Verso l'elettronica del futuro grazie al «superatomo magnetico»
Mentre l'elettronica governa la maggior parte degli oggetti con cui
abbiamo a che fare, nei laboratori di ricerca si stanno compiendo passi
significativi verso il suo superamento, ovvero la spintronica. Due recenti ricerche pubblicate su Nature Chemistry e su Science Express hanno permesso di testare la validità di due nuovi materiali come
conduttori per i microprocessori del futuro. Il primo materiale è un
aggregato di otto atomi di Cesio e uno di Vanadio ed è stato studiato
da un team di ricercatori della Virginia Commonwealth University, del
Naval Research Laboratory e dell'Istituto di ricerca Harish-Chandra di
Allahabad (India). Il secondo è una lega di Telluro e Bismuto (Bi2Te3),
già noto ai ricercatori, di cui sono state verificate le proprietà
isolanti presso il National Accelerator Laboratori grazie al lavoro
degli scienziati dell'Università di Stanford. Entrambi contribuiscono
ad avvicinare il giorno in cui le informazioni non saranno più
trasmesse dalla carica elettrica degli atomi, ma dalla rotazione degli
elettroni.
Il particolare super-atomo di
Cesio-Vanadio è stata trovato mentre i fisici cercavano un aggregato di
atomi che rimanesse stabile anche in gruppi multipli, che si combinasse
cioè bene con se stesso. Il professor Shiv N. Khanna ha scoperto che
con otto atomi di Cesio la stabilità era massima, non rimanevano cioè
elettroni liberi di legarsi con altri elementi. La particolare
configurazione atomica permette al Cesio-Vanadio di possedere una forte
carica magnetica, pari a cinque magnetoni di Bohr, comportandosi quasi
come un atomo di Manganese. «Il Cesio è un ottimo conduttore di
elettricità - ha spiegato Khanna - e il super-atomo che ne deriva
combina i vantaggi del magnetismo con la facilità di conduzione della
sua superficie esterna». L'uso di una coppia di questo superatomo ha
manifestato promettenti implicazioni per la spintronica. Sulla scia
dello stesso studio i ricercatori ipotizzano che un superatomo composto
da Oro e Manganese, che a differenza del Cesio-Vanadio non conduce
l'elettricità, possa avere importanti applicazioni in campo biomedico
per trasportare i principi attivi dei farmaci nel corpo.
La lega di Telluro e Bismuto si candida
invece a soppiantare il Silicio ancor prima del superatomo
Cesio-Vanadio. I test effettuati sulla sua conduttività hanno
dimostrato che il materiale permette agli elettroni in superficie di
viaggiare senza perdita di energia a temperatura ambiente. Un ottimo
isolante che promette velocità stratosferiche se utilizzato nei
microchip. Yulin Chen, a capo della ricerca, si è detto più che
soddisfatto degli esperimenti, che hanno superato le previsioni
teoriche: «La teoria ipotizzava prestazioni già sufficienti ma i test
hanno dato risultati ancora migliori dimostrando che la trasmissione
avviene anche a temperature più elevate del previsto, il che dovrebbe
accelerare l'utilizzo del materiale - o di una sua derivazione - in
campo industriale». Anche in questo caso le informazioni vengono
trasmesse grazie alla rotazione degli elettroni. Ad avvicinare la lega
di Telluro e Bismuto alla produzione contribuisce il fatto che il
materiale è realizzabile con le attuali tecnologie per la produzione di
microchip.
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