Riccò choc, positivo all'Epo
Inviato: 17 lug 2008, 15:09
LAVELANET, 17 luglio 2008 - La notizia è apparsa alle 12.26 tra le news del sito de L'Equipe: "Riccardo Riccò positivo ai controlli antidoping. Tracce di Epo di terza generazione nelle sue urine".
CHOLET - I controlli si riferiscono alla cronometro individuale disputata l'8 luglio scorso a Cholet. La conferma arriva da Pierre Bordry, presidente dell'Agenzia francese della lotta al doping, l'unico organo accreditato dall'Aso, che da questa edizione ha estromesso l'Uci: "Le tracce di Epo di terza generazione sono state trovate negli esami svolti dopo la quarta tappa". Nella stessa frazione fu riscontrata la positività di Dueñas della Barloworld, che però è stato fermato ieri. Quanto a Beltran, lo spagnolo della Liquigas, non aveva superato i test già l'11 luglio.
STATO DI FERMO - Il modenese, che prima della 12ª tappa era nono in classifica con 2'29" di ritardo dalla maglia gialla, aveva vinto due tappe: quella di Super Besse il 10 luglio, e quella di Bagneres-de-Bigorre, quattro giorni dopo. L'atleta è stato raggiunto dalla gendarmeria nel van della Saunier Duval, prima della partenza della dodicesima tappa, e portato via a bordo di un'auto della squadra per essere interrogato mentre la folla lo copriva di fischi e insulti. Attualmente si trova in stato di fermo nel quartier generale della Gendarmeria di Lavelanet. Per la legge francese il doping è un reato penale, con pene fino a 5 anni e multe fino a 75mila euro.
RITIRO IN BLOCCO - Tutta la Saunier Duval-Scott, ha deciso di non partire per protesta nella 12ª tappa, la Lavelanet-Narbonne di 168,5 chilometri, ritirandosi dal Tour de France e sospendendo ogni attività agonistica.
IL CERA - L'Agenzia francese per la lotta al doping aveva già testato il corridore della Saunier Duval-Scott diverse volte, tre prima della partenza e una dopo l'arrivo solo nella prima settimana della Grande Boucle. Riccò avrebbe utilizzato il CERA, attivatore continuo dei recettori dell'eritropoietina ma sembra che le ultime analisi condotte dall'AFLD abbiano evidenziato livelli anomali di ematocrito ed emoglobina per un totale di 20 atleti iscritti.
L'ACCUSA DI KIRCHEN - "Se dovesse essere confermata, sarebbe una notizia terribile per la nostra squadra", ha detto lo spagnolo Juan Josè Cobo, secondo dietro Leonardo Piepoli nella tappa di Hautacam e ottavo in classifica generale. Durissimo il commento di Kim Kirchen, che ha vestito la maglia gialla proprio fino al giorno della doppietta Saunier: "Non mi sorprende che sia capitato a Riccò".
BALLERINI - "Mi ricordo che anche tra i dilettanti aveva avuto problemi legati al doping e poi tutto si risolse perché si scoprì che i suoi valori erano alti fisiologicamente". Stenta a crederci Franco Ballerini, il direttore tecnico delle Nazionali di ciclismo, intervistato dall'agenzia Dire. Una pedina in meno anche per le Olimpiadi di Pechino. "Era riserva, non era fra i titolari - spiega -. La possibilità di schierare un uomo in più mi aveva fatto pensare di schierarlo da riserva: io non ho parole sulla vicenda. Un rimpiazzo? La notizia non mi ha fatto pensare a nessun altro. Io vado avanti con il mio progetto e spero che alla fine possa essere vincente". Alla fine un augurio per il modenese. "Mi auguro che sia un valore fisiologico. Altrimenti, non ho parole".
IL TOUR VA AVANTI - La dodicesima frazione è intanto partita regolarmente. Alle 13.24 è stato dato il via: 159 i corridori rimasti. Nibali indossa la maglia bianca di miglior giovane, Sebastian Lang quella di miglior scalatore. Entrambe erano di Riccò fino a questa mattina.
CHOLET - I controlli si riferiscono alla cronometro individuale disputata l'8 luglio scorso a Cholet. La conferma arriva da Pierre Bordry, presidente dell'Agenzia francese della lotta al doping, l'unico organo accreditato dall'Aso, che da questa edizione ha estromesso l'Uci: "Le tracce di Epo di terza generazione sono state trovate negli esami svolti dopo la quarta tappa". Nella stessa frazione fu riscontrata la positività di Dueñas della Barloworld, che però è stato fermato ieri. Quanto a Beltran, lo spagnolo della Liquigas, non aveva superato i test già l'11 luglio.
STATO DI FERMO - Il modenese, che prima della 12ª tappa era nono in classifica con 2'29" di ritardo dalla maglia gialla, aveva vinto due tappe: quella di Super Besse il 10 luglio, e quella di Bagneres-de-Bigorre, quattro giorni dopo. L'atleta è stato raggiunto dalla gendarmeria nel van della Saunier Duval, prima della partenza della dodicesima tappa, e portato via a bordo di un'auto della squadra per essere interrogato mentre la folla lo copriva di fischi e insulti. Attualmente si trova in stato di fermo nel quartier generale della Gendarmeria di Lavelanet. Per la legge francese il doping è un reato penale, con pene fino a 5 anni e multe fino a 75mila euro.
RITIRO IN BLOCCO - Tutta la Saunier Duval-Scott, ha deciso di non partire per protesta nella 12ª tappa, la Lavelanet-Narbonne di 168,5 chilometri, ritirandosi dal Tour de France e sospendendo ogni attività agonistica.
IL CERA - L'Agenzia francese per la lotta al doping aveva già testato il corridore della Saunier Duval-Scott diverse volte, tre prima della partenza e una dopo l'arrivo solo nella prima settimana della Grande Boucle. Riccò avrebbe utilizzato il CERA, attivatore continuo dei recettori dell'eritropoietina ma sembra che le ultime analisi condotte dall'AFLD abbiano evidenziato livelli anomali di ematocrito ed emoglobina per un totale di 20 atleti iscritti.
L'ACCUSA DI KIRCHEN - "Se dovesse essere confermata, sarebbe una notizia terribile per la nostra squadra", ha detto lo spagnolo Juan Josè Cobo, secondo dietro Leonardo Piepoli nella tappa di Hautacam e ottavo in classifica generale. Durissimo il commento di Kim Kirchen, che ha vestito la maglia gialla proprio fino al giorno della doppietta Saunier: "Non mi sorprende che sia capitato a Riccò".
BALLERINI - "Mi ricordo che anche tra i dilettanti aveva avuto problemi legati al doping e poi tutto si risolse perché si scoprì che i suoi valori erano alti fisiologicamente". Stenta a crederci Franco Ballerini, il direttore tecnico delle Nazionali di ciclismo, intervistato dall'agenzia Dire. Una pedina in meno anche per le Olimpiadi di Pechino. "Era riserva, non era fra i titolari - spiega -. La possibilità di schierare un uomo in più mi aveva fatto pensare di schierarlo da riserva: io non ho parole sulla vicenda. Un rimpiazzo? La notizia non mi ha fatto pensare a nessun altro. Io vado avanti con il mio progetto e spero che alla fine possa essere vincente". Alla fine un augurio per il modenese. "Mi auguro che sia un valore fisiologico. Altrimenti, non ho parole".
IL TOUR VA AVANTI - La dodicesima frazione è intanto partita regolarmente. Alle 13.24 è stato dato il via: 159 i corridori rimasti. Nibali indossa la maglia bianca di miglior giovane, Sebastian Lang quella di miglior scalatore. Entrambe erano di Riccò fino a questa mattina.