di nemesys_72 il 16 nov 2007, 00:11
vergognaaaaaaaaaaaaa..
LONDRA, 15 novembre 2007 - È durata circa 4 ore, davanti alla Corte d'appello della Fia, l'udienza per il ricorso presentato dalla McLaren-Mercedes in relazione al GP del Brasile. La scuderia anglotedesca ha protestato formalmente per la temperatura irregolare della benzina utilizzata a Interlagos dalle Williams e dalle Bmw. Eventuali sanzioni nei confronti dei piloti dei due team potrebbero consentire a Lewis Hamilton di guadagnare posizioni nell'ordine d'arrivo dell'ultima gara dell'anno.
DOPPIO GIOCO - Il pilota inglese potrebbe ancora ottenere a tavolino i punti necessari per strappare il titolo iridato al ferrarista Kimi Raikkonen, nonostante ieri l'amministratore delegato della McLaren-Mercedes Martin Whitmarsh escludesse l'ipotesi. Diverso l'approccio dei legali: "Quando c'è una squalifica, c'è una nuova classifica. Deve essere chiaro che un pilota perde i punti se il suo team viene squalificato". Con una perifrasi elaborata, Ian Mill chiede alla Fia di assegnare il titolo mondiale a Lewis Hamilton.
NON E' SPY STORY - La situazione, secondo Mill, è diversa rispetto a quella della celeberrima spy story: la McLaren è stata punita come scuderia, ma nessuno ha toccato i punti dei piloti che hanno potuto lottare sino alla fine per il titolo iridato. "In quel caso - dice il legale - ai piloti è stata offerta immunità in cambio di collaborazione". La strategia dell'avvocato, e quindi del team, certamente sorprende. Ventiquattro ore fa la posizione McLaren era ben diversa: "Non vogliamo il titolo, il ricorso mira ad ottenere chiarimenti regolamentari".
RABBIA FERRARI - "Sarebbe una grave ingiustizia se venisse tolto il titolo a Raikkonen". È la replica di uno dei legali della Ferrari, Nigel Tozzi, a Ian Mill. "I tifosi probabilmente penserebbero che si tratta di una manovra infame da parte dei legali piuttosto che l'abilità dei piloti al volante. La McLaren ha sempre detto che il campionato dovrebbe essere deciso in pista e non nelle aule dei tribunali". La decisione della Corte d'Appello Internazionale sarà resa nota entro domani.
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