MILANO, 28 settembre 2007 – Un gol può anche rovinare la vita. O, quantomeno, un buon lasso di tempo. Per informazioni chiedere a Leider Preciado, attaccante colombiano 30enne dell’Independiente Santa Fe. Lui, domenica scorsa, ha raggiunto un traguardo importante: 100 gol con la maglia della sua squadra. Un avvenimento da festeggiare nel miglior modo possibile. O quasi. Infatti Preciado, dopo aver trafitto il portiere del Real Cartagena, è andato nello spicchio di stadio riservato ai suoi tifosi e ha esultato strizzandosi, come dire, le parti basse.
SCANDALO – La partita, per la cronaca, è finita 1-1. Un’occasione persa dell’Independiente per risollevarsi da una classifica che la vede attualmente al quindicesimo posto del campionato colombiano. Forse è anche per questo motivo che Preciado ha salutato il suo gol con quel gesto osceno: “I tifosi continuavano a contestarci, e mi è venuta spontanea una reazione del genere. A volte uno sportivo sente molto le competizioni, e comunque chiedo scusa”. Mal gliene è incolto, povero Leider (ricordiamolo, presente al Mondiale di Francia ’98, dove realizzò pure un gol, alla Tunisia). Il giudice sportivo l’ha squalificato per ben sei giornate, condannandolo a pagare una multa di 2,17 milioni di pesos (circa mille dollari).
DANNO E BEFFA – Non si è fatto mancare niente, Preciado. Martedì ha pure saltato un allenamento con l’Independiente. La società a quel punto ha deciso di metterlo fuori rosa, costringendolo a prepararsi da solo, separato dal resto del gruppo. Povero Leider: un attimo di follia ha rovinato un momento felice. Cento gol con la stessa maglia sono un gran bel traguardo, a ogni latitudine. Ne basta uno, però, per rovinare la reputazione di un calciatore.