In mostra da domani al 30 marzo al Palazzo delle Esposizioni di Roma le immagini dei più importanti fotografi della rivista "National Geographic". Propone una serie di scatti, per la maggior parte inediti, selezionati tra i più importanti reportage realizzati per il magazine.
"Acqua aria fuoco terra" e il titolo dell'esposizione curata dal direttore di National Geographic Italia, Guglielmo Pepe, è suddivisa in quattro sezioni e presenta 92 immagini realizzate da 39 tra i migliori fotografi che hanno fatto la storia della rivista. "Nelle foto di questa mostra si mescolano passione, devozione, preoccupazione, paura per il nostro pianeta - ha detto Guglielmo Pepe - i quattro elementi danno vita e prosperità, ma anche la morte. La bambina che gioisce sotto la benefica acqua, il Cristo sofferente per l'aria avvelenata, la forza distruttrice del fuoco lavico, la calma del gorilla nella sua terra, fermano momenti e movimenti che solo l'occhio del grande fotografo riesce a cogliere. Ma tutte le 92 immagini scelte hanno una particolarità, perché ognuno dei 39 autori presenti in mostra ha il proprio punto di vista da proporre".
Tra le foto esposte ci sono quelle di Paul Nicklen, "il fotografo dei ghiacci" cresciuto con gli Inuit, che sarà protagonista di una conferenza evento nell'ambito della mostra il 4 marzo, di Carsten Peter, specialista della fotografia naturalistica estrema, e Robert Clark, premiato nel World Press Photo 2002, per la foto dell'aereo che si è schiantato sulle Torri Gemelle. Inoltre, le opere di cinque fotografe: Jodi Cobb, Maria Stenzel, Annie Griffiths Belt, Karen Kasmauski e Sisse Brimberg, che con le loro immagini analizzano in maniera esemplare i diversi aspetti del nostro tempo e del nostro mondo, raccontando storie globali che esplorano grandi temi come la schiavitù nel ventunesimo secolo così come storie più intime, che rivelano mondi chiusi e segreti.