11/9, nel web sette anni di teorie del complotto
Roma, 10 sett. (Ign) - L'altra verità sull'11 settembre? La risposta è sul web, dove migliaia sono le pagine dedicate alle ricostruzioni parallele di quello che successe in quel giorno di settembre del 2001. Il giorno
che ha cambiato la storia del mondo. Un'azione che -come tutti i grandi
espisodi della storia a stelle e strisce- ha dato vita a letture alternative a quella fatta propria dall'establishment d'oltreoceano, che ha subito puntato il dito contro al Qaeda e la sua imprendibile guida Bin Laden (Risultati della Commissione d'inchiesta ufficiale Usa - pdf).
Ma gli americani che ancora si chiedono chi abbia ucciso Kennedy e
mostrano dubbi sullo sbarco sulla Luna, iniziarono -dopo l'11
settembre- a sospettare che ci fossero altre verità oltre quella
ufficiale. A non convincere, le dinamiche dell'attacco e i suoi esiti, che neanche Spielberg avrebbe potuto immaginare.
Come era stato possibile per dei terroristi pilotare gli aerei fino a
centrare le Torri? Come mai queste erano crollate in quel modo? Su
internet le teorie del complotto impazzano.
Nel web si parla anche di demolizione 'controllata' delle torri, e di crolli non legati all'impatto degli aerei (Video). Alcuni addirittura ipotizzano la presenza di segnalatori sui bersagli e che gli aerei fossero stati "guidati" sugli obiettivi dai segnali di quei dispositivi.
Per i navigatori italiani punto di partenza da cui esplorare
centinaia di pagine, video e audio a dimostrazione delle tesi
complottiste è quello di luogocomune.it, sito che dedica all'11 settembre una sezione speciale.
L'archivio sui punti mai chiariti dell'attacco agli Usa di sette anni
fa è organizzato facendo riferimento al film-inchiesta titolato ''Inganno globale'' di Massimo Mazzucco. (vedi tutto il film).
Ad occuparsi della questione 11/9 anche chi si occupa di Ufo.
Un video, ora presente su YouTube, fece scalpore: da un elicottero si
vedeva chiaramente un oggetto volante avvicinarsi alle torri e poi
sparire. (Video).
Gli extraterrestri sono così stati chiamati in causa. Ma anche il
maligno ha trovato nella rete modo di assumersi la paternità
dell'attacco. Alcuni hanno ravvisato nelle foto scattate durante la
tragedia le sembianze del demonio (foto).
In lingua inglese da non perdere il blog di Dylan Davery, autore della serie più nota di documentari 'complottisti' dal titolo ''Loose Change''. I suoi documentatissimi video, presenti su YouTube e Google Video, sono stati scaricati da almeno due milioni di persone. A raccogliere invece tutte le informazioni disponibili utili a chiarire i dubbi sull11/9 è il mega-archivio di 9 -11 Research. Al suo interno tutta la documentazione che contesta la versione della Casa Bianca sull'11 settembre.
Tra le più clamorose ipotesi rilanciate in rete, quella che accusa i servizi Usa.
Gli uomini della Cia e del Pentagono, avendo avuto notizia degli
attacchi imminenti, decisero deliberatamente di non intervenire. Il
clamore dell'azione dei terroristi avrebbe creato il consenso
dell'opinione pubblica per l'invasione dell'Afganistan e dell'Iraq,
permettendo inoltre il varo di leggi liberticide negli Stati Uniti.
Dietro a questa clamorosa operazione un think tank neoconservatore, con
l'ex segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, il vice presidente Dick Cheney e diversi altri uomini chiave dell'amministrazione di George W. Bush. Lo scrittore David Ray Griffin, in''The New Pearl Harbor'' , pubblicato nel 2004, raccoglie questa tesi, così come fa il regista Alex Jones in "9/11: the Road to Tyranny". Ipotesi che anche Webster Tarpley, ne ''La
fabbrica del terrore'', rilancia. Lo stesso Tarpley, nel 1978, si era
occupato del caso Moro e anche in questo caso il giornalista
statunitense aveva puntato il dito contro Henry Kissinger, la NATO e i
servizi segreti occidentali; per lui, come scriveva in ''Chi ha ucciso
Aldo Moro?", erano questi i responsabili dell'assassinio del presidente
DC.
In Italia poi il giornalista Giulietto Chiesa ha curato il volume ''Zero, Perché la versione ufficiale sull'11/9 è un
falso''. (Piemme, 2007). Un testo che è stato seguito da un
film-documentario che sposa le tesi complottiste (video), sottolineando proprio la strumentalizzazione politica della Casa Bianca dei fatti dell'11 settembre.
Tra tutti i film e i video girati va segnalato quello del regista statunitense Michael Moore. Che con ''Fahrenheit 9/11'' vince la Palma d'oro al Festival di Cannes del 2004. La pellicola mette
a fuoco legami segreti tra la famiglia del presidente degli Stati Uniti
e la famiglia di Bin Laden, puntando il dito sulle strumentalizzazioni
politiche degli attentati dell'11 settembre, con le seguenti campagne
militari americane in Afghanistan ed Iraq.
Tantissime infine le foto-bufala che hanno inondato internet.
La più nota è quella che ritrae un giovane visitatore che si fa
immortalare proprio nel momento in cui l'aereo sta per abbattersi sulla
torre. (foto)
Di certo l'11 settembre del 2001 ricominciava la storia della
superpotenza mondiale, con l'impero americano che doveva rialzarsi. Sette anni sono trascorsi dall'attacco più incredibile di tutti i tempi, portato a termine dagli uomini di Al Qaeda, in grado di pilotare gli aerei come nessuno aveva immaginato fosse
possibile, violando gli spazi aerei e le coscienze degli americani come
mai era successo prima. E la vicenda è diventata storia, tra versione
ufficiale e tesi complottiste. Ma con un seguito ancora non scritto
(forse).
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