L'Autorità garante della concorrenza e del mercato rende noto di aver avviato un procedimento nei confronti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ai sensi della legge sul conflitto di interessi.
L'Antitrust vuole verificare quanto segnalato da alcuni parlamentari circa l'eventuale sussistenza di una situazione di conflitto di interessi nell'ambito degli stanziamenti stabiliti dalla legge Finanziaria a favore dell'acquisto di decoder per ricezione del segnale tv digitale terrestre.
Lo scorso 14 dicembre il capogruppo dei Ds alla Camera, Luciano Violante, aveva chiesto al governo di chiarire se Berlusconi si fosse allontanato dalla sala del Consiglio dei ministri nel momento in cui veniva autorizzata la fiducia sulla Finanziaria nella riunione del 29 settembre, in linea con quanto prevede la legge sul conflitto di interessi.
La Finanziaria contiene una norma che, secondo l'opposizione, avvantaggia le società di decoder, tra le quali quella di Paolo Berlusconi, fratello del presidente del Consiglio. "La legge sul conflitto di interessi prevede che i membri del governo non debbano prendere decisioni che riguardino familiari fino al secondo grado di parentela", aveva detto Violante durante la discussione in aula sulla Finanziaria 2006.
Alla domanda di Violante, il ministro per il Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi aveva risposto: "Non ricordo".