Pato il predestinato: «Sarà il numero uno»
Dopo l'esordio contro il Napoli, il baby talento del Milan
ha già convinto. Ranieri: «Forse è un extraterrestre»
MILANO - «Un talento di spensieratezza». «Un extraterrestre». «Sarà presto il numero uno al mondo». La Pato-mania è scoccata con la puntualità tutta brasiliana di questo 18enne calato a San Siro con le scarpette arancioni e l'apparecchio ai denti. Novanta minuti contro il Napoli (conditi da qualche errore iniziale, il "solito" gol dell'esordio e giocate che hanno infiammato San Siro) per spazzare via ogni dubbio e guadagnarsi le prime pagine dei quotidiani italiani (e di quelli del suo Paese): l'attesa per la prima apparizione in serie A del baby prodigio rossonero, a quanto pare, non era affatto esagerata.
ANCELOTTI - Il primo a coccolare, e a godersi, il suo pupillo è Carlo Ancelotti: «È un ragazzo molto maturo per la sua età, freddo ma anche spensierato. Aveva tantissima voglia di giocare perché era fermo da sei mesi e questo gli ha pesato. Eppure anche questa sua esuberanza l'ha saputa vivere con grandissima tranquillità». Già una certezza, insomma. E con questo Pato, assicura il tecnico del Milan, si può rinunciare a cuor leggero anche a uno come Ronaldinho.
CARECA- In molti si sono sbizzarriti a fare paragoni, dopo averlo visto all'opera: qualcuno l'ha accostato a Careca. L'ex attaccante del Napoli sembra apprezzare: «Pato ha velocità, rapidità d'esecuzione e una grande abilità realizzativa. Sa tenere e proteggere la palla come pochi. Ha una gran voglia di vincere. Tra l'altro, per una coincidenza, ha anche lo stesso numero di maglia, il 7, che ho avuto io il primo anno al Napoli». Careca non ha dubbi: «Presto sarà eletto il migliore giocatore del mondo».
RANIERI - Anche gli avversari sono rimasti impressionati. «Pato ha confermato i titoli letti sui giornali - dice l'allenatore della Juventus, Claudio Ranieri - Sembrava un 30enne per come stava giocando. Ogni tanto nascono degli 'extraterrestri', ricordiamo che Rivera è arrivato in serie A a 16 anni. Pato un extraterrestre? Forse sì».
LA STAMPA BRASILIANA - Una prestazione, quella del giovane attaccante, che ha oscurato addirittura l'esplosivo ritorno di Ronaldo (due gol al rientro, per il Fenomeno). Anche sui giornali brasiliani. Basta prendere, ad esempio, l'attacco della «Folha de S.Paulo»: «Immaginate di avere 18 anni, di essere stato pagato a peso d'oro per giocare nella squadra più vincente del pianeta, di giocare la prima partita in un San Siro pieno zeppo, che i tifosi gridino senza sosta il tuo nome, che la tua bella fidanzata sia in tribuna a tifare per te, che il tuo maggior idolo giochi al tuo fianco, che per finire riesca pure a segnare un gol bellissimo... Sogno per chiunque, realtà per Pato».
PATO - Ma il brasiliano resta con i piedi per terra (o almeno ci prova). Confessa che dopo la partita contro il Napoli ha dormito «poco ma bene». Ovviamente è «felice» e racconta che prima della partita era «molto sereno perché parlando con Kakà e Ronaldo e con il mister, mi hanno detto tutti di stare tranquillo e di fare quello che so fare, che è giocare al calcio». E così, quasi naturalmente, è venuto il suo primo gol in serie A. «Ho avuto una grande palla di Favalli, io l'ho solo messa in porta. Ho fatto un movimento che mi piace, i miei gol sono sempre così».
SEEDORF - Tutto facile, dunque. Forse anche troppo. Tanto che il suo compagno di squadra, Clarence Seedorf, lo mette in guardia: «È andato molto bene ma continuo a essere preoccupato per lui» afferma l'olandese. Che poi spiega: «Sono preoccupato in generale perché Pato è un ragazzo molto giovane. E quando ci sono talenti come il suo, conoscendo questo mondo, mi preoccupo perché so cosa può succedere. Il ragazzo deve essere protetto, deve essere messo nelle condizioni di lavorare e crescere serenamente».