Per la Disciplinare i rossoblù hanno violato la clausola compromissoria querelando il difensore Grassadonia che aveva lanciato accuse di doping e connivenza con il tifo violento. Cellino: "Andiamo in appello, e se si conferma la sentenza lascio il calcio"
CAGLIARI, 29 febbraio 2008 - La Commissione Disciplinare della Federcalcio, riunita oggi, in merito al deferimento del procuratore federale a carico del presidente del Cagliari Massimo Cellino e della stessa società Cagliari, ha deliberato di infliggere a Cellino la sanzione della inibizione di un anno e dell'ammenda di 10mila euro ed alla società Cagliari la sanzione della penalizzazione di 3 punti in classifica da scontarsi nell'attuale stagione calcistica e dell'ammenda di euro 20mila a titolo di responsabilità diretta.
I FATTI - Il difensore Gianluca Grassadonia in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino aveva lanciato pesanti accuse nei confronti del Cagliari su due diversi fronti: quello del doping e quello della violenza. Per quanto riguarda il doping aveva raccontato che lui e alcuni suoi colleghi erano costretti a urinare al posto di un compagno di squadra per evitare sanzioni; sulla violenza aveva detto che gli ultras venivano usati dalla società contro i giocatori e in particolare contro di lui (la sua macchina fu incendiata, fu picchiato e diverse scritte con minacce apparvero sui muri di Cagliari). Ed erano arrivate le querela del Cagliari e di Cellino.
La decisione della Disciplinare è stata presa nel rispetto di quanto voluto con il nuovo codice di giustizia sportiva sulla violazione della clausola compromissoria, in quanto "la necessità di premunirsi di autorizzazione non avrebbe leso in alcun modo i diritti dei soggetti offesi dal Grassadonia".
APPELLO - Immediata la reazione del Cagliari e del presidente Cellino, che hanno annunciato appello alla Corte di giustizia federale. "Sono tranquillo sul mio operato — ha detto il presidente — sono sempre stato attento al rispetto delle regole. Si tratta di un grosso malinteso. Se venisse confermata la sentenza, si sarà solo accelerata la mia volontà di lasciare il mondo del calcio. Alla tifoseria e alla squadra dico solo che i punti ci sono soltanto temporaneamente tolti, ma che questo non deve distrarci dalla strada per la salvezza".