AMD Planet

di **Staff** il 11 mag 2006, 12:33

PECHINO (Reuters) - I genitori di un ragazzo cinese di 13 anni che si è suicidato dopo aver giocato per 36 ore con un videogame al computer hanno chiesto al distributore cinese del software un risarcimento di 100.000 yuan, circa 10.000 euro. Lo ha scritto oggi un giornale cinese.
 Nel 2004 Zhang Xiaoxy, che abitava con la famiglia a Tianjin, nella Cina settentrionale, si buttò dalla finestra di casa, al 24esimo piano, dopo aver giocato a Warcraft in un Internet cafè.
 Nella denuncia i suoi genitori hanno scritto che il mancato avvertimento da parte di China Cyber Port dei "pericoli" legati al gioco - prodotto dall'americana Blizzard Entertainment - ha causato la morte del figlio, scrive un quotidiano di Pechino.
 "In America, Warcraft è segnalato con una 'T', il che vuol dire che è destinato a ragazzi di età superiore a 13 anni... ma noi non siamo stati avvertiti", hanno detto i genitori secondo il giornale.
 La coppia ha affermato che China Cyber Port conosceva il carattere "violento" e "sanguinario" del gioco, e che Warcraft non è adatto ai minori.
 Oltre a chiedere i danni, i genit

di **Lunottola** il 11 mag 2006, 12:46

se sapevano ke era così sensibile ai videogiochi perchè lo facevano giocare

di **nemesys_72** il 11 mag 2006, 15:06

Staff ha scritto: "In America, Warcraft è segnalato con una 'T', il che vuol dire che è destinato a ragazzi di età superiore a 13 anni... ma noi non siamo stati avvertiti", hanno detto i genitori secondo il giornale.

e che dovevano fare??
andar a casa sua a dir che il loro figlio non poteva giocare??
ma dai, potevano controllarsi il figlio, se ha giocato per 36 ore, avranno pur visto com'era il gioco e potevano non far giocare il figlio..