Zamparini "lascio il palermo"

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Zamparini "lascio il palermo"

Messaggiodi Aragorn il 19 gen 2007, 02:20

Maurizio Zamparini rivela propositi di disimpegno, in seguito alla notizia pubblicata dal 'Corriere della Sera' secondo la quale il presidente rosanero sarebbe coinvolto in un'indagine per corruzione a impiegati del Fisco. "Ho detto che smetterò di fare l'imprenditore in questo Paese - conferma - perché in Italia non vengono tutelati i diritti dell'individuo. Siccome tra le mie imprese c'è anche il Palermo-calcio...".

La Procura di Milano, seguendo l'esempio del torinese Guariniello, pare aver deciso di fare le pulci al mondo del calcio e ai suoi protagonisti, meneghini e no. Dopo le indagini sulle plusvalenze gonfiate e i bilanci 'truccati' delle due società del capoluogo lombardo, tocca a Maurizio Zamparini, patron del Palermo, finire nel mirino dei giudici del pool milanese. Il 'Corriere della Sera' rivela dell'apertura di un'inchiesta riguardante presunti casi di corruzione nei confronti di impiegati dell'Agenzia delle Entrate, tra i cui protagonisti ci sarebbe appunto il numero uno del club rosanero.

"Ho detto che smetterò di fare l'imprenditore in questo Paese - tuona l'interessato -, perché in Italia non vengono tutelati i diritti dell'individuo, della gente. Siccome tra le mie imprese c'è anche il Palermo-calcio...". Un proposito di disimpegno in piena regola, senza parole sussurrate. "In Italia manca la cultura del rispetto - prosegue - e dei diritti degli individui che invece c'è nel resto d'Europa. Io sono una persona 'pulitissima', ho sempre pagato le tasse. Leggere questo tipo di notizie darebbe fastidio a chiunque. Io sono una vittima dello Stato. Ad un certo momento ho deciso di investire nel Mezzogiorno e ho acquistato il Palermo riuscendo a portarlo in serie A e a grandi traguardi. C'erano dei benefici di legge di cui alla fine non ho goduto e lo Stato se la prende con me. So che ci sono decine di seri imprenditori che vogliono lasciare questo Paese perché non ne possono più. Io sono tra questi. E poi ormai ho 65 anni... Questo è un Paese che non mi merita e in cui fare l'imprenditore è impossibile". Poi, un pensiero al suo Palermo. "Del calcio non mi è pesato nulla. Voglio smettere di fare l'imprenditore in Italia. Questo calcio è lo specchio del Paese. Mollerò alla prima occasione che mi si presenta, può essere tra un mese, un anno o due anni. L'Italia è un paese bello ma non bisogna lavorarci, sono le istituzioni e la politica che non funzionano. Non me ne vado - conclude -, ma smetto di fare l'imprenditore".

Il vulcanico patron rosanero aveva manifestato insofferenza anche in passato, almeno nei confronti del mondo del pallone, ma era sempre tornato sui suoi passi. Stavolta appare deciso e Palermo, forse, dovrà rassegnarsi a vedere la fine dell'epopea di Zamparini, dopo un ciclo davvero positivo.


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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