Stepney, il ritorno della spia..............................
Inviato: 23 set 2007, 00:08
Lavorerà alla Aston Martin,
la macchina di James Bond.
Intanto la McLaren ritira
l'appello per il Gp di Ungheria
STEFANO MANCINI
Pensi alla Aston Martin e ti viene in mente James Bond, la spia al servizio di Sua Maestà. Oppure Nigel Stepney, la spia al servizio della McLaren. Con tutto il rispetto e con le debite proporzioni, perché 007 la mitica DB5 o la tecnologica DBS la guida con a fianco una Bond girl che minimo vale miss Universo, mentre Stepney dovrà solo aggiustarla. Tant’è, questo offre la realtà: l’ex capomeccanico della Ferrari che ha fornito agli avversari un dossier segreto di 780 pagine e per questo è stato licenziato, ha trovato un impiego in Inghilterra. Già lo aveva anticipato a fine luglio in un’intervista a La Stampa, senza rivelare il nome del datore di lavoro. Forse per imbarazzo: la spia alle dipendenze di un marchio che ha legato la propria fama al personaggio di Ian Fleming, ci mancava solo quello.
Anche così non è che Stepney ci faccia una gran figura. Né lui né il suo futuro capo. Forse non hanno mai visto un film di James Bond o ignorano che dal 1964, quando Sean Connery in Missione Goldfinger si mise per la prima volta al volante di una DB5 con seggiolino eiettabile e altri simpatici cattivissimi gadget, è arrivato internet con i suoi motori di ricerca. E tutti sanno tutto di tutti in pochi click. Così si scopre che la Aston Martin a inizio anno è stata ceduta dalla Ford a un consorzio guidato da David Richards. Richards è noto per essere stato team manager di Colin McRae, leggenda del rally morto sabato scorso in un incidente con l’elicottero, e per essere precipitato lui pure con l’elicottero il giorno seguente, uscendone illeso. E soprattutto perché è a capo della Prodrive, scuderia che nel 2008 si affaccerà per la prima volta in Formula 1.
Dunque, il sospetto è che Stepney stia rientrando dalla finestra dopo essere stato messo alla porta. La Federazione internazionale dell’automobile ne sta valutando la posizione e già il 26 luglio aveva paventato l’ipotesi di una lunga esclusione per lui e per Mike Coughlan, il suo referente in McLaren (che ieri ha rinunciato al ricorso per riavere i punti cancellati in Ungheria e quindi con ogni probabilità rinuncia all’appello contro penalizzazione e maximulta) però non può spiarne le attività al di fuori dei circuiti. Non è soltanto questo che sorprende. La Prodrive, che attualmente corre nel mondiale Fia Gt, non produce telai né motori da F1, quindi cerca qualcuno che glieli venda. E con chi è in trattativa? Chi ha risposto McLaren ha indovinato. Bond, James Bond, non avrebbe mai commesso una leggerezza del genere. Il mondo è piccolo: Richards è anche l’uomo che ha venduto la scuderia Bar alla Honda, e la Honda è la squadra a cui Stepney e Coughlan si erano offerti dopo aver sottratto il dossier alla Ferrari, ma è meglio fermarci: neanche 007 si spingerebbe così in là.
Fonte: La Stampa
la macchina di James Bond.
Intanto la McLaren ritira
l'appello per il Gp di Ungheria
STEFANO MANCINI
Pensi alla Aston Martin e ti viene in mente James Bond, la spia al servizio di Sua Maestà. Oppure Nigel Stepney, la spia al servizio della McLaren. Con tutto il rispetto e con le debite proporzioni, perché 007 la mitica DB5 o la tecnologica DBS la guida con a fianco una Bond girl che minimo vale miss Universo, mentre Stepney dovrà solo aggiustarla. Tant’è, questo offre la realtà: l’ex capomeccanico della Ferrari che ha fornito agli avversari un dossier segreto di 780 pagine e per questo è stato licenziato, ha trovato un impiego in Inghilterra. Già lo aveva anticipato a fine luglio in un’intervista a La Stampa, senza rivelare il nome del datore di lavoro. Forse per imbarazzo: la spia alle dipendenze di un marchio che ha legato la propria fama al personaggio di Ian Fleming, ci mancava solo quello.
Anche così non è che Stepney ci faccia una gran figura. Né lui né il suo futuro capo. Forse non hanno mai visto un film di James Bond o ignorano che dal 1964, quando Sean Connery in Missione Goldfinger si mise per la prima volta al volante di una DB5 con seggiolino eiettabile e altri simpatici cattivissimi gadget, è arrivato internet con i suoi motori di ricerca. E tutti sanno tutto di tutti in pochi click. Così si scopre che la Aston Martin a inizio anno è stata ceduta dalla Ford a un consorzio guidato da David Richards. Richards è noto per essere stato team manager di Colin McRae, leggenda del rally morto sabato scorso in un incidente con l’elicottero, e per essere precipitato lui pure con l’elicottero il giorno seguente, uscendone illeso. E soprattutto perché è a capo della Prodrive, scuderia che nel 2008 si affaccerà per la prima volta in Formula 1.
Dunque, il sospetto è che Stepney stia rientrando dalla finestra dopo essere stato messo alla porta. La Federazione internazionale dell’automobile ne sta valutando la posizione e già il 26 luglio aveva paventato l’ipotesi di una lunga esclusione per lui e per Mike Coughlan, il suo referente in McLaren (che ieri ha rinunciato al ricorso per riavere i punti cancellati in Ungheria e quindi con ogni probabilità rinuncia all’appello contro penalizzazione e maximulta) però non può spiarne le attività al di fuori dei circuiti. Non è soltanto questo che sorprende. La Prodrive, che attualmente corre nel mondiale Fia Gt, non produce telai né motori da F1, quindi cerca qualcuno che glieli venda. E con chi è in trattativa? Chi ha risposto McLaren ha indovinato. Bond, James Bond, non avrebbe mai commesso una leggerezza del genere. Il mondo è piccolo: Richards è anche l’uomo che ha venduto la scuderia Bar alla Honda, e la Honda è la squadra a cui Stepney e Coughlan si erano offerti dopo aver sottratto il dossier alla Ferrari, ma è meglio fermarci: neanche 007 si spingerebbe così in là.
Fonte: La Stampa