TORINO, 2 ottobre 2007 - Quello che dopo troppi incontri a vuoto si era capito, ma che nessuno osava ammettere, è venuto ufficialmente alla luce ieri all’ora di cena. “C’è il rischio che la Juve perda Del Piero”, ha dichiarato Alessio Secco a “Fuori Zona”, trasmissione di Sky. Ancora venerdì il presidente Giovanni Cobolli Gigli si diceva “non ottimista ma sicuro” del rinnovo del contratto di Ale. E l’amministratore delegato Jean-Claude Blanc parlava di “clima sereno nell’ambito di una normale dialettica contrattuale alla ricerca di un punto di equilibrio che soddisfi le esigenze del giocatore e della società”. Solo tre giorni dopo, con l’entusiasmo per il derby vinto allo scadere ancora caldo, il direttore sportivo ha invece squarciato il velo sulla crisi di un prolungamento che si sta trascinando oltremodo.
RISVOLTI TECNICI - ”Dire cosa rappresenta Del Piero per la Juventus è pleonastico — ha detto Secco — Il rischio di perderlo c’è, ma noi stiamo facendo di tutto e abbiamo l’intenzione di trovare un’intesa. I contenuti devono restare all’interno della società, ma posso dire che stiamo lavorando nella direzione di un accordo e l’impegno di tutte le parti è finalizzato a questo. È una situazione che non giova a nessuno, ma Ranieri ha un carattere tale che non si fa condizionare ed è giusto che sia così”. Parole che confermano che il problema rischia di diventare anche di ordine tecnico.
LA DISTANZA TRA LE PARTI - La società del resto nel proporre un rinnovo a ingaggio ridotto del 30% valuta i prossimi 33 anni del giocatore. Ma Ale non si sente vecchio e comunque si aspetta un trattamento economico pari almeno a quello di Nedved, che ha due anni di più e ha ottenuto l’aumento. Per la stessa ragione non è disposto ad accettare condizioni o clausole sul biennale fino al 2010, come voleva in un primo momento la Juve. Almeno tre incontri tra Blanc, Secco e Stefano Del Piero che cura gli interessi del fratello non sono serviti ad avvicinare di molto le parti, nonostante le continue rassicurazioni dei dirigenti. L’intesa per il rinnovo, che nei proclami doveva essere scontata, è ancora lontana. E ora il d.s. fa sapere che c’è addirittura la possibilità di una rottura. E’ un messaggio per il capitano ma anche per l’opinione pubblica, un modo per forzare una trattativa in fase di stallo: la Juventus non offre di più e la palla ora passa a Del Piero. Il quale è seccato, se non offeso, per il trattamento e la proposta della società.
DIFESA DEL MERCATO - Nel corso dell’intervista Secco ha elogiato più volte il lavoro di Ranieri (“È un allenatore che si integra perfettamente con la Juve di oggi, con la dirigenza, è portatore dei nostri pensieri verso la squadra, c'è grandissimo feeling con lui”) e difeso la campagna acquisti, visto che domenica il tecnico ha mandato in panchina la maggior parte dei nuovi arrivi. “Abbiamo acquistato dieci giocatori ed è chiaro che non tutti possono far parte della rosa iniziale che può già contare su campioni come Buffon, Del Piero, Nedved, Trezeguet e Camoranesi. Noi il mercato l’abbiamo fatto in assoluta sintonia con l’allenatore, che poi è libero di fare le scelte che ritene più opportune. A noi non interessa se giocano i nuovi o i vecchi, a noi interessa solo che chi scende in campo abbia le caratteristiche per poterlo fare”.
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