Adriano in un centro specializzato per guarire dall'alcool
Inviato: 13 nov 2007, 17:17
L'addio all'Inter di Adriano è imminente. E la destinazione, a quanto lo stesso Imperatore avrebbe lasciato intendere, è il Manchester City, società propensa alla soluzione auspicata dal club nerazzurro: uno scambio che porterebbe Rolando Bianchi di nuovo in Italia e Adriano via in prestito.
Ma dal vertice di lunedì mattina tra lo stess brasiliano, il suo procuratore Gilmar Rinaldi, i dirigenti Marco Branca e Rinaldo Ghelfi quel che emerso come imprescindibile è il recupero psico-fisico dell'attaccante.
Nelle due prossime settimane, in concomitanza con la sosta per le nazionali, il giocatore verrà sottoposto ad una cura e a un programma specializzato che dovrebbe consentirgli di tornare ad allenarsi ed elevare il livello delle sue prestazioni calcistiche. Adriano avrebbe espresso la sua preferenza: Appiano Gentile oppure un centro specializzato negli Stati Uniti.
Dopo le dichiarazioni rilasciate al quotidiano brasiliano "Globesporte" in cui ammetteva la sua profonda depressione successiva alla morte del padre e i suoi problemi con l'alcol, è giunto il momento di affrontare e risolvere la complessa situazione in cui versa la punta interista. Il programma dovrebbe restituire un equilibrio accettabile. Liberare Adriano di quell'Adriano che gli impedisce di giocare.
L'agente del campione, partito per la Germania, tornerà tra due settimane per verificare gli sviluppi della situazione che riguarda il suo assistito. Sull'indiscrezione che anticiperebbe lo scambio Adriano-Bianchi, Rinaldi: "Non ha parlato con nessuno e quindi non ha mai detto con il Manchester ed Eriksson siano la sua prima scelta".
Che i rapporti con il tecnico Roberto Mancini siano oramai irrimediabilmente compromessi lo afferma, sebbene in modo indiretto, il tono con cui il manager sancisce le priorità che riguardano l'Imperatore: "Mancini ha detto che due giorni non bastano per cambiare le cose? Non so se ne basteranno 15, allora -ha aggiunto Rinaldi-. Adriano sta lavorando e si sta allenando, ma se il tecnico non ritiene di convocarlo non possiamo farci nulla". Come dire: adesso come adesso quel che importa è che l'Imperatore torni se stesso.
Ma dal vertice di lunedì mattina tra lo stess brasiliano, il suo procuratore Gilmar Rinaldi, i dirigenti Marco Branca e Rinaldo Ghelfi quel che emerso come imprescindibile è il recupero psico-fisico dell'attaccante.
Nelle due prossime settimane, in concomitanza con la sosta per le nazionali, il giocatore verrà sottoposto ad una cura e a un programma specializzato che dovrebbe consentirgli di tornare ad allenarsi ed elevare il livello delle sue prestazioni calcistiche. Adriano avrebbe espresso la sua preferenza: Appiano Gentile oppure un centro specializzato negli Stati Uniti.
Dopo le dichiarazioni rilasciate al quotidiano brasiliano "Globesporte" in cui ammetteva la sua profonda depressione successiva alla morte del padre e i suoi problemi con l'alcol, è giunto il momento di affrontare e risolvere la complessa situazione in cui versa la punta interista. Il programma dovrebbe restituire un equilibrio accettabile. Liberare Adriano di quell'Adriano che gli impedisce di giocare.
L'agente del campione, partito per la Germania, tornerà tra due settimane per verificare gli sviluppi della situazione che riguarda il suo assistito. Sull'indiscrezione che anticiperebbe lo scambio Adriano-Bianchi, Rinaldi: "Non ha parlato con nessuno e quindi non ha mai detto con il Manchester ed Eriksson siano la sua prima scelta".
Che i rapporti con il tecnico Roberto Mancini siano oramai irrimediabilmente compromessi lo afferma, sebbene in modo indiretto, il tono con cui il manager sancisce le priorità che riguardano l'Imperatore: "Mancini ha detto che due giorni non bastano per cambiare le cose? Non so se ne basteranno 15, allora -ha aggiunto Rinaldi-. Adriano sta lavorando e si sta allenando, ma se il tecnico non ritiene di convocarlo non possiamo farci nulla". Come dire: adesso come adesso quel che importa è che l'Imperatore torni se stesso.