti possono essere la sorpresa della stagione?
A detta di tutti, anche dei piloti più esperti, le nuove leve saranno subito competitive. Giorgio Lorenzo, con la Yamaha gommata Michelin, è stato molto veloce nell’ultimo collaudo in Qatar, così come il compagno di squadra James Toseland, in crescita dopo un inizio un po’ difficile. Sono andati sempre meglio anche i due piloti in sella alla Honda, con Andrea Dovizioso e Alex De Angelis sempre nelle primissime posizioni. E sarà interessante vedere se andrà più forte il campione del mondo della Superbike, o i primi tre classificati dell’anno passato in 250.
5 - Dopo tanti test, come mai sia la Honda sia la Suzuki inizieranno con la moto dell’anno scorso?
Nonostante per tutto il pre-campionato i piloti della Hrc avessero lodato il nuovo telaio, per la prima gara hanno deciso di affiancare alla moto 2008, quella del 2007. Si tratta della moto con la quale Daniel Pedrosa ha corso, vincendo, l’ultimo GP dell’anno scorso a Valencia in Spagna. La scelta in se stessa non è concettualmente sbagliata ma è incredibile che, in tanti collaudi invernali, non sia stata provata prima. Un grande rischio che aumenta i dubbi sulla strategia della Hrc. La Suzuki, invece, utilizzerà il telaio 2007 e il motore 2008, una configurazione già sperimentata da Loris Capirossi nelle prove in Qatar di settimana scorsa.
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»