90 mln di schede a rischio?

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90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi takion il 07 apr 2008, 00:19

Sì, avete letto bene. Quello è il numero stimato di schede che dovrebbero essere buttate, (paghiamo noi per loro!!!) per poi rifarle.

Ecco dove vanno i soldi pubblici. Perché non se le pagano loro? Mi sono ormai stancato di vedere e sentire certe cose, manco fossero le ballerine più pagate! Sono impiegati al nostro servizio, il loro dovere non mi sembra lo facciano tanto bene dato che hanno portato la Nazione nella m***a ed ora che vogliono? Se le paghino loro e basta!

Visto si stampi. Ma il fatidico ordine che muove le macchine tipografiche sembra essere ancora incerto alla luce delle polemiche sulle schede per le elezioni politiche in programma il 13 ed il 14 aprile.

Sabato il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha detto che una parte delle schede sono già state stampate, altre in corso di stampa, e che la loro produzione è stata basata sulla legge vigente. Se si dovesse provvedere alla ristampa di quelle già prodotte i tempi sarebbero stretti: il via libera alle nuove schede dovrebbe essere dato, secondo Mauro Villa, il direttore della Maggioli Modulgrafica (una delle aziende private che hanno avuto l'incarico della stampa delle schede) al massimo il 9 aprile per cercare di vincere la corsa contro il tempo e consegnare il tutto per l'apertura dei seggi.

OGNI SCHEDA COSTA CIRCA 5 CENTESIMI; 2,7 SOLO PER STAMPA - Lo stesso direttore della tipografia aveva ieri stimato in 2,7 centesimi la spesa di stampa per ogni scheda, alla quale c'é da aggiungere la spesa di trasporto. La carta è fornita dal Poligrafico dello Stato. Per la produzione di circa 80-90 milioni di schede - era sempre stata la stima di Villa - il costo complessivo potrebbe aggirarsi attorno ai 4-5 milioni di euro: quindi, complessivamente, ogni scheda potrebbe costare 5 centesimi di euro.

90 MILIONI DI SCHEDE A RISCHIO? - Ma quante sono le schede che rischiano di essere mandate al macero e sostituite? Se si dovessero ristampare tutte a causa della loro formulazione che é stata contestata poiché i simboli delle liste che fanno parte della stessa coalizione sono troppo vicini si tratterebbe di 47.295.978 schede per la Camera e 43.257.208 per il Senato.

32 MILIONI SENZA SCUDO CROCIATO - Il rischio ristampa potrebbe però riguardare solo le schede per il Senato nelle 12 circoscrizioni in cui ha chiesto di correre la Dc di Giuseppe Pizza. Se martedì la Cassazione ed il Tar del Lazio, chiamati a pronunciarsi su distinti ricorsi, dovessero di fatto lasciare il via libera alla decisione del Consiglio di Stato di riammettere lo scudocrociato, potrebbe profilarsi la possibilità di ristampare 32.609.493 schede.

CITTADINI ALL'ESTERO E MILITARI IN MISSIONE GIA' VOTANO - Il rischio ristampa non tiene tuttavia conto del voto all'estero. I circa tre milioni di votanti residenti in altri Paesi hanno gia cominciato a votare, così come gli oltre 8.000 militari impegnati nelle missioni. In alcuni casi hanno già completato il voto: al Comando della missione Isaf a Kabul gli italiani hanno concluso oggi le operazioni di voto.


fonte ansa http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 27437.html
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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi Aragorn il 07 apr 2008, 14:01

secondo me sta volta berlusconi cavalcando la polemica lanciata il giorno prima da libero ha ragionissima

Immagine

guardate cosa ha partorito la mente malata del viminale...


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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi Aragorn il 07 apr 2008, 14:02

Umberto Bossi minaccia di voler “imbracciare i fucili”, mentre Silvio Berlusconi dietro la questione delle schede elettorali confuse fa aleggiare il sospetto di brogli. L’ultima settimana di campagna elettorale registra così un’infiammata inattesa con scambi di colpi tra le parti ed accuse reciproche dove nemmeno Pierferdinando Casini e Fausto Bertinotti decidono in rimanere in disparte. Il primo infatti oggi in una conferenza stampa alla Camera lancia l’allarme di un “regime” visto che secondo lui il ministro Amato sarebbe in queste ore oggetto di pressioni per “obbligare a violare la legge e a creare schede ad hoc nell’interesse delle due coalizioni di Veltroni e Berlusconi”. Mentre il presidente della Camera, ancora per una ventina di giorni, dagli studi di “Porta a Porta” parla di “incostituzionalità” visto che secondo lui ci sarebbe la volontà di realizzare una scheda con “due formazioni con una visibilità particolare e le altre sullo sfondo”. Un’eventualità inaccettabile visto che - continua Bertinotti - “è un diritto imprescindibile che i simboli abbiano la stessa visibilità”. E così, quindi, se questi due mesi avevano evidenziato toni soffusi e tranquilli, l’ultimo giro di boa sta invece segnando più di qualche tensione. Parole grosse, minacce ed attacchi pesanti. Al centro della contesa c’è la questione delle schede elettorali considerate da Pdl, Lega ed Italia dei Valori troppo ingannevoli, al punto da imporre la ristampa. Il problema sarebbe la disposizione dei simboli sulla scheda. Infatti l’eccessiva vicinanza tra questi rischierebbe non solo di creare confusione nell’elettore ma anche di aumentare le possibilità di annullamento della scheda stessa. Da qui la richiesta di ristamparle.

Un’accusa respinta dal Pd che invece fa quadrato attorno al ministro dell’Interno Giuliano Amato. Nessuna ristampa, tutto in regola perché alla fine la questione è una messa in scena del Cavaliere che sarebbe ormai vicino al tracollo elettorale. Un fuoco incrociato di polemiche che quindi rischia di accendere gli animi proprio in vista del voto della prossima settimana. A dare il via alla polemica, che alla fine ha assunto i toni dello scontro istituzionale, proprio il leader del Pdl che sabato aveva posto con forza all’ordine del giorno la questione, rivolgendosi direttamente al Capo dello Stato visto che “non riuscivamo a trovare ascolto dal ministro dell’Interno”. Un appello per “garantire la regolarità del voto” quello del Cavaliere, convinto che le schede elettorali così predisposte dal governo “inducono più facilmente all’errore che all’espressione di un voto regolare”. Da qui la richiesta di ristamparle. Dal Colle però nessun intervento diretto ma la sollecitazione al Viminale a spiegare l’intera vicenda. Spiegazioni che non si sono fatte attendere. Il ministro ha subito escluso una ristampa delle schede in quanto “è impossibile perché una parte sono già stampate e usate e una parte in corso di stampa. Non è che alcuni elettori possono votare con delle schede e altri con altre”. Poi la risposta piccata al Cavaliere: “Non sono a capo di una banda di furfanti sto molto attento a queste cose. Nel predisporre le schede non è stata usata la fantasia ma la legge vigente. Non abbiamo bisogno di essere messi sotto tutela, né l’Italia ha bisogno di essere descritta come un Paese di brogli quotidiani, offrendo una immagine che non dà neanche lo Zimbawe. Non ci sono stati problemi nella passata tornata elettorale e non ve ne saranno ora”.

Quindi nessun problema visto che è stata utilizzata la stessa legge con cui Berlusconi decise le schede elettorali del 2006. Ma i chiarimenti del ministro non hanno placato le tensioni. Ed alle accuse del Pdl si sono aggiunte anche quelle di Di Pietro, convinto anche lui della necessità di ristampare le schede. Anzi per il leader dell’Italia dei Valori c’è addirittura “un errore commesso al Viminale umanamente comprensibile, ma che non si pretenda di avallarlo comunque e a tutti i costi”. Parole pesanti da parte di quello che dovrebbe essere un alleato. Ma l’ex pm non si ferma qui e va avanti: “La scheda elettorale così com’è disegnata graficamente non va e va ristampata con le opportune correzioni”. Una posizione, quella Di Pietro, che ha spaccato l’alleanza con il Pd convinto, invece, della necessità di non rivedere le schede.

Per il momento Walter Veltroni è rimasto defilato decidendo di non intervenire direttamente, ma il suo vice Dario Franceschini, che pure ha ammesso di avere lui stesso avanzato qualche perplessità sulle schede, è passato ad attaccare il Cavaliere. Per il numero due del Pd Berlusconi avrebbe tirato “in ballo la storia delle 'schede-confuse' solo per avere una scusa pronta nell’imminenza della sua vicina sconfitta”. Un botta e risposta polemico che non ha escluso nemmeno la Lega che prima con Calderoli ed infine con Bossi hanno puntato il dito contro le scelte fatte dal governo. Anzi il leader della Lega è andato oltre e nel suo stile ha ammonito che “se necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono una vera porcata, e non permettono di votare in semplicità e chiarezza, potremmo anche imbracciare i fucili”. Parole grosse che poi Maroni stesso ha cercato di smorzare parlando di “un modo per esprimere la rabbia per aver subito un torto”.

Rabbia o meno il problema delle schede rimane anche se l’ipotesi di modificarne la struttura è da escludere. Sarebbe necessario un nuovo decreto del governo ed i tempi sono abbastanza stretti. Ma a creare incertezza c’è soprattutto il ricorso pendente della Democrazia cristiana. Infatti mercoledì otto sarà deciso se la Dc parteciperà effettivamente alle elezioni. Fino ad allora le tipografie rimarranno ferme in attesa di capire se il simbolo dello scudo crociato di Pizza dovrà essere inserito sulle schede. Solo allora sarà possibile dare il via alla stampa delle trenta milioni di schede elettorali per il Senato. Un ritardo che, come assicurano dal Poligrafico dello Stato, prima di oggi non si era mai verificato.


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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi Aragorn il 07 apr 2008, 14:29

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il problema che se voti e sfiori un altro simbolo (cosa probabilissima) il voto potrebbe essere nullo....


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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi diegofio il 07 apr 2008, 14:32

secondo me sbagliare a votare non sarebbe da ignorantoni come ho sentito dire ieri da boselli mi pare. e' una cosa possibilissima
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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi Beleg il 07 apr 2008, 14:40

Ara, guarda che il Viminale non ha partorito proprio nulla.
Le schede seguono esattamente gli stessi criteri dell'altra volta. Simboli attaccati per gli apparentamenti, staccati per i singoli partiti che portano un proprio candidato-premier. Io veramente non riesco a capire queste inutili polemiche. Il voto vale regolarmente anche se una traccia della x finisce sul simbolo vicino: si considera valido il simbolo dove finisce la maggior parte del segno tracciato . Ed è giusto che non ci sia stacco tra Pdl e Pd rispetto agli altri, tutti devono avere la stessa visibilità.
Insomma, è tutto esattamente come le scorse elezioni. L'unica differenza è che l'altra volta c'erano due coalizioni chilometriche. Ma la possibilità d'errore c'era comunque.
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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi Aragorn il 07 apr 2008, 14:52

Beleg ha scritto:Ara, guarda che il Viminale non ha partorito proprio nulla.
Le schede seguono esattamente gli stessi criteri dell'altra volta. Simboli attaccati per gli apparentamenti, staccati per i singoli partiti che portano un proprio candidato-premier. Io veramente non riesco a capire queste inutili polemiche. Il voto vale regolarmente anche se una traccia della x finisce sul simbolo vicino: si considera valido il simbolo dove finisce la maggior parte del segno tracciato . Ed è giusto che non ci sia stacco tra Pdl e Pd rispetto agli altri, tutti devono avere la stessa visibilità.
Insomma, è tutto esattamente come le scorse elezioni. L'unica differenza è che l'altra volta c'erano due coalizioni chilometriche. Ma la possibilità d'errore c'era comunque.


beleg nn farti prendere in giro da Amato pure te, il famoso decreto parla solo della grandezza dei simboli no di come devono essere messi nella scheda.

e se il voto tocca l'altro simbolo e ci sono rappresentanti di lista (cosa sicura al 100%) al 99,99999% il voto non è considerato valido e viene messo nelle contestate.. poi vengono ricontrollati e se applicano la legge alla norma il voto è nullo.


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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi takion il 07 apr 2008, 15:35

Credo che sbaglierò a votare riempiendo la scheda di X..! :mrgreen:
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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi Beleg il 07 apr 2008, 15:37

Non ti preoccupare, prima di affermare una cosa controllo sempre. :wink:
Il decreto che modifica la norma sulle elezioni dice anche come devono essere messi i simboli. Non solo. Spiega anche che il voto è valido considerando la parte prevalente del segno che il votante appone. Mi sa che il centrodestra ha scarsa memoria, o gonfia inutili polemiche.

E poi il rischio di invadere il simbolo vicino si aveva già durante le scorse elezioni, non capisco dove monta tutto questo scandalo. La scheda è praticamente identica a quella del 2006, solo che stavolta non ci sono solamente quattro candidati a premier, nè listoni di dieci partiti. Quindi la disposizione dei simboli, per dare le stesse opportunità a tutti, non può prevedere una separazione delle due coalizioni dal "mucchio" e lasciare tutti gli altri simboli mischiati. Non è corretto. E' necessario che i simboli siano gli uni accanto agli altri.
Vogliono la ristampa delle schede solo per cercare di guadagnare maggiore visibilità sulla scheda rispetto agli altri partiti, una visibilità a cui non possono aver diritto. Il rischio di errori di sovrapposizione, invece, c'è sempre stato, anche con le schede del 2006. A me pare solo un lampante pretesto per scatenare un po' di tensione.

Ara, le modifiche e le integrazioni approvate alla norma sulle elezioni dal Parlamento sotto il centrodestra dicono questo:

Art. 1.
Schede ed espressione del voto per l'elezione della Camera dei deputati

1. Il primo periodo del comma 2 dell'articolo 31 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, come modificato dall'articolo 1, comma 8, della legge 21 dicembre 2005, n. 270, é sostituito dal seguente:
«Sulle schede i contrassegni delle liste collegate appartenenti alla stessa coalizione sono riprodotti di seguito, in linea orizzontale, uno accanto all'altro, su un'unica riga.».
((1-bis. Al primo periodo del secondo comma dell'articolo 58 del citato testo unico, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, come modificato dall'articolo 1, comma 10, lettera b), della legge 21 dicembre 2005, n. 270, la parola: «nel» é sostituita dalla seguente: «sul».
1-ter. All'articolo 69 del citato testo unico, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, e successive modificazioni, é aggiunto il seguente periodo: «Quando un unico segno sia tracciato su più rettangoli, il voto si intende riferito al contrassegno su cui insiste la parte prevalente del segno stesso».)) 2. La tabella A-bis del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, introdotta dall'allegato 1 alla legge 21 dicembre 2005, n. 270, é sostituita da quella di cui all'allegato 1 al presente decreto.

Per il testo completo delle modifiche: http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/servizi/legislazione/elezioni/legislazione_735.html
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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi nemesys_72 il 07 apr 2008, 17:35

nessuno ha una immagine della scheda elettorale dove la lega corre col suo simbolo?
dite che sarà come italia dei valori e autonomia sud su quella che si vede qui o staccata??
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Re: 90 mln di schede a rischio?

Messaggiodi marcosniper il 07 apr 2008, 19:40

takion ha scritto:Credo che sbaglierò a votare riempiendo la scheda di X..! :mrgreen:

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