BERGAMO, 9 luglio 2008 - Bobo Vieri sfida le contestazioni, a modo suo, e promette poche parole e molti fatti. "E' da 5-6 anni che non mi sentivo così bene, mi diverto ancora e sono tornato per aiutare l'Atalanta a salvarsi". Così ha detto nella conferenza stampa di presentazione. Fuori dal Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia un centinaio di tifosi lo attendono con cori d'insulto e striscioni del tipo "Chi sputa dove mangia non può essere un campione, questa maglia per te deve essere un onore, Vieri rispetto!" (ma nel mirino è finito anche il d.s. Osti).
FUMOGENI - Ma Vieri non si tira indietro ed esce con la sua macchina passando tra gli insulti dei tifosi. Seguono anche attimi di tensione, quando vengono lanciati un paio di fumogeni nel centro contro i giornalisti che assistevano alla contestazione. Ma per fortuna non si verificano incidenti. Vieri della contestazione aveva già parlato prima, riferendosi ai manifesti contro il suo ritorno appesi in città tre settimane fa.
VOGLIA DI GOL - "Non mi aspettavo una reazione simile da parte dei tifosi, mi sembra esagerata. Per un'esultanza poi...Quando ho segnato all'Atalanta neanche mi sono reso conto chi fosse l'avversario. Avevo solo voglia di esultare perché era da tre mesi che mi allenavo senza giocare e quello era il mio primo gol con la Fiorentina, tutto qui. Col tempo spero però di riuscire a ricostruire il rapporto con i tifosi dell'Atalanta, con voglia di fare bene e magari i gol. Quanti? Non importa, mi basta stare bene e dare il mio contributo".
RUGGERI - All'Atalanta avrà il suo amato 32, "un numero che mi porta fortuna". E poi Bobo spiega perché ha scelto ancora l'Atalanta, per la terza volta nella sua carriera. "Sono tornato anche per riconoscenza alla famiglia Ruggeri che mi ha lanciato nel grande calcio tredici anni fa e un anno fa mi ha fatto tornare giocatore. La Nazionale? Ora non ci penso, voglio solo allenarmi bene". L'Atalanta rivela che Vieri ha firmato in bianco, lui conferma. "Il mio contratto? Non so come sia, io ho firmato e poi ho lasciato fare".
