Sheva al milan... a quando il bacio di giuda sulla maglia?
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In questi giorni ho avuto troppo da fare tra Olimpiadi e Fantacalcio ed ho tralasciato ingiustamente il ritorno al Milan di Andriy Shevchenko. Voglio spendere qualche parola adesso, prima che sia troppo tardi. Devo farlo prima che l'ucraino faccia un gesto di cattivo gusto già in programma. Un gesto di pessimo gusto. Quale? Baciare la maglia. Lo farà dopo il primo gol perchè deve dimostrare il suo attaccamento ai colori rossoneri. Ricordo però a tutti i tifosi del Diavolo che il buon Andriy non si fece tanti problemi due anni fa quando Roman Abramovich gli offrì un silos di soldi tutto per lui. Inoltre alla prima partita (ripeto, la prima partita) contro il Liverpool segnò e bacio la maglia. Il gesto incriminato (fece scalpore nei forum milanisti) lo vedete nella foto che ho postato qui sotto.
Ora farà la stessa cosa al Milan. Sinceramente il solo pensarlo mi mette un po' di tristezza, ma in fondo il calcio moderno è questo. Si vivono amori a orologeria senza più bandiere a parte Maldini, Totti e De Rossi.
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"Cosa darei per segnare alla prima giornata? Tanto, tanto, tanto - ha detto Shevchenko - Ma è il mister che decide chi deve giocare". Sì, decide Ancelotti. Quello che Andriy mandava "a quel paese" quando veniva sostituito poco prima di lasciare Milano. Non si ricorda? Pare di no dato che lo abbraccia.
"Quando me ne sono andato mi sono accorto subito di quanto mi volevano tutti bene, ma in quel momento pensavo che fosse la cosa più giusta da fare per me, per la mia famiglia - ha concluso l'ucraino - Adesso non guardiamo indietro, guardiamo avanti. Devo pensare a lavorare bene per recuperare il tempo perduto. Ho ancora tempo di fare tanti gol". E per baciare tutte le maglie che vuoi.
© http://sportemotori.blogosfere.it/
Ora farà la stessa cosa al Milan. Sinceramente il solo pensarlo mi mette un po' di tristezza, ma in fondo il calcio moderno è questo. Si vivono amori a orologeria senza più bandiere a parte Maldini, Totti e De Rossi.
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"Cosa darei per segnare alla prima giornata? Tanto, tanto, tanto - ha detto Shevchenko - Ma è il mister che decide chi deve giocare". Sì, decide Ancelotti. Quello che Andriy mandava "a quel paese" quando veniva sostituito poco prima di lasciare Milano. Non si ricorda? Pare di no dato che lo abbraccia.
"Quando me ne sono andato mi sono accorto subito di quanto mi volevano tutti bene, ma in quel momento pensavo che fosse la cosa più giusta da fare per me, per la mia famiglia - ha concluso l'ucraino - Adesso non guardiamo indietro, guardiamo avanti. Devo pensare a lavorare bene per recuperare il tempo perduto. Ho ancora tempo di fare tanti gol". E per baciare tutte le maglie che vuoi.
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