Prima di cominciare questa lunga storia alcune raccomandazioni:
Dato l'argomento trattato, e la difficoltà intrinseca nella realizzazione di un impianto descritto, esorto tutti quelli che volessero provare a costruire un impianto simile a prendere tutte le precauzioni del caso.
inizio con dirvi, che non è assolutamente facile farsene uno ( ma questo non deve scoraggiare)
serve una certa competenza in materia ( il minimo indispensabile per sapere che si ha a che fare con oggetti di un certo pericolo)
una stumentazione sia a livello di realizzazione che di utilizzo, molto particolare
si deve saper brasare a canello
si deve saper piegare il rame
si deve saper scegliere il materiale, una scelta poco oculata può portare a gravi incidenti, lasciate perdere compressori, drier e condensatori di dubbia provenienza
AmdPlanet, ne i moderatori della sezione, ne gli utenti coinvolti nella realizzazione di questo impianto ( Galai, Cesena88, reignofcaos) si assumono nessuna responsabilità per gli incidenti che,potranno verificarsi, per non aver pprestato la dovuta attenzione nello svolgere il lavoro.
Dopo questa doverosa premessa cominciamo
prima di tutto un po' di storia...
Da tempo io Cesena88, reignofcaos pensavo di relaizzare un impianto di refrigerazione "estremo", qualcosa che ci facesse andare con temperature vicine allo 0° o inferiori..
Così, prima interessandoci, e piano piano imparando abbiamo pensato di costruire un waterchiller, ovvero un impianto di refrigerazione per l'acqua.
Durante questo lungo periodo ci siamo procurati piano piano tutto il materiale necessario, così che alcune settimane fa eravamo pronti a cominciare...
ed ecco l'impianto all'inizio dei lavori..
una vaschetta da 4 Litri per contenere l'acqua da raffreddare, un compressore da circa 1/6 HP e un grosso condensatore.
Il compressore è il cuore di tutto il sistema; comprime il gas refrigerante ( in questo caso abbiamo poi caricato l'impianto con r134a)
i compressori solitamente hanno 2 ingressi e una uscita. l'uscita è il tubo diretto verso l'altro ( quello con il pezzo di comma attorno); gli altri due tubi sono le entrate del compressore e si possono usare indistintamente. In fase di assemblaggio ne ho usata una per chiudere il circuito e una per metterci una delle valvole di carica.
Il condensatore ( radiatore) era molto grande, per cui ho deciso di dividerlo in 2 parti.. e utilizzarne solo 1.. la seconda potrà venire buona per un secondo impianto in parallelo..
poi abbiamo cominciato a tagliare e piegare i tubi in rame..
qua si intravede parte del materiale che andremo ad utilizzare in seguito..
da questo pezzo di tubo ben più grosso degli altri abbiamo ricavato l'evaporatore.
L'evaportatore è dove avviene il pèrocesso di raffreddamento: il gas precedentemente compresso, entrando nell'evaporatore si espande bruscamente generando l'abbassamento di temperatura.
per far si che l'evaporatore stesse sospeso al centro della vaschetta ho realizzato due semplici piedini con tappi di bottiglia e colla a caldo; pratici economici e veloci..
Sull'evaporatore ho praticato 2 fori: uno piccolo per il tubo capillare e uno più grosso per il tubo di ritorno al compressore..
Si prendono altre misure per i tubi e l'impianto comincia a prendere forma...
Come vi dicevo prima una delle 2 valvole è stata saldata direttamente su uno dei due ingressi del compressore;
l'altra valvola invece è da mettere tra compressore e condensatoe per cui è stato necessario creare un raccordo a T
a questo punto non resta che da tagliare il tubo capillare ( il tubicino sottilissimo) e poi armandosi di cannello si può procedere alla saldatura..
qui vediamo un elemento di cui ancora non ho parlato: è il Filtro disidratatore; si mette dopo il condensatore, e dal filtro parte poi il tubo capillare.
compito del filtro è bloccare e trattenere al suo interno tracce di umidità prensenti nell'impianto. Se l'umidità raggiunge il fondo del capillare vicino all'evaporatore il freddo può causare il congelamento dell'umidità dentro al capillare col conseguente blocco dell'impianto
ecco qua l'evaoratore saldato e pronto..
seguono ora alcune immagini della parte "alta" del circuito
Ora l'impianto è costruito e possiamo procedere al passo successivo.
Da notare che abbiamo anche piazzato una ventola da 220V davanti al condensatore per aumentare la dissipazione del calore prodotto dalla compressione.