Ora farà la stessa cosa al Milan. Sinceramente il solo pensarlo mi mette un po' di tristezza, ma in fondo il calcio moderno è questo. Si vivono amori a orologeria senza più bandiere a parte Maldini, Totti e De Rossi.
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"Cosa darei per segnare alla prima giornata? Tanto, tanto, tanto - ha detto Shevchenko - Ma è il mister che decide chi deve giocare". Sì, decide Ancelotti. Quello che Andriy mandava "a quel paese" quando veniva sostituito poco prima di lasciare Milano. Non si ricorda? Pare di no dato che lo abbraccia.
"Quando me ne sono andato mi sono accorto subito di quanto mi volevano tutti bene, ma in quel momento pensavo che fosse la cosa più giusta da fare per me, per la mia famiglia - ha concluso l'ucraino - Adesso non guardiamo indietro, guardiamo avanti. Devo pensare a lavorare bene per recuperare il tempo perduto. Ho ancora tempo di fare tanti gol". E per baciare tutte le maglie che vuoi.
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