<p>L'aula di Strasburgo boccia i brevetti sul software facendo vincere i sostenitori dell''open source'. Una vittoria delle piccole imprese a dispetto delle multinazionali del software che chiedevano il copyright sul software per proteggere l'invenzione che utilizza un programma informatico e il programma stesso. Ma l'Europarlamento, riunito in sessione plenaria, ha bocciato con 648 voti contrari, 14 a favore e 18 astenuti, la controversa proposta frutto dell'intesa tra Consiglio e Commissione europea. La relazione del socialista Michel Rocard chiedeva che il software di base fosse protetto quando un brevetto viene concesso a una invenzione attuata con un computer.<br>
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Il testo è stato respinto dunque a larga maggioranza, in seconda lettura, imponendo così di ripartire da zero con l'intera procedura. La Commissione europea da parte sua ''rispetta'' la decisione del Parlamento europeo e fa sapere che ''non ci sarà una nuova proposta da parte dell'esecutivo''. A sottolinearlo è stato Oliver Drewes, portavoce del commissario europeo per il Mercato interno Charlie McCreevy. ''La Commissione rispetta la decisione dell'Europarlamento. Questa è democrazia a livello europeo'' ha osservato il portavoce ribadendo che l'esecutivo ''non presenterà nessun altra proposta in materia''. ''Oggi c'è stata una votazione che dobbiamo qualificare non dico come storica ma come una grande prima volta'' ha commentato il presidente dell'Europarlamento, Josep Borrell. Non era mai successo infatti che il Parlamento respingesse una posizione comune del Consiglio ''in modo così schiacciante''. ''E' la votazione più unanime mai registrata'' ha detto Borrell.</p>
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