Passivo di 54 milioni per la Saras, azienda di famiglia
Massimo Moratti conquista vittorie sul campo, ma allo stesso tempo deve fare i conti con il bilancio in rosso della Saras, la società di raffinazione del petrolio di cui è amministratore delegato. Per l'azienda di famiglia, infatti, il 2009 si è chiuso con una perdita netta "adjusted" di 54,5 milioni di euro: "la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2009 - si legge in una nota del gruppo - era negativa per 533 milioni di euro".
ROSSO... NERAZZURRO
In soldoni, quesi dati sono riconducibili al programma di manutenzione e investimenti attuati l'anno scorso. Inoltre, "il brusco calo della domanda di prodotti petroliferi ha portato ad una marcata riduzione anche dei margini di raffinazione", come ha spiegato il presidente della società Gian Marco Moratti, fratello del presidente nerazzurro, il quale ha comunque sostenuto di essere fiducioso per il 2010, quando è attesa una graduale ripresa dei consumi. Il Cda, in ogni caso, ha deciso di non distribuire alcun dividendo tra i soci.
Possono questi numeri preoccupare i tifosi nerazzurri? Decisamente no, visto che si parla di un'azienda che, banconota più banconota meno, fattura intorno ai 6mila miliardi di euro l'anno. Tanto per fare un esempio, l'Inter chiuse il bilancio al 30 giugno 2009 con un rosso di 154,4 milioni, e Moratti intervenne subito con un aumento di capitale di 70 milioni: come dire, conti in rosso ma futuro comunque roseo. Fino a prova contraria, il giocatore che non manca mai, alla Pinetina, si chiama Danèe.
26 febbraio 2010
sportmediaset.it