Mano pesantissima del tecnico del Manchester United per lo scandaloso comportamento adottato dalla squadra alla festa di Natale, trasformatasi in una vera e propria orgia. Il boss dei Red Devils ha stabilito una multa cumulativa di 1 milione di sterline
LONDRA (Inghilterra), 30 dicembre 2007 - Mano pesantissima di Sir Alex Ferguson nei confronti dei giocatori del Manchester United per lo scandaloso comportamento adottato alla festa di Natale del 17 dicembre scorso, trasformatasi in una vera e propria orgia, con tanto di denuncia per stupro che pende sulla testa del giovane talento Jonny Evans. Il boss dei Red Devils ha, infatti, stabilito una multa cumulativa di 1 milione di sterline (circa 1,4 milioni di euro) che dovrà essere pagata da tutti i 30 calciatori dello United presenti al party, ad eccezione di Cristiano Ronaldo che, per sua fortuna, quella sera era a Zurigo per la cerimonia ufficiale di consegna del World Fifa Player. Si tratta della più alta sanzione mai decisa da un club della Premier League per una questione disciplinare e potrebbe così diventare un precedente per le altre squadre.
STOP ALLE FESTE - Non solo. A detta del “News of the World” che ha riportato la notizia della salatissima multa, Ferguson ha bandito anche qualunque festa privata dei giocatori (già aveva dato un assenso non esattamente convinto a quella di Natale) e ha avvertito i suoi campioni che in futuro non saranno più tollerati comportamenti simili a quelli raccontati con dovizia di particolari su tutti i tabloid e le cui immagini hanno poi fatto il giro del mondo, facendo una pessima pubblicità a uno dei club più titolati al mondo. In caso contrario, scatterà il licenziamento immediato. “Fergie è assolutamente furibondo per quanto successo – ha raccontato al domenicale la solita fonte anonima – e da quando è scoppiato lo scandalo, ha fatto una ramanzina al giorno ai ragazzi durante gli allenamenti. Nessuno lo aveva mai visto così arrabbiato”.
MULTE IN BENEFICENZA - L’entità delle singole sanzioni verrà stabilita sulla base dei guadagni dei giocatori (indicativamente, dovrebbe ammontare a più o meno una settimana di paga) e tutti i soldi verranno poi devoluti in beneficenza. Oltre al giovane Evans, protagonista del presunto stupro ai danni di una donna di 26 anni (ma a storia non è ancora del tutto chiara), a finire nel mirino di Sir Alex sono stati i “senatori” della squadra, a cominciare da Rio Ferdinand, che ha organizzato il party, passando poi per Gary Neville, Paul Scholes, Ryan Giggs, Wes Brown e Wayne Rooney. Tutti colpevoli, a giudizio dell’allenatore, per l’oltraggioso comportamento tenuto al “Great John Street Hotel” e per il pessimo esempio dato ai compagni più giovani. Da qui, la decisione di colpire duro sul portafoglio delle sue “viziose” star e di dare un bel giro di vite alle sregolatezze di casa United: stando alle intenzioni di Ferguson, non ci saranno feste private nemmeno in caso di conquista del titolo o della Champions League.
GLORIA ED ESALTAZIONE - “Il calcio è cambiato è questo è un dato di fatto - ha detto lo stesso boss scozzese alla BBC, parlando per la prima volta della vicenda – ma è inaccettabile che si perda il controllo in questo modo. Questo club è unito e quando vediamo che qualcuno comincia ad andare per la tangente, dobbiamo intervenire per riportarlo in carreggiata. Quello che, però, mi dà tanto fastidio è che oggi i giocatori cerchino la gloria personale e l’esaltazione dei tifosi e che puntino a farsi notare a tutti i costi, con orecchini e tatuaggi. Non a caso, non scelgono mai ristoranti piccoli e intimi, ma posti grandi e sotto i riflettori, dove tutti li possano vedere”.