Un soldato italiano, Giorgio Langella, è stato ucciso a causa di un attentato nella capitale afghana, Kabul. Il militare è rimasto vittima dell'esplosione di una bomba. Nello scoppio sono rimasti feriti gravemente anche altri cinque soldati del nostro contingente, dislocato in Afghanistan nell'ambito della missione Isaf. L'attacco è avvenuto contro un convoglio composto da tre veicoli "Puma": l'esplosione ha coinvolto in particolare il terzo mezzo. Sei i militari italiani a bordo, tutti rimasti feriti, tre in modo più lieve. Dei tre feriti più gravemente, uno è morto successivamente. Nella deflagrazione sarebbero rimasti coinvolti anche alcuni civili afghani che si trovavano nelle immediate vicinanze della colonna militare italiana. Un altro militare italiano era morto mercoledì scorso nei dintorni della capitale, ma in quel caso si era trattato di un incidente stradale. Un altro attentato contro una colonna di militari italiani era invece avvenuto venerdì 8 settembre: non c'erano state vittime ma quattro soldati erano rimasti feriti.
L'attentato, riferiscono al comando del contingente italiano a Kabul, è avvenuto intorno alle 8 locali, le 5,30 in Italia. Il convoglio composto dai tre veicoli blindati leggeri si trovava a circa 10 chilometri da Kabul. Dalle prime ricostruzioni effettuate sul campo sembra che l'esplosione sia stata provocata da un ordigno azionato a distanza.
Intanto sempre dall'Afghanistan giunge la notizia di un attentato kamikaze compiuto nella provincia meridionale di Lashkar Gha. Nel mirino dell'attentatore ci sarebbe stato il governatore della provincia: l'esplosione si è infatti verificata di fronte alla sua abitazione. Non è ancora chiaro se il governatore sia rimasto vittima dell'attentato. Le prime notizie riportate dalle agenzie di stampa parlano però di un bilancio molto pesante: ci sarebbero infatti tra i 12 e i 18 morti.