La possibilità di generare, dopo molto tempo, il fenomeno della elettromigrazione, una corrente elettrica eccessiva che passa in un metallo come l'alluminio, usato per i collegamenti dentro ai chip di silicio, provoca uno spostamento di materia che a lungo andare interrompe le piste di alimentazione e mette fuori uso il circuito.
Per capire come la corrente elettrica può interrompere i conduttori metallici sottili anche senza riscaldarli, bisogna pensare alla sua natura fisica; ogni atomo dell'alluminio riceve ogni secondo la visita di milioni e milioni di elettroni.
I metalli a loro volta non sono un unico blocco di materia, ma sono fatti di cristalli accostati l'uno con l'altro che nell'alluminio delle piste condutrici dei processori (ho di qualsiasi altro componente) hanno una dimensione di pochi micron. L'elettorne che viaggia sulla pista di alluminio va a sbattere violentemente contro il bordo di ogni cristallo che incontra, trasmettendogli una forza che in maniera infinitesimale, tende a spostarlo. In questo modo l'atomo pian piano si sposta fichè verrà trasportato fagli elettroni in corsa verso il polo positivo. Così facendo, un atomo per volta, le piste di alluminio che conducono la tensione all'interno del chip si corrodono, l'urto degli elettroni raggiunge la violenza di un terremoto e qualche pista si spezza di colpo. In questo cosa il chip è destinato alla rottamazione.