Pclinuxos
Dopo aver letto un thread sul forum du ubuntu in cui si parlava (malino, ovviamente) di questa distribuzione e del fatto che avesse raggiunto il primo posto nella classifica di distrowatch.com (che non è di per se' molto indicativa ma il fatto che avesse superato ubuntu li aveva fatti evidentemente incavolare) ho deciso di provarla dapprima con vmware e poi installandola al posto di kubuntu (altro smacco ).
Pclinuxos è una distribuzione GNU/Linux (dal nome orribile a mio parere) nata nel 2003 come fork di Mandriva 9.2. Preciso subito che non uso quest'ultima da molto tempo (quando ancora si chimava Mandrake) quindi non posso dirvi quanto in effetti questa distro eredita dalla progenitrice.
Pclinuxos parte da un semplice live CD:
l'esperienza per me non inizia benissimo: sappiamo della delicata situazione delle schede video Amd/Ati, ebbene ciò vale anche per Pclinuxos che, se avviata normalmente, restituisce un bel schermo nero.
Pazienza riprovo scelgiendo l'opzione Vesa e tutto si avvia senza problemi:
nella versione live CD all'utente è richiesto di inserire il tipo di tastiera, la localizzazione ed eventualmente la connessione ad internet, tutto davvero molto semplice, quest'ultima in particolare mi è partita senza problemi al primo colpo.
Ci troviamo di seguito di fronte al desktop: i giudizi sono ovviamente personali e devo dire che mi è piaciuto parecchio, ottimo mix di eleganza ed usabilità. Il DE scelto è KDE, nella sua versione 3.5.7, esiste anche un porting su gnome non ufficiale chiamato "gnome remaster".
Partiamo subito con l'installazione cliccando sull'apposita icona sul desktop: la procedura guidata è semplicissima e ci porta in pochi passi alla definizione delle partizioni, gestione degli utenti, menù di avvio al boot (Grub o Lilo):
Dopo aver completato il processo (circa 20 minuti) riavviamo e dal primo "vero" boot comincio ad apprezzare una delle qualità migliori di questa distribuzione, ovvero la velocità di esecuzione e caricamento, veramente di un altro pianeta rispetto ad Opensuse (scontato), ma (ad impressione) anche di Kubuntu.
Una cosa che a parer mio non si può vedere è lo stile scelto per la barra del titolo delle finestre, un po' troppo Windows-like, pazienza ci vuole poco a cambiarlo:
Come si può osservare dallo screenshot un'altra cosa che mi ha colpito particolarmente è la nitidezza e la definizione dei caratteri, molto appaganti e più leggibili migliorando ulteriormente il già ottimo stile della distribuzione. Da uno screen di Amarok si può apprezzare meglio:
Sono ovviamente già inclusi i software essenziali e non per la produttività lo svago e l'amministrazione del sistema oramai presenti in tutte le distribuzioni orientate ad uso desktop. Nel caso in cui ci mancasse qualcosa possiamo far riferimento a Synaptic, già perfettamente configurato (usa un solo repository per tutti i pacchetti che qui sono RPM): senza difficoltà possiamo aggiornare la nostra Pclinuxos; tuttavia è presente anche un più comodo apt-get da console, come in Debian e derivate.
Per quanto riguarda la gestione del sistema Pclinuxos eredita l'eccellente centro di controllo Drakconf di Mandriva, un software molto ben curato che forse manca a Kubuntu e paragonabile ad uno Yast di Opensuse, ma nettamente più veloce:
Da qui si possono anche attivare i famosi effetti 3D, attraverso una finestra che ci permette di scegliere tra Xgl ed Aiglx e tra Beryl e Compiz: da parte mia il supporto al 3D non era attivo, ma lo è diventato dopo aver installato dal sito Amd/Ati i driver proprietari (ma si trovano anche con Synaptic). Sistemato modificando a mano l'xorg.conf qualche problema di risoluzione che avevo anche in Kubuntu, gli effetti si sono attivati senza problemi:
Per quanto riguarda il riconoscimento hardware non avendo periferiche "ostiche" come modem analogici o schede tv non posso dare un giudizio completo, ma la mia stampante multifunzione Epson Dx6050 è stata riconosciuta e configurata (sempre utilizzando il centro di controllo) senza difficoltà (solo Xsane aveva problemi a riconoscere lo scanner, fatto comunque indipendente dalla distribuzione) cosa che non era avvenuta in Kuvuntu se non dopo l'installazione di driver appositi che qui, se non fosse stato per Xsane, non mi sarebbero serviti.
Ic conclusione l'impressione che Pclinuxos mi ha lasciato è (per ora) molto positiva: tra i suoi punti di forza cito la velocità di esecuzione, la semplicità di utilizzo, il centro di controllo molto ben curato, l'ottima dotazione di software e le flessibili possibilità di aggiornamento.
Punti deboli sono la lingua (che si è costretti a settare con qualche operazione non proprio user-friendly) e la comunità italiana quasi assente (c'è una sezione nel forum ufficiale dedicata agli utenti italiani). Altre cose di minore rilevanza sono il tema iniziale delle finestre che può non piacere e la mescolanza tra software Gtk (meglio integrato in Gnome che in KDE) e Qt, ma per quanto mi riguarda sono dettagli.
Sito ufficiale:
http://www.pclinuxos.com/