Alcuni fantocci raffiguranti dei soldati, uno dei quali italiano, sono stati bruciati oggi nel corso di una manifestazione a favore del popolo palestinese a Roma. Un gesto da cui molti esponenti della sinistra hanno preso le distanze.
I fantocci, secondo i media, rappresentavano un soldato italiano, un americano e un israeliano, e sono stati bruciati da alcuni manifestanti al grido di "10, 100, 1.000 Nassiriya", in riferimento all'attentato suicida del 12 novembre 2003 costato la vita nella città irachena a 19 italiani - 17 militari e 2 civili - e 9 iracheni.
"Anche se si tratta soltanto di iniziative attribuibili a una piccola parte dei manifestanti, ciò che è avvenuto al corteo di Roma sulla Palestina è totalmente inaccettabile... Ciò che è avvenuto è semplicemente disgustoso ed è auspicabile che anche gli altri manifestanti prendano nettamente le distanze dall'accaduto", dice in una nota Marco Boato, deputato dei Verdi, uno dei politici che hanno criticato l'episodio.
Oggi si sono svolte due manifestazioni della sinistra. Quella di Milano, per la pace e la giustizia in Medio Oriente, è stata organizzata dalla Tavola della Pace e hanno aderito i partiti dell'Unione. Quella di Roma, organizzata dal Forum Palestina e appoggiata dai centri sociali, era di solidarietà al popolo palestinese.
A Roma erano presenti anche esponenti politici tra cui Oliviero Diliberto, leader dei Comunisti italiani.