Un tribunale turco ha autorizzato la scarcerazione del terrorista che nel 1981 cercò di assassinare papa Paolo Giovanni II in piazza San Pietro a Roma. Agca, 48 anni il prossimo 19 gennaio, dovrebbe essere rilasciato tra martedì e domenica della prossima settimana, giovedì 12 secondo il suo avvocato. Il detenuto, rinchiuso attualmente in un carcere di massima sicurezza di Istanbul, ha finito di scontare la pena dopo l'estradizione dall'Italia, si legge nel documento approvato dal giudice di Ankara sulla base del rapporto fornito dalla prigione.
ESTRADATO IN TURCHIA DAL 2000 - L'ex appartenente al gruppo estremista dei «Lupi grigi», era stato condannato da un tribunale turco all'ergastolo nel 2000 per rapina a mano armata di una banca e per l'omicidio del giornalista turco Abdi Ipekci nel 1979, dopo l'estradizione dall'Italia, dove era stato graziato dopo avere scontato 19 anni per l'attentato a Giovanni Paolo II.
Agca esce dalla prigione per un complesso calcolo tecnico giudiziario che prende anche in considerazione la sua buona condotta in carcere, ma che sarà completamente chiaro solo nei prossimi giorni, dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza. Trattandosi di renitente alla leva, non è escluso - secondo quanto scrive l'agenzia turca Anadolu - che venga obbligato ad assolvere il servizio militare.
LA SANTA SEDE - Sull'eventuale liberazione di Agca, la Santa Sede «si rimette alle decisioni dei tribunali»: così il direttore della sala stampa vaticana, Joaquin Navarro-Valls, ha commentato le notizie provenienti dalla Turchia. «La Santa Sede - ha detto Navarro - ha appresso soltanto dalle agenzie di stampa la notizia dell'eventuale possibile scarcerazione di Ali Agca. La Santa Sede, di fonte ad un problema di natura giudiziaria si rimette alle decisioni dei tribunali coinvolti in questa vicenda».
«Giovanni Paolo II perdonò il suo attentatore Ali Agca già molto tempo fa. Ora dal cielo prega per lui e anche io lo faccio», è stato invece il commento del segretario personale di Wojtyla monsignor Stanislao Dziwisz, ora arcivescovo di Cracovia.