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Svincolati causa rissa

MessaggioInviato: 27 apr 2007, 18:38
di Joistick
GENOVA, 27 aprile 2007 - Avrebbe potuto essere un episodio banale, come purtroppo sono diventate banali le risse sui campi dei dilettanti. Ma Luigi Ballauri, il presidente dell'Anpi Casassa, la cui squadra degli Juniores provinciali è rimasta coinvolta, sabato scorso, in una rissa sul campo del San Filippo Neri di Albenga, non ci sta, e non vuole minimizzare l'episodio, come spesso fanno i dirigenti: "In un primo momento avevo deciso di ritirare la squadra dal torneo finale, poi mi hanno detto che avrei falsato il risultato di tutti, e allora ho deciso che si continua, con quelli che non sono stati squalificati, ma questi ragazzi, il prossimo anno, potranno andare a giocare da un'altra parte: li svincolo tutti". Non sarebbe meglio tenerseli vicino e provare a insegnare loro qualcosa? "Forse sì - risponde Ballauri, che è anche vicepresidente del comitato ligure della Figc - ma è il momento di dare un segnale a tutto il calcio dilettantistico: non si può andare avanti così. Non si può pensare sempre e solo al risultato, senza insegnare ai ragazzi che nello sport saper perdere è altrettanto importante che saper vincere. Eppure i ragazzi li avevo avvisati: troveremo un ambiente difficile, lasciate stare, non fatevi coinvolgere, se si perde, si perde comunque con onore. E invece è andato tutto alla rovescia".
"TROPPO AGONISMO" Il presidente dell'Anpi Casassa è amareggiato, e ne ha per tutti: "È che sul calcio giovanile si sfogano le frustrazioni degli adulti: io credo che tutti, nella famiglia della Figc, dovremmo riflettere un po'. È un errore che ci siano campionati per bambini già dai sei anni: va bene che la federazione dice che non ci sono classifiche, però poi ci sono i premi dei giornali, il Pallone d'oro, il contropallone e via dicendo. Non ci si avvicina più al calcio come a uno sport in quanto tale. Il gioco di squadra, e lo dice uno che ha praticato l'atletica pesante a buon livello, è così bello perché ti insegna a stare assieme, a crescere insieme. Adesso, invece, c'è troppo protagonismo, troppa voglia di risultato subito. Le società professionistiche mandano in giro gli osservatori per bambini di otto, nove anni, e poi li scelgono con varie selezioni. E chi rimane fuori? Come si sente? E noi invece dovremmo chiederci perché a 16 anni il 50% dei calciatori smette di giocare, esasperati dopo tante selezioni. Ma non lo facciamo".

MessaggioInviato: 27 apr 2007, 18:39
di Joistick
=D> =D> =D> al presidente non è facile prendere una decisione del genere.... =D> =D> =D>

MessaggioInviato: 28 apr 2007, 10:36
di Zeppelin
=D>

MessaggioInviato: 28 apr 2007, 12:58
di yuzzu
quoto anche io i vostri applausi :mrgreen: =D> =D> =D> =D>