mi aspettavo un risultato più rotondo onestamente è la 5nta partita in 10 giorni a cui occorrebbe sommare nn si sa quanti jet lag... tutto fatto x tirare su danè.... cmq sono sempre + demoralizzato
abbiamo perso il messia
Moderatori: thrantir, `knives`
E se il Milan di Silvio Berlusconi (e Adriano Galliani) diventasse il Milan di Adriano Galliani (e basta)? Possibile. Scenario non imminente, magari, ma possibile. Sul quale si sta iniziando a lavorare. Perché la situazione, in casa rossonera, sta diventando via via più difficile. Lo scorso campionato è stato vissuto nell’ombra, a secco di qualsivoglia velleità di successo. E pure la prossima stagione - stando all’attuale stato dei fatti - non promette niente bene in rapporto ai fasti del passato. Di sicuro non è partita nel modo auspicato.
La contestazione da parte dei tifosi si manifesta, impietosa, ormai da mesi. E non c’è dubbio che le imbarazzanti prestazioni offerte sino ad ora dal gruppo di Leonardo - addirittura quattro sconfitte consecutive - non facciano altro che rendere il momento ancora più difficile, tendente all’insostenibile. Chi sta vicino a Silvio Berlusconi, ne ha riscontrato amarezza - per la situazione - e crescente distacco. E c’è chi assicura che i suoi propositi di vita «meno spericolata, più tranquilla» possano contemplare anche la possibilità di “liberarsi” di un Milan che è e resterà passione, ma non comporterà più un impegno in termini di tempo e in termini economici. La recente campagna acquisti, del resto, è dimostrazione tangibile di quanto stia venendo meno la voglia di effettuare clamorosi esborsi finanziari in favore del Milan. Anche il diktat inerente la fiducia agli under 23, con buona pace di Leonardo (che non ha apprezzato), va letta in tal senso.
Ed ecco spiegate, quindi, le premesse di uno scenario prossimo ad attuarsi. Adriano Galliani, vice presidente vicario e amministratore delegato, sta infatti lavorando sulla possibilità di rilevare il club. Lui, si intende, in quanto vertice di una cordata prevalentemente costituita da un gruppo di costruttori israeliani. Si tratterebbe di un passaggio di proprietà nel segno della continuità. In grado peraltro di garantire nuove, imponenti, risorse nel club più titolato al mondo. Si tratta di una versione riveduta e corretta di un “piano” su cui s’era già ragionato qualche anno fa. Di quella cordata avrebbe fatto parte anche la famiglia Ligresti, e non è escluso che il noto gruppo (anche in questo caso l’ambito è quello dell’immobiliare) possa rientrare in gioco.
diegofio ha scritto:...io sarò soddisfatto del nostro mercato.
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