Il team bolognese festeggiato dai tifosi in Gazzetta. Stoner: "Il 2008? L'importante sarà essere inseguiti...". Melandri: "I miei inverni sempre difficili ma sto arrivando"MILANO, 20 febbraio 2008 - E' stata la giornata della Ducati e dei suoi piloti, ospiti della Gazzetta dello Sport, ma soprattutto a disposizione dei lettori intervenuti in sala Buzzati per incontrare il gruppo iridato nel 2007. Casey Stoner, Marco Melandri e il responsbile del progetto Livio Suppo sono stati festeggiati e incoraggiati per la nuova stagione MotoGP al via il 9 marzo in Qatar.
CARICO - Stoner non ha dato l'idea di un pilota appagato. "Se temo Rossi? Non è il caso di essere intimorito da una persona sola, Valentino non è neanche arrivato secondo lo scorso Mondiale e quindi forse dovrei temere di più Pedrosa. Bisognerà capire quest'anno chi sarà il mio avversario ma l'importante è essere inseguiti, non inseguire. Riconfermarmi campione? Lo voglio anch'io. Quando ho scoperto di essere forte? Da agosto... Certo l'ho sempre sognato ma non sempre è possibile riuscirci. Quando parlerò in italiano? Quando nel 2001 vivevo in Spagna ho imparato presto lo spagnolo, ma da quando sono qui non vivo in Italia e non è così facile, poi non ho tanta memoria".
STUDENTE - Melandri non ha avuto un inizio in discesa. "L'inverno per me è stato sempre difficile, fin da quando ero in 250 - spiega -. Finora ho fatto più fatica di quello che mi aspettavo ma non penso che la situazione sia così disastrosa. La moto va bene, abbiamo migliorato tanto sull'anteriore, stiamo lavorando su una diversa distribuzione, sul controllo di trazione, speriamo di essere competitivi per poter lottare per una posizione importante. All'inizio volevo risolvere le difficoltà tutte in una volta, poi ho proceduto a piccoli passi e ho provato nuove cose in Malesia. Abbiamo tantissime idee, manca poco alla prima gara, ma abbiamo fatto delle buone prove, anche se non sono stato mai troppo veloce".
OBIETTIVI - "La voglia di far bene c'è tutta. L'elettronica? Si è un pò esagerato con questi discorsi perchè a guidare e ad aprire il gas è sempre il pilota. Semmai l'elettronica serve per la sicurezza, per non cadere può essere un aiuto; anche se si togliesse il suo apporto non si correrebbe meno velocemente, così come sarà quest'anno in F.1, i tempi saranno gli stessi. Se mi sento inferiore a Rossi e a Stoner? Starei a casa se fosse così. Ogni pilota crede di poter fare meglio degli altri, poi ci riesce solo uno".
VALORE - "Quella che ci siamo lasciati alle spalle è sembrata una stagione scritta da Hollywood - dichiara Suppo -. Speriamo che quest'anno possiamo andare altrettanto bene. Gli avversari sono cresciuti molto, vedi Rossi, ma anche noi abbiamo lavorato parecchio. Melandri sta lavorando e dimostrerà il suo talento e di Casey è quasi inutile parlarne: sembra che le cose gli vengano facili, ma è un grande professionista. Lui è stato il nostro valore aggiunto e non sono d'accordo con chi dice che ha vinto per le gomme, anche perchè gli altri piloti gommati Bridgestone non erano così vicini. Dobbiamo tanto a Loris Capirossi, non dimenticheremo mai quello che ha fatto, ma sono sicuro che anche Marco Melandri ci stupirà".