un piccolo uomo: Milan Barros
Inviato: 21 apr 2007, 17:11
PRAGA, 21 aprile 2007 - Durissimi attacchi della stampa ceca al talento di casa Milan Baros, che gioca nel Lione, dopo il reiterato gesto razzista (vedere foto e video) rivolto al difensore di colore del Rennes Stephane Mbia durante il recupero di campionato dello scorso 18 aprile (0-0). "Turatevi il naso, il gesto di Baros puzza" titola uno dei principali quotidiani di Praga, il Dnes, ribaltando sul suo comportamento ciò che invece l'attaccante insinuava a proposito del suo avversario, cioè il cattivo odore. Il Dnes prosegue facendo un parallelo con Paolo Di Canio e il suo modo di salutare la tifoseria: "E' insensato da parte sua dire che non si trattava di un gesto razzista. Anche Di Canio sosteneva che il suo saluto non era nazista ma romano, ma la folla di scalmanati che gli rispondeva col braccio destro alzato e la mano tesa non la pensava evidentemente così". Davanti a gesti come quello di Baros, conclude il Dnes, "non possiamo chiudere gli occhi".
"IMPERDONABILE" - Ancora più severo il Blesk: "Baros era il re. Ora non è che un giocatore mediocre con l'infame marchio del razzista e dell'imbecille. Imperdonabile. (...) E' impazzito? Si, Si, Si!". E ancora, il Pravo ricorda che in Repubblica Ceca un gesto simile sarebbe stato punito con una squalifca fino a sei mesi e una multa di 500 mila corone (17.850 euro). Per ora, da parte sua, Baros insiste: "Non era razzismo, non ho fatto niente di male". E rifiuta di chiedere scusa a Mbia.
"IMPERDONABILE" - Ancora più severo il Blesk: "Baros era il re. Ora non è che un giocatore mediocre con l'infame marchio del razzista e dell'imbecille. Imperdonabile. (...) E' impazzito? Si, Si, Si!". E ancora, il Pravo ricorda che in Repubblica Ceca un gesto simile sarebbe stato punito con una squalifca fino a sei mesi e una multa di 500 mila corone (17.850 euro). Per ora, da parte sua, Baros insiste: "Non era razzismo, non ho fatto niente di male". E rifiuta di chiedere scusa a Mbia.