cade il real in finale!
Inviato: 20 ago 2007, 01:37
MILANO, 19 agosto 2007 - Il pubblico del Bernabeu aveva salutato il Real Madrid lo scorso 17 giugno: 3-1 al Maiorca e grande festa per la conquista di una Liga che pareva irraggiungibile. Sono passati 63 giorni e sui campioni di Spagna sembra essersi abbattuto un uragano. Il ritorno nello stadio di casa si trasforma in una figuraccia da brividi: nel retour-match della Supercoppa spagnola, il Real cede 3-5 al Siviglia e vede sfumare il primo trofeo della stagione. Gli andalusi avevano già vinto 1-0 allo stadio Pizjuan e si confermano straordinari nelle coppe: per la squadra di Juande Ramos è il quinto titolo in meno di due anni, dopo le due coppe Uefa, la Supercoppa europea e la coppa del Re.
LE SCELTE - Un anno fa, il Siviglia iniziò la stagione umiliando il Barcellona a Montecarlo. Stavolta, prima di tornare nel Principato a sfidare il Milan (31 agosto), si prende il lusso di annientare il Real Madrid. E fa ancora più sensazione pensare che l'impresa del Siviglia arrivi senza molti possibili titolari in campo: assenti Adriano, Escudé, Puerta e Javi Navarro. I due centrali difensivi scelti dal tecnico Juande Ramos per la serata del Bernabeu sono Fazio (campione con l'Argentina al Mondiale Under 20) e il colombiano Mosquera, prelevato in estate dal Pachuca: non esattamente una coppia collaudata. A destra c'è Daniel Alves, forse all'ultima partita coi compagni prima di trasferirsi al Chelsea o magari proprio al Real Madrid. Tra i blancos, invece, non ci sono Cicinho ed Emerson, messi sul mercato dalla società. Per il resto, Schuster schiera il miglior undici possibile, eccezion fatta per l'accantonamento di Baptista. La novità vera è la disposizione del centrocampo: Robinho e Sneijder sulle fasce, Diarra in mezzo accanto a Drenthe, che dunque abbandona la fascia sinistra e somiglia sempre più a Edgar Davids
DOPPIO RENATO - Drenthe è davvero l'unica nota lieta nella stonata orchestra madridista: l'olandese si batte come un leone e con un siluro da quasi trenta metri pareggia il gol iniziale di Renato, che aveva raccolto un assist di Poulsen e gelato subito le speranze del Bernabeu. L'1-1 dovrebbe scuotere il Real e proiettarlo a caccia della rimonta, invece il Siviglia torna subito in vantaggio. L'imprendibile Duda, in sospetto fuorigioco, crossa per l'inserimento di Renato, che passa in mezzo a Pepe e Cannavaro prima di infilare Casillas con una zuccata in tuffo. Pepe accusa il colpo e al 37' perde la testa, commettendo un grossolano fallo di mano in area che gli costa pure l'ammonizione. Dal dischetto, Kanoute fa 3-1. L'orgoglio di Cannavaro, che in difesa balla insieme a Sergio Ramos, Pepe e Torres, si traduce nel colpo di testa che vale il 2-3: un'incornata superba che rianima un pochino il Real prima dell'intervallo.
SCIAGURA PEPE - Nella ripresa Schuster prova a mischiare le carte: rispolvera Guti e lo manda in campo al posto di Torres, ma dimentica Baptista. Qualcosa in più si vede, ma troppo poco per impensierire davvero il Siviglia. Le cose migliori sono la voglia di ben figurare dei due olandesi e una torsione di Raul, che di testa chiama Palop a un intervento da applausi. Poi il lampo di Sergio Ramos, che agguanta il 3-3 al 33' con un colpo di testa su punizione di Guti. Ma è destino che il Real si faccia male da solo: passano 3 minuti e Pepe ne combina un'altra, scontrandosi con Casillas in uscita. Il cross di Daniel Alves diventa così un comodissimo assist per Kanoute: 4-3 e giochi chiusi. C'è ancora tempo perché Pepe completi la peggior prestazione della sua carriera facendosi espellere. Gli avversari ringraziano e vanno all'umiliante 5-3, con Kanoute che raccoglie il servizio di Kerzhakov e fa tripletta. Italiani: De Sanctis in panchina per tutti i 90', Maresca in campo nel finale. Nella foto ricordo per la prima supercoppa spagnola nella storia del Siviglia, comunque, ci sono anche loro.
LE SCELTE - Un anno fa, il Siviglia iniziò la stagione umiliando il Barcellona a Montecarlo. Stavolta, prima di tornare nel Principato a sfidare il Milan (31 agosto), si prende il lusso di annientare il Real Madrid. E fa ancora più sensazione pensare che l'impresa del Siviglia arrivi senza molti possibili titolari in campo: assenti Adriano, Escudé, Puerta e Javi Navarro. I due centrali difensivi scelti dal tecnico Juande Ramos per la serata del Bernabeu sono Fazio (campione con l'Argentina al Mondiale Under 20) e il colombiano Mosquera, prelevato in estate dal Pachuca: non esattamente una coppia collaudata. A destra c'è Daniel Alves, forse all'ultima partita coi compagni prima di trasferirsi al Chelsea o magari proprio al Real Madrid. Tra i blancos, invece, non ci sono Cicinho ed Emerson, messi sul mercato dalla società. Per il resto, Schuster schiera il miglior undici possibile, eccezion fatta per l'accantonamento di Baptista. La novità vera è la disposizione del centrocampo: Robinho e Sneijder sulle fasce, Diarra in mezzo accanto a Drenthe, che dunque abbandona la fascia sinistra e somiglia sempre più a Edgar Davids
DOPPIO RENATO - Drenthe è davvero l'unica nota lieta nella stonata orchestra madridista: l'olandese si batte come un leone e con un siluro da quasi trenta metri pareggia il gol iniziale di Renato, che aveva raccolto un assist di Poulsen e gelato subito le speranze del Bernabeu. L'1-1 dovrebbe scuotere il Real e proiettarlo a caccia della rimonta, invece il Siviglia torna subito in vantaggio. L'imprendibile Duda, in sospetto fuorigioco, crossa per l'inserimento di Renato, che passa in mezzo a Pepe e Cannavaro prima di infilare Casillas con una zuccata in tuffo. Pepe accusa il colpo e al 37' perde la testa, commettendo un grossolano fallo di mano in area che gli costa pure l'ammonizione. Dal dischetto, Kanoute fa 3-1. L'orgoglio di Cannavaro, che in difesa balla insieme a Sergio Ramos, Pepe e Torres, si traduce nel colpo di testa che vale il 2-3: un'incornata superba che rianima un pochino il Real prima dell'intervallo.
SCIAGURA PEPE - Nella ripresa Schuster prova a mischiare le carte: rispolvera Guti e lo manda in campo al posto di Torres, ma dimentica Baptista. Qualcosa in più si vede, ma troppo poco per impensierire davvero il Siviglia. Le cose migliori sono la voglia di ben figurare dei due olandesi e una torsione di Raul, che di testa chiama Palop a un intervento da applausi. Poi il lampo di Sergio Ramos, che agguanta il 3-3 al 33' con un colpo di testa su punizione di Guti. Ma è destino che il Real si faccia male da solo: passano 3 minuti e Pepe ne combina un'altra, scontrandosi con Casillas in uscita. Il cross di Daniel Alves diventa così un comodissimo assist per Kanoute: 4-3 e giochi chiusi. C'è ancora tempo perché Pepe completi la peggior prestazione della sua carriera facendosi espellere. Gli avversari ringraziano e vanno all'umiliante 5-3, con Kanoute che raccoglie il servizio di Kerzhakov e fa tripletta. Italiani: De Sanctis in panchina per tutti i 90', Maresca in campo nel finale. Nella foto ricordo per la prima supercoppa spagnola nella storia del Siviglia, comunque, ci sono anche loro.