<p>Web e chat insidiano le coppie italiane. ''Tanto che ormai anche nella Penisola si registrano i primi casi di divorzio per colpa della Rete. Spesso conseguenze di tradimenti virtuali, ma non meno dolorosi, capaci di mettere in crisi il matrimonio e la fiducia nel partner''. Parola di Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta direttore della Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitivo-interpersonale e docente di Psichiatria presso l'università Gregoriana di Roma, che sta seguendo alcuni casi di nozze in fumo per colpa di passioni nate sul web. Cantelmi, che al 'Tradimento online' ha dedicato un libro scritto insieme a Valeria Carpino (FrancoAngeli), spiega all'ADNKRONOS SALUTE che ''ormai il web è la seconda miniera di incontri e relazioni affettive, subito dopo i luoghi di lavoro. Ma nasconde insidie per i frequentatori della Rete che sono già in coppia''. Secondo lo psichiatra, che ha studiato il fenomeno della cyber-dipendenza e dei 'drogati del web', ''un cybernauta fidanzato o sposato su tre rischia di incappare nel tradimento virtuale, e di veder andare in fumo la sua relazione''.<br>
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Insomma, da fonte di informazione globale capace di annullare le distanze, Internet si sta trasformando in una bomba a orologeria per le coppie. ''Il problema è che in questi casi - racconta Cantelmi - si scopre di avere accanto a sé, magari da anni uno sconosciuto, che nelle relazioni online riesce a liberare parti di sé di cui magari non è neanche consapevole. Un trauma per il traditore, ma anche per il partner''.<br>
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Non a caso, prosegue Cantelmi, a chiedere il divorzio è spesso il partner tradito. ''Non riesce più ad andare avanti, dopo aver scoperto un 'alieno' in casa''. E nonostante quello online sia spesso un tradimento virtuale, non è meno doloroso. ''Le persone che si conoscono in chat e si 'innamorano' - spiega l'esperto - dicono di aver vissuto un'emozionalità travolgente, più intensa di quella sperimentabile nel contatto reale. Forse anche perché ci si costruisce nella mente un amore perfetto, difficile da trovare nella vita vera''. E a fare più male è proprio un adulterio occasionale, quello portato avanti da chi normalmente non tradirebbe mai, né ammette questi comportamenti. ''E' l'adulterio che fa soffrire di più, perché in questo modo - continua l'esperto- si scopre una parte di noi in contraddizione con l'immmagine che avevamo di noi stessi. Ma anche che trasmettiamo agli altri''. Insomma, ci si scopre diversi, ma anche il partner tradito si ritrova, in modo brusco, ad avere uno sconosciuto accanto. Secondo Cantelmi quello delle coppie in crisi per colpa del web è un fenomeno nuovo, ma in crescita. Che rischia di rivelarsi molto pericoloso. ''Stiamo seguendo anche mogli e mariti in terapia di coppia per questo problema, che quindi stanno cercando di risolvere questioni esplose dopo un tradimento online'', precisa Cantelmi.<br>
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Ma perché si cerca sul web un amore, dopo anni di convivenza e vicinanza con un compagno? ''Da indagini condotte 'ad hoc' abbiamo visto che a cercare relazioni online sono soprattutto le donne, non più giovanissime, che lavorano e magari sono sposate e fidanzate'', spiega l'esperto. ''Evidentemente - ipotizza Cantelmi - il compagno non intercetta il bisogno di intimità, confidenza e desiderio di sentirsi accettate tipico di queste donne. E' come se, non trovando risposte in casa, magari a domande inespresse, mogli e fidanzate chiedessero aiuto al web''. Insomma, alla base di tutto c'è un problema di comunicazione, ma anche nuove esigenze delle donne moderne, ''che gli uomini forse faticano a comprendere''.</p>
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