copio integralmente omettendo i riferimenti da pc professionale
Premetto che il signor **** ha perfettamente ragione a essere scontento della politica dei resi che lo ha coinvolto ma che a nostra volta ci coinvolge giornalmente creandoci disagi, perdite economiche e credibilità che con fatica la nostra azienda si è costruita in anni di preciso e puntuale lavoro. Vado brevemente a illustrare le carenze strutturali che regolano il sistema dei resi che Asus ha scelto di adottare. La garanzia ufficiale Asus è di tipo "indiretto", ovvero il cliente che ha un riconosciuto problema su un prodotto non ha nessun numero telefonico da chiamare o un operatore ufficiale che risponde (Asus Italia si occupa esclusivamente dei notebook) ma invia il prodotto al proprio rivenditore che lo spedisce al distributore ufficiale Asus (per il centro sud Microtek Italia s.p) che gestisce con queste modalità il prodotto difettoso: accumula un congruo numero di materiale non funzionante (tempo medio una settimana) e, a proprie spese, invia tutto nella Repubblica Ceca. Il tempo di lavorazione medio di Asus per la resa degli oggetti ricevuti è 25 giorni, dopo i quali Asus spedisce tutto al distributore che dopo circa una settimana - necessaria per la catalogazione e lo smistamento dei resi - lo restituisce al rivenditore. Facendo dei semplici conti sono 5 settimane! Per ovviare alle lamentele che puntualmente e inesorabilmente - e crediamo giustamente - i clienti rivolgono a C***** per i prodotti ad alta rotazione, ovvero tutti quei prodotti che sono di forte richiesta sul mercato , C***** acquista sempre dal distributore Asus un nuovo componente e lo anticipa immediatamente al cliente. Questa politica tuttavia è estremamente onerosa in quanto ci troviamo, vista l'altissima movimentazione di materiale (e quindi percentualmente numerosi resi) ad avere un esborso economico notevolissimo che non viene mai coperto dalla restituzione del reso in quanto dopo almeno 5 settimane l'oggetto ricevuto ha perso valore e vendibilità. Il paradosso di tutto ciò è che più Asus produce materiale non perfetto e più guadagna a scapito del distributore, del rivenditore e del cliente.
Non vediamo nessuna soluzione all'attuale penosa situazione in quanto né il legislatore né il produttore sono in grado di garantire una tempistica (che nel campo informatico è fondamentale) e una protezione sui costi sostenuti dalla catena distributiva sulla sostituzione del materiale.non perfetto e più guadagna a scapito del distributore, del rivenditore e del cliente.
Nel momento in cui sarà pubblicata questa lettera il problema sarà già stato da tempo risolto e al signor ***** restituita la scheda sicuramente con le scuse di Asus ma crediamo che non sarà affatto variato il disservizio che il produttore Taiwanese ha creato.
Ora a voi il trarne le conclusioni