<p>Voci sempre più insistenti danno per certa l'acquisizione di ATI da parte di AMD, anche il prestigioso forbes in un recente <a href="http://www.forbes.com/2006/05/31/amd-ati-technologies-0531markets10.html" target="_blank">articolo</a> avrebbe paventato questa ipotesi.</p>
<p>La casa canadese, come la concorrente NVIDIA, è azienda cosiddetta fabless, sprovvista cioè di proprie linee produttive; si affida interamente a terzi, tipicamente le taiwanesi TSMC e UMC, per la costruzione delle proprie architetture video.</p>
<p>L'acquisizione di ATI da un lato porrebbe AMD in grado di produrre un architettura completa dai processori ai chipset per schede madri come la concorrente Intel, ma dall'altra sarebbe molto impegnativa, difatti come abbiamo scritto nei giorni scorsi, il management della casa californiana sta potenziando in modo deciso il polo produttivo di Dresda riconvertendo la Fab 30 in Fab 38, per implementare la produzione di CPU con processo produttivo a 65 nm.</p>
<p>Dal punto di vista economico, ATI è un colosso del settore video e l'acquisizione da parte di AMD richiederebbe ingenti investimenti, che forse non giustificherebbero la spesa.</p>
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